Nous serons au salon du tourisme Paris | 15-18 mars 2024

Generali

Capitale: Bucarest

Ora ufficiale: + 1 ora rispetto all’Italia; GTM +2 

Statuto: Repubblica; membro NATO, membro dell’Unione Europea (1 gennaio 2007), membro dell’ONU, OSCE, Consiglio d’Europeo, ecc. Dall’1 Gennaio 2007 fa parte dell’Unione Europea ma non ha ancora firmato la convenzione Schengen e non ha ancora adottato l’euro, come moneta nazionale.

Potere legislativo: Il Parlamento della Romania è bicamerale: il Senato e la Camera dei Deputati.

Divisione amministrativa: 263 città di cui 82 municipi. Le città più importanti sono Bucarest, Cluj, Timisoara, Iasi, Constanta, Craiova e Brasov. Bucarest è l’unica città con più di 1 milione di abitanti. 

Il paese è diviso in 41 dipartimenti chiamati JUDET/JUDETE oltre alla zona metropolitana di Bucarest.

Regioni storiche: Muntenia/Valacchia, Oltenia, Banat, Crisana, Maramures, Satmar, Transilvania, Bucovina, Moldavia, non hanno funzioni amministrative e/o politiche. Per conoscere le regioni con le loro città e attrazioni turistiche consultate regioni.

Prefisso telefonico internazionale
0040 (+40). Prefisso di Bucarest 021 oppure 031
ovvero 004021+ oppure 004031+

Numero unico per le emergenze

Tel: 112
Website: www.politiaromana.ro

Ubicazione: nel sud-est dell’Europa Centrale, a nord della penisola Balcanica 

Superficie: 238.391 Kmq con 230,170 Kmq di piattaforma del Mar Nero

Popolazione (milioni abitanti): 23,16 nel 1989; 21,68 nel 2003; 19, 35 nel 2012; 19,03 nel 2022 di cui più del 50% abita in città avendo un età media di poco al di sopra dei 40 anni.

Lingua ufficiale: romeno (lingua neo-latina). In Transilvania, ci sono delle zone dove le iscrizioni stradali oppure le insegne dei negozi sono in tedesco e/o ungherese oltre che in romeno.

Nazionalità: romeni 89,5%, ungheresi il 6,4 %, altre nazionalità 4%. Oltre alle comunità più conosciute come i magiari e i tedeschi, sul territorio romeno vivono anche turchi, tartari, ucraini, russi, serbi e slovacchi. 

L’inno nazionale:
Dal 1990 l’inno “Tre colori” è stata sostituito da “Svegliati romene

L’inno “Tre Colori”, inno patriotico che elogia le ricchezze della Romania, il popolo coraggioso ma anche il socialismo, nella sua forma finale, composto da Ciprian Porumbescu (1853-1883) durante la lotta contro gli ottomani. Ciprian Porumbescu ha composto anche la musica per l’inno precedente a “Tre colori”, “sulla nostra bandiera è scritto Unione”, usato per breve tempo prima del 1977. Questa musica è usata tuttora dall’Inno albanese “Hymni i Flamurit”.

L’attuale inno ha una storia molto più lunga e risale ai primi moti rivoluzionari del 1848, sui versi di Andrei Muresanu e la musica di Anton Pann. Questa melodia si è sentita nella guerra d’Indipendenza del 1877, nelle due guerre, durante il colpo di stato del 23 agosto 1944 ma anche nelle rivolte di Brasov (1987) e di Bucarest (1989).  Il 29 luglio è la giornata dell’Inno nazionale della Romania.

Moneta: il nome storico è LEU, al plurale LEI. Dall’1 luglio 2005, in seguito alla rivalutazione, per il cambio valutario si utilizza la dicitura RON. Per conoscere la storia della moneta nazionale e il cambio valutario.

Religione: Ortodossi 86,8%, romano-cattolici 4,7%, protestanti 3,2%, greco-cattolici 0,9%, evangelici  0,1%, unitariani  0,3%, altre fedi 0,4%.

Clima: continentale, tipico delle zone temperate dell’emisfero settentrionale. Con influssi oceanici all’ovest, mediterranei a sud-ovest e continentali-eccessivi a nord-est presenta quattro stagioni. 

Rilievo: monti, colline, pianure, delta. L’attuale territorio della Romania viene spesso definito come spazio carpato – danubiano – pontico.

Feste nazionali

Feste legali: 1 e 2 Gennaio, 24 Gennaio, la Pasqua e la Pasquetta Ortodossa, 1 Maggio, Domenica di Rusalii/Pentecoste per due giorni cioè il 50°giorno dopo Pasqua, 15 Agosto, 30 novembre (Sant’Andrea – santo patrono della Romania), 1 Dicembre (la festa nazionale), 25 e 26 Dicembre (Natale). Gli orari di apertura dei musei tengono conto delle festività.

Pasqua ortodossa romena nei prossimi anni

2022 – 24 aprile
2023 – 16 aprile
2024 – 5 maggio
2025 – 20 aprile
2026 – 12 aprile
2027 – 2 maggio
2028 – 16 aprile
2029 – 8 aprile
2030 – 28 aprile

Pasqua cattolica nei prossimi anni

2022 – 17 aprile
2023 – 9 aprile
2024 – 31 marzo
2025 – 20 aprile
2026 – 12 aprile
2027 – 2 mai
2028 – 16 aprile
2029 – 8 aprile
2030 – 28 aprile