Lacul Sfanta Ana - Transilvania - Romania for All

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Lago Sant’Anna
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Lago Sant’Anna

Il lago Sfanta Ana/ Sant’Anna è l’unico lago vulcanico della Romania. Si trova nel massiccio Ciomatu nella provincia di Harghita, sulla riva sinistra del fiume Olt, vicino a Tusnad. Il lago si è formato nel cratere di un vulcano spento chiamato Ciomatu Mare, del massiccio vulcanico di Puciosu, luogo dell’ultima eruzione vulcanica nei Carpazi e nell’Europa orientale, avvenuta circa 42.000 anni fa.

Il lago si trova a un’altitudine di 946 m. ​​Di forma quasi circolare, simile alla tavolozza di un pittore, ha una lunghezza di 620 m e una larghezza massima di 460 m, una superficie di 19,50 ha con una profondità massima di 7m. Il lago raccoglie le sue acque solo dalle precipitazioni, non avendo sorgenti. La purezza dell’acqua è vicina a quella dell’acqua distillata, con solo 0,0029 ml di minerali al litro. La ridotta capacità trofica dell’acqua del lago è anche dovuta alle emanazioni mofetiche attraverso il fondo del lago e attraverso le pareti del cratere.

I turisti che vengono al Lago non hanno bisogno delle previsioni meteorologiche per sapere come sarà il tempo, poiché hanno a portata di mano un metodo empirico ma esatto offerto dalla montagna vulcanica: le due crepe formate nelle montagne che predicono il tempo. La gente del posto sa che “se le emanazioni dalle crepe ti pizzicano il naso, allora è segno di tempesta, e in caso contrario, la giornata sarà soleggiata, giusto per le escursioni”. Il fenomeno ha una spiegazione scientifica. Nella montagna c’è un’attività post-vulcanica, sensibile a qualsiasi variazione della pressione atmosferica. Quando la pressione atmosferica scende, i gas come l’anidride carbonica e lo zolfo salgono in superficie e inondano le fessure con un odore pungente, segno che sta arrivando la pioggia.

Il lago è una complessa riserva naturale, geologica, floristica e faunistica, collegata con Baile Tusnad/ Bagni di Tusnad da sentieri turistici.

Accanto al lago c’è una cappella romano-cattolica dedicata a Sant’Anna.

Dal 2017 è vietato fare il bagno nel lago di Sant’Anna.

L’età del Lago di Sant’Anna non è stata ancora determinata esattamente. Diversi ricercatori hanno stimano che l’ultima eruzione sia avvenuta 32.000 anni fa (Juvigne et al.1994), 10.500 anni fa (Morya et al.1996) o addirittura 9.800 anni fa (Magyari et al. 2006).

Gli studi palinologici, aventi per oggetto lo studio del polline e delle spore, sono giunti alla conclusione, che la storia del Lago Sant’Anna Ana iniziò circa 9.800 – 8.800 anni fa, iniziando con lo stadio di torbiera e di lago poco profondo.

A questo periodo seguì un continuo accumulo di acqua piovana e l’innalzamento del livello dell’acqua fino a un massimo di 12 metri, da 2700 a 700 anni fa, quando il lago di Sant’Anna aveva un forte carattere oligotrofico.

Le ultime misurazioni effettuate nel 2005 da un gruppo di subacquei professionisti insieme all’Organizzazione GeoEcologica hanno rilevato che la superficie del lago è di 19,3 ha e ha un perimetro di 1.617 m, in diminuzione rispetto ai valori di 21,3 ha e rispettivamente 1.749 m segnalato nel 1909 da Geley Josef, per un’area di ritenzione del bacino di raccolta di circa 2,15 km². 

Il lago ha forma ovale, il semiasse grande è di 680 m e quello piccolo di 470 m.

Secondo le misurazioni effettuate nel 2005, la profondità massima del lago è di 6,4 m. Secondo le stesse misurazioni, lo spessore massimo dei sedimenti è di circa 4 m. Il lago Sant’Anna è alimentato esclusivamente dalle precipitazioni, il grado di mineralizzazione dell’acqua essendo per questo motivo estremamente basso. In inverno il lago è ricoperto da uno strato di ghiaccio fino a 1 m. 

Sebbene il vulcano nel cratere del lago sia attualmente apparentemente inattivo, uno studio del 2019 ha indicato che esiste ancora un potenziale di riattivazione in futuro. 

Ci sono anche alcune leggende su questo lago.

Due giovani dovevano sposarsi. La ragazza, di nome Ana, non voleva sposarsi perché i suoi genitori la costringevano a farlo solo per impossessarsi della fortuna del giovane, che era piuttosto rozzo. La sera del matrimonio, la sposa è fuggita e si è gettata in questo lago e il suo corpo senza vita non è stato trovato nemmeno oggi. Ecco perché il lago prende il nome da quella ragazza. Ogni anno, il giorno di Sant’Anna, il lago è benedetto dalla Metropolita.

C’era una volta due fratelli tiranni che vivevano in questi luoghi. Uno governava una fortezza sul vicino colmo Puciosul, l’altro una fortezza situata sul sito dell’attuale lago. Il signore della fortezza di Puciosul aveva un meraviglioso carro, vinto ai dadi, che suscitò l’invidia del suo fratello, il quale disse che il giorno dopo sarebbe venuto in visita con un carro ancora più grande. Per vincere la scommessa, il tiranno fa imbrigliare al suo carro otto delle ragazze più belle. Essendo la carrozza molto pesante, non potevano trascinarla, il che scatenò l’ira del tiranno, che iniziò a frustarle. Una delle ragazze di nome Anna, ha maledetto il suo vile padrone. La maledizione della ragazza si adempì subito: scoppiò un terribile temporale, con fulmini e tuoni, terremoti, e la fortezza, insieme al suo tiranno, sprofondò nelle fiamme. Al posto della vecchia fortezza, si formò un tranquillo lago blu, dal nome di colei che aveva lanciato la maledizione.