Arad
Arad la troviamo per la prima volta menzionata nei documenti, nel 1028. La cittadella dacica del IV secolo a.C. facente parte dello stato di Burebista e del regno di Decebal, fu occupata dai legionari romani nel 106. Nel IX secolo Arad cade sotto l’occupazione del Regno d’Ungheria e fu attestata come città nel 1329. Nel 1552 la città viene conquista e occupata dagli ottomani con una breve interruzione tra 1595-1615 liberata dal Principe regnante della Valacchia, Michele il Bravo. Nel 1687 diventa parte integrante dell’Impero Asburgico.
Arad diventa città reale libera nel 1834 e dal 1867 fino nel 1918 fa parte dell’Impero Austro-Ungarico. Entra a far parte della Romania dopo la Prima Guerra Mondiale.
La sua posizione, vicino al confine occidentale, la rende un punto principale per l’accesso ferroviario, stradale e aeroportuale. La stazione costruita nel 1905-1910 fu bombardata nella Seconda Guerra e fu ricostruita nel 1950-1953.
L’architettura di Arad è fortemente influenzata dall’occupazione Austro-Ungarica e si possono ammirare costruzioni come la cittadella, costruita dall’ordine di Maria Teresa d’Austria, il Comune (1872-1874), il Teatro Ioan Slavici (1874) costruito in stile neoclassico, il Teatro Antico (1817), il più antico teatro romeno, il Palazzo della Cultura (1913), il Palazzo Neumann (1891) e Szantay costruite in stile eclettico, il Palazzo di Giustizia (1892) costruito in stile eclettico, il Palazzo Cenad (1894) in stile eclettico e neoclassico, il Palazzo della Banca Nazionale (1906) in stile neoclassico e il Palazzo Bohus (1910), in stile Secessione viennese.
Si possono ammirare inoltre il Monastero Gai (1762), la vecchia Cattedrale Ortodossa (1865) e quella nuova e la Cattedrale Cattolica – Sant’Antonio da Padova, in stile eclettico, la Chiesa Evangelica Luterana (1906) chiamata anche la chiesa rossa per la sua facciata in mattoni rossi, la torre dell’Acqua (1896) che ospita una galleria d’Arte, nei pressi del parco della riconciliazione.
Nella Piazza della libertà oppure Parco per la riconciliazione romeno – magiara, si trovano due gruppi statuari: la statua della libertà (1890) in commemorazione dei 13 generali magiari, rivoltosi antiasburgici del 1849 e l’Arco di Trionfo in marmo e bronzo (2000) dedicato alle tre rivoluzioni del 1848, nelle tre regione abitate dai romeni (Muntenia, Moldova e Transilvania) con le statue dei rivoluzionari come Nicolae Balcesu, Mihai Kogalniceanu e Avram Iancu. L’arco è il simbolo della riconciliazione tra Avram Iancu e Ludovic Kossuth, i comandanti dei rivoluzionari romeni e quelli magiari, in Transilvania. La statua della Libertà ha una lunga storia perché allontanata dalla piazza dal 1925 fino nel 2004 per motivi politici.
I principali obiettivi turistici del dipartimento di Arad sono: il Monastero Hodos-Bodrog (1135) considerato uno dei più antichi luoghi di culto in Romania, il Monastero Santa Maria a Lipova, la chiesa Vinga, il castello Savarsin (proprietà del Re Michele, per il momento non visitabile), le fortezze Ineu (1541), le rovine di Siria e Soimos (1245), il Castello Macea (1724), il Castello Purgly a Sofronea (1850), il museo del vino a Minis e la stazione turistica Moneasa. Nel Castello Macea sono allestiti il Museo di etnografia, il Museo di botanica e il Museo della caricatura romena e il parco è un giardino botanico.







