Constanța
La più grande città porto del Mar Nero e il quarto porto dell’Europa, Constanta risente ancora del passato che vide la presenza dei Greci e dei Romani.
Constanta è la città con la più antica attestazione documentaria, sul territorio della Romania, del 657 a.C. Era un villaggio di pescatori, un insediamento sul Mar Nero che i Greci di Mileto trasformarono in un fiorente porto, una colonia greca, chiamata Tomis. I romani conquistarono Tomis nel 71 a.C., sotto la guida di Lucullo e gli cambiarono il nome in Constantiana, in onore della sorella dell’imperatore Costantino il Grande. Divenne in seguito la capitale di Scithia Minor.
La leggenda narra che Giasone con i suoi argonauti abbia fatto sosta proprio qui, con Medea (esiste un promontorio chiamato Cap Midia) e per non essere più inseguiti dal padre di Medea fece a pezzi il fratellino (tomein significa tagliare in greco). Ma è solo una leggenda…
Il poeta Ovidio Publio Nasone visse qui i suoi ultimi nove anni, in esilio (8 -17), quando scrisse “Epistulae ex Ponto”.
I vari attacchi di diverse popolazioni migratorie, decisivo essendo quello degli avari, la portano alla completa distruzione.
Ricompare nel XIII secolo quando la città è dominata dai commercianti genovesi quando era un fiorente porto.
Il dominio dell’Impero Ottomano riduce la città in un semplice villaggio di pescatori e allevatori di pecore e cavalli.
Diventa città dopo la costruzione della via ferrata Cernavoda – Constanta e del porto usato per l’esportazione del grano raccolto in Dobrogea.
In seguito alla guerra d’Indipendenza contro l’Impero Ottomano (1877-1878) Dobrogea ritorna a far parte dei territori del Regno di Romania (Muntenia e Moldavia).
La sua spiaggia non è più lunga di 12 km seguita verso nord della spiaggia di M




























