Odorheiu Secuiesc
L’etnia ungherese rappresenta il 97% degli abitanti di questa città.
Fondata su un antico accampamento militare romano, Odorheiu divenne una piccola città di artigiani durante i regni dei sovrani ungheresi Arpad nel periodo compreso tra l’XI – XIII secolo. Nel 1485 il Re Mattia Corvino le assegnò lo status di “città libera reale” permettendo alle diverse corporazioni di mestieri di ospitare fiere commerciali. La fortezza (castello) della città fu costruita nel 1492 utilizzando i materiali da costruzione di un monastero distrutta durante l’attacco del principe ungherese della Transilvania, Giovanni Sigismondo contro i Szeklers. Tra il 1562 e il 1565 il Principato di Transilvania finanziò la costruzione del nuovo castello, interpretato come un’umiliazione per gli Szeklers sconfitti nella battaglia con le truppe principesche ungheresi. Gli Szekler distrussero questo castello nel 1599, quando combatterono a fianco del voivoda della Valacchia Michele il Bravo e principe di Transilvania nel 1600. La sua ricostruzione fu ordinata solo dopo il 1621 dal nuovo principe Gabriel Bethlen. Nel 1616 Pasha Ali bruciò il castello fino alle fondamenta e nel 1704 il generale austriaco Tiege lo saccheggiò. Alla fine, il castello fu parzialmente demolito dagli Szeklers, per volere di Lőrinc Pekry, che lo riconquistò. Da allora, il castello si chiama Csonkavár (“castello troncato”) ed è sopravvissuto fino ai giorni nostri.
Nel 1558 la regina Isabella concesse a Odorhei (attestata come fiera dal 1485) lo status di città libera, con diritto di usare il sigillo e lo stemma, esente da ogni altro obbligo, salvo il tributo dovuto agli Ottomani.
All’inizio del XVII secolo (1613) l’attributo Szekler compare anche nel nome della località.
Durante il regime comunista, la città fu prima parte della Regione di Stalin (1950-1960), poi della Regione Autonoma Ungherese, dopodiché, nel 1968, non riacquistò lo status di capoluogo di contea, ma fu integrata nella la nuova contea di Harghita, con residenza a Miercurea Ciuc.
In giugno, la Fiera degli artigiani perpetua questa tradizione con mostre di manufatti di fabbricazione locale.
La chiesa più antica della città e la cappella romano-cattolica del XIII – XVI secolo e la chiesa dei gesuiti del XVII- XVIII secolo.