Tulcea
La città è disposta su sette colli come Roma ed è stata un importante porto fin da tempi antichi. I primi insediamenti risalgono al tempo della civiltà Gumelnita (2900 – 2200 a.C.), continuano con l’insediamento dei geti e poi con la colonia greca Aegyssus (VIII – VII secolo a.C.), con il porto e la città romana (I – II secolo).
Dominata dai bizantini nei secoli VIII – IX, usata dai genovesi nel periodo compreso tra il X e XIII secolo, entrò a far parte della Valacchia del principe Mircea il Vecchio/Mircea cel Batran nel 1393.
Dopo l’invasione ottomana del 1416, Tulcea è contesa tra la Valacchia e l’Impero Ottomano fino nel 1484.
Il console Andrei Taranowski nel 1570 menziona per la prima volta nel suo diario di viaggio il nome di Tulcea, che è usato anche 12 anni più tardi dal commerciante inglese John Newberie e nel 1595 riportato nella mappa del genovese Paolo Giorgi.
Tulcea è rimasta sotto occupazione ottomana per quattro secoli, fino alla guerra d’Indipendenza del 1877-1878.
Città multietnica (romeni, turchi, tartari, russi, tedeschi, ecc), porto fluviale e marittimo (collegata con il Mar Nero attraverso il canale navigale Sulina), è soprannominata la Porta del Delta del Danubio, la terra geologicamente più giovane e meno stabile dell’Europa. Il Delta del Danubio è l’unico sito naturale della Romania, dichiarato Patrimonio Unesco.
Il lungo fiume accoglie le principali infrastrutture turistiche: alberghi, ristoranti, l’imbarcadero per i traghetti che attraversano il Delta e raggiungono Sulina.