Dobrogea

La Dobrogea sembrerebbe una regione isolata visto che è abbracciata lungo tre lati dalle acque, il Danubio a ovest, il suo Delta a nord e, per 250 km ad est, il Mar Nero. La regione vanta le montagne più antiche della Romania, i Monti Macin, che hanno influenzato il percorso del Danubio.  Il litorale fu […]

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Dobrogea

La Dobrogea sembrerebbe una regione isolata visto che è abbracciata lungo tre lati dalle acque, il Danubio a ovest, il suo Delta a nord e, per 250 km ad est, il Mar Nero.

La regione vanta le montagne più antiche della Romania, i Monti Macin, che hanno influenzato il percorso del Danubio. 

Il litorale fu colonizzato nell’VIII secolo a.C. dai commercianti greci provenienti dall’Asia Minore. Le città furono occupate da Alessandro Magno e poi dal re daco, Burebista. Più tardi arrivarono i romani, con l’annessione di Augusto e la grande battaglia di Traiano, ad Adamclisi, del 102. 

Dal 395 la Scythia Minor (Dobrogea) fa parte dell’Impero bizantino. Per secoli il suo territorio fu devastato dai popoli migratori prima di essere annesso alla Valacchia. Per quattro secoli fu occupato dall’Impero Ottomano. Questo territorio è uno dei più cosmopoliti dell’Europa con popolazioni di fede cristiana e musulmana: tedeschi, tartari, bulgari, romeni, russi e turcomanni. 

Alla fine della guerra d’indipendenza del 1877 – 1878, le grandi potenze assegnarono due terzi della Dobrogea alla Romania.

Anche se è abbracciata dal secondo più lungo fiume dell’Europa, il più lungo navigabile, rimane una regione abbastanza arida e siccitosa. Comunque da qui provengono buoni vini bianchi liquorosi che affondano le loro radici nella storia e nella sabbia. 

La capitale riconosciuta della regione è Constanta (in italiano Constanza), uno dei più grandi porti del Mar Nero. 

La prima stazione turistica sul Mar Nero nasce a Mamaia, situata tre chilometri a nord di Constanta, su una striscia di sabbia larga di 300 m e lunga di 8 km, tra il mare e il lago Siutghiol. Le prime costruzioni per il turismo estivo sorsero nel 1906. Il litorale a sud di Constanta diventa una meta turistica grazie ai nuovi alberghi costruiti nel periodo 1967 – 1973 quando nascono sei stazioni balneari aperte solo d’estate: Olimp, Neptun, Jupiter, Cap Aurora – la più piccola, Venus e Saturn. I primi dieci alberghi di Cap Aurora furono costruiti in nove mesi. A Neptun fu costruita la villa di vacanza di Ceausescu. 

Tutte le stazioni turistiche sono protette da dighe marittime che difendono dalle onde le spiagge di sabbia fine.

Il litorale è famoso anche per i fanghi sapropelici provenienti dal lago Techirghiol. 

Lungo il litorale romeno ci sono quattro città: Constanta, Eforie Nord,  Eforie Sud e Mangalia. A Navodari fu costruita la stazione balneare per colonie estive destinate ai bambini e a Costinesti, quella per gli studenti universitari. 

La città più a sud è Vama Veche/ Antica dogana famosa dal 2003 per il festival rock, Stufstock, che ha allontanato i turisti che venivano qui per trovare la quiete di un piccolo villaggio di pescatori, lontani dal turismo di massa. La zona più amata e la più bella rimane il Delta del Danubio, Patrimonio Unesco, nel nord della regione.