Nous serons au salon du tourisme Paris | 15-18 mars 2024

Varie e utili

Se le informazioni sotto non hanno risposto alle vostre ricerche e necessità inviateci una mail con la richiesta.

Quali sono i documenti necessari per viaggiare?

Per viaggiare in Romania per i cittadini dell’Unione Europea non è necessario il visto.

I cittadini stranieri dopo una permanenza maggiore di tre mesi non interrotta oppure di 90 giorni nell’arco di 180 giorni, devono informare l’ufficio per l’immigrazione igi.mai.gov.ro.

I cittadini stranieri che intendono svolgere un’attività lavorativa sul territorio romeno devono sollecitare un visto breve oppure di unga durata.

I turisti provenienti da altri stati consultate  evisa.mae.ro. I cittadini che non abitano nello Spazio Economico Europeo, SSE,  oppure in Svizzera devono richiedere un visto ad una delle missioni diplomatiche romene all’estero: www.mae.ro

Si raccomanda ai turisti di verificare tali dettagli presso le ambasciate della Romania, nei loro paese di origine roma.mae.ro.

Per altri dettagli vedete anche www.viaggiaresicuri.it e infocovid.viaggiaresicuri.it oppure consultate  il sito dell’Ambasciata Romena in Italia  roma.mae.ro.

Quando viaggiare in Romania?

La Romania è una meta turistica adatta per qualsiasi periodo dell’anno, il momento migliore per visitarla dipende da ciò che più vi interessa visitare e/o fare.

E’ comunque consigliabile programmare il vostro viaggio nei mesi a partire da aprile fino a ottobre, i migliori mesi essendo quelli di maggio, giugno e settembre. Il periodo primaverile è infatti caratterizzato da temperature gradevoli e lo stesso vale per il mese di settembre, durante il quale è possibile godere di giornate soleggiate.

mesi estivi sono invece molto caldi, soprattutto nelle pianure interne, e questo li rende i momenti migliori per il turismo balneare lungo la costa del Mar Nero. Durante i mesi estivi la colonnina di mercurio si alza a Bucarest (in pianura) e lungo la costa del Mar Nero talvolta anche sopra a 40°C. 

Per quanto riguarda l’inverno, questa stagione è particolarmente fredda anche per le rigide correnti provenienti dal nord Europa e dalla Russia, che nell’entroterra possono abbassare le temperature di diversi gradi sotto lo zero. Nei mesi invernali non sono rari i casi in cui si registrano temperature inferiori a -15°C anche fino a -35° C nella depressione di Brasov e intorno a Miercurea Ciuc. 

Il periodo più freddo è da fine gennaio fino ai primi di marzo. Infatti per questi periodi ma non solo, consigliamo di scegliere di visitare le città con dei programmi di city-break.

Come viaggiare in Romania?

La soluzione migliore è di scegliere, secondo il tempo a disposizione, un tour organizzato con tutti i servizi assicurati (alberghi, trasporto, guida e visite delle attrazioni turistiche) ma se amate viaggiare in autonomia si può scegliere la soluzione di noleggio di un’auto con con o senza autista e la prenotazione di tutti i servizi (alberghi e prenotazioni per visitare le attrazioni turistiche importanti).  

Se invece preferite gli spostamenti con il treno oppure bus di linea dovete sapere che non tutte le attrazioni turistiche sono raggiungibili facilmente, cioè gran parte dei castelli e delle fortezze, delle chiese e dei monasteri visitabili con il turismo organizzato.

Romania for All vi offre soluzioni per all inclusive come nel primo caso, come anche per la variante rent-car.  Per chi vuole spostarsi con il treno e visitare le città a piedi, forniamo il pernottamento, i biglietti per il treno in prima classe con treni rapidi, la prenotazione e il pagamento di alcune attrazioni turistiche come i castelli di Bran e Peles e un percorso traccia GPS per scoprire tutti i luoghi interessanti delle città.

Cosa mangiare in Romania?

La cucina romena è diversa da una regione all’altra, influenzata anche dalle comunità minoritarie, come i magiari e tedeschi in Transilvania, turchi in Dobrogea ma anche dalle cucina greca e turca frutto dell’occupazione durante i secoli.

Semplice e saporita, la cucina romena si basa sulla preparazione di piatti semplici e sostanziosi. Carne e verdure non mancano mai sulle tavole e dai menu dei ristoranti, così come i formaggi di pecora. Prevale la carne di maiale, la carne affumicata ed essiccata e i formaggi stagionati di montagna. Durante un soggiorno al Mar Nero oppure nel Delta del Danubio si potrà assaggiare la zuppa di pesce e tanti altri piatti a base di pesce nostrano.  La trotta s’incontra nei menu dei ristoranti a Lago Rosso oppure in Bucovina. 

Per fare un breve paragone con le altre cucine che hanno influenza la cucina romena oppure presentato delle somiglianze abbiamo la “branza”, formaggio di pecora, salato è simile alla feta greca. Si trovano le “sarmale” in foglia di vite come in Grecia, cioè involtini di carne macinata e riso avvolti in foglie di vite accompagnate con yogurt, ma esiste in tutta la Romania la versione  di “sarmale” avvolte invece in foglie di verza in salamoia.  In Transilvania non manca il goulasch, denso e saporito, di origine centro-europea.

Come antipasto nei ristoranti, troviamo i taglieri con formaggi e insaccati accompagnati da sottaceti e cipolle.  Gli insaccati più conosciuti sono i “salame di Sibiu” oppure salame d’estate “salam de vara” e i “cabanossi”, salsicce di solito affumicate, alla brace oppure fritte. 

Ci sono anche i crostini con insalata di melanzane, “salata de vinete”, con “zacusca” oppure con salsa di uova di pesce, “icre”.  Ci sono anche dei triangolini di caciocavallo panato, “cascaval pane”. 

L’antipasto è accompagnato da un bicchierino di “tuica”, acquavite di prugna con una gradazione di circa 30°. La maggiore gradazione del distillato di frutta fermentata che potrebbe arrivare a 60°, si trova in Transilvania e Maramures dove si chiama “palinca” o “horinca”. Oltre alla “tuica” o “palinca”, meno forti, sono i liquori di visciole – “visinata”, di mirtilli – “afinata”

Da un pranzo romeno non manca mai la “ciorba”, che può essere con polpettine di carne – “ciorba de perisoare”, oppure con la trippa, di colore biancastra, accompagnata con “smantana”, una crema densa di latte. La “ciorba” può essere solo di verdure oppure con la carne, come “ciorba de vacuta” con carne di  vitello. 

Si chiama invece “supa”, la zuppa di pollo oppure il consommé che potrebbe avere dei cappelli d’angelo fatti in casa, “taitei” oppure con polpette di semolino, “supa cu galuste”.

 Talvolta, nei ristoranti tipici, la “ciorba” viene servita nel pane svuotato dalla mollica. Dopo aver assaporato una minestra fumante, è possibile assaggiare un secondo piatto di carne. Dal pollo al tacchino, dal coniglio al capriolo, le carni utilizzate per realizzare secondi gustosi sono varie e vengono servite con diversi possibili contorni come le insalate, i sottaceti e la tipica verza condita e fermentata seguendo una ricetta dalle antiche origini.

Uno dei piatti tipici è la “tochitura”, cioè uno spezzatino prevalentemente di carne di maiale con una salsa densa di pomodoro con spezie, accompagnata da polenta chiamata “mamaliga”. Talvolta la salsa è piccante e sopra c’è un uovo al tegame. 

Senza la carne troviamo il “ghiveci” simile alla caponata siciliana ma non ha ne uvetta e neanche i pinoli. Se invece i legumi sono tagliati molto piccoli si prepara la “zacusca”, che si mangia fredda preparando dei crostini come antipasto. 

Una pietanza tipica romena sono i “mititei” o “mici”, delle salsiccette senza pelle, preparate con carne macinata, speziata con pepe e aglio e cotti alla griglia oppure sulla brace. 

Specialmente a Natale e a Capodanno in tutte le case si prepara un’insalata di legumi (patate, carote, piselli) bolliti e tagliati a cubetti minuscoli mescolati con carne di vitello o pollo, maionese, mostarda, sottaceti, simile all’insalata russa che s’incontra in Italia. Sempre in questo periodo dell’anno si prepara la “piftie”, una gelatina a base di carne di maiale, piuttosto con le parti cartilaginose oppure di tacchino. 

Non possono mancare i dolci, e la pasticceria romena sforna molte delizie tra le quali il “papanasi, un dessert preparato con formaggio dolce, panna acida e marmellata di visciole. Meglio chiedere una mezza porzione.  Ci sono anche le “placinte”, delle torte dolci che possono essere con le mele, con la zucca oppure con il formaggio salato, le “clatite”, le crepes farcite con marmellate fate in casa.  

Come street food s’incontrano dei piccoli negozi che vendono dei “covrigi”, brezel  con semi di zucca oppure di papavero, oppure “merdenele”, sfogliatele con formaggio  appena sfornati.  Il loro profumo si sente da lontano e c’è sempre un po’ di fila. In Transilvania s’incontrano invece i “kurtoscolac”, un dolce di pane ricoperto con cocco o miele e le “langosi”, delle krapfen enormi farcite con formaggio. 

Per accompagnare i pasti, l’ideale è ordinare uno dei tanti vini di ottima qualità, rossi, bianchi o rosé che si ricavano dagli eccellenti vitigni del Paese.

Le zone con tradizione viticola sono:

Durante tutti i nostri programmi con trattamento di pensione completa oppure di mezza pensione (consigliata per individuali e gruppi piccoli), vi facciamo conoscere attraverso i menu da noi scelti, le tradizioni culinarie della Romania e le particolarità delle pietanze locali, come per esempio i city-break a Timisoara, Iasi, Craiova, Sibiu o Bucarest. City Break.
Alcuni tour possono essere avvalorati con soste per degustazioni dei vini in cantine famose come quelle di Recas, vicino Timisoara, di Rhein ad Azuga, sulla valle di Prahova, di Panciu, Hermeziu e Cotnari in Moldavia, di Niculitel e Murfatlar in Dobrogea oppure una giornata intera con partenza da Bucarest lungo la valle del vino rosso di Dragasani.
E perché no, vi portiamo anche ad assaggiare e visitare le fabbriche di birra Timisoreana a Timisoara e Ursus a Cluj.

Cosa è bene sapere su lingua, religione, feste e usanze in Romania?

A scuola s’insegnano due lingue straniere, dunque il contatto per chiedere informazioni, specialmente con i giovani è più facile in lingua inglese.  In tutti gli alberghi si parla oltre all’inglese anche altre lingue, come il tedesco e l’italiano.

Il mondo migliore per scoprire le antiche tradizioni romene è prendere parte ai tanti eventi locali che animano il paese. Durante i freddi inverni, tra gli appuntamenti più attesi ci sono le feste natalizie, durante le quali i bambini fanno visita nelle case per gli auguri e per ricevere una tradizionale ciambella dolce. L’arrivo della primavera è invece celebrato con canti tradizionali, mentre durante i mesi estivi è possibile assistere alle tante feste di paese e ammirare così i tipici costumi regionali, facendosi coinvolgere dal travolgente folclore romeno. 

Potete assistere alle messe delle chiese ortodosse e greco-cattoliche. Le chiese cattoliche s’incontrano piuttosto nelle grandi città e non sono numerose. 

Durante l’estate si organizzano tanti festival di musica in giro per il paese, da Untold a Cluj, Saga Festival e Summer Festival a Bucarest, Neversea a Constanta. 

Per la musica classica si organizza ogni due anni il Festival Enescu che si svolge nelle sale di concerti di più località.

Inoltre ci sono i festival del film, di teatro, di danza. 

La mancia è un’abitudine molto diffusa specialmente se viaggiate in autonomia. 

I camerieri aspettano per il buon servizio circa 10% del conto. 

Visto anche le tariffe economiche dei taxi, è usuale lasciare perlomeno 5-10 Lei come mancia, che corrisponde a circa 1-2 €. 

Come si fanno i pagamenti?

Tutti i pagamenti si fanno in moneta locale, chiamata Leu, al plurale Lei. I prezzi nei negozi, alberghi, ristoranti sono indicati in RON, cioè il nuovo Leu. Per conoscere la storia della moneta troverete a questo  degli ulteriori dettagli. 

La Romania non è ancora formalmente un membro dell’Unione Economica Europea e non utilizza l’euro che è comunque la moneta di riferimento. Per questo negli alberghi spesso vengono esposte le tariffe anche in euro.

In tutti gli alberghi, davanti a tutte le banche, nei pressi delle attrazioni turistiche importanti, negli aeroporti e stazioni ferroviarie si trovano degli ATM, Automated Teller Machine, dei bancomat che accettano tutte le carte di credito importanti.  Nelle grandi città, nelle zone commerciali e nel centro, ci sono anche gli uffici cambio che si possono individuare facilmente con la scritta EXCHANGE. Non prendono nessuna commissione e richiedono la presentazione di un documento d’identità. 

Presso le reception degli alberghi si possono fare i pagamenti con le carte di credito ma queste non effettuano anche il servizio di cambio valuta.

Nei ristoranti, ugualmente, si accettano i pagamenti con le carte di credito ma non si effettuano cambi valuta e non accettano il pagamento in euro.  Se ci sono delle eccezioni, non è una prassi ufficiale e il cambio sarà sfavorevole. 

Quasi tutti i negozi accettano il pagamento con le carte di credito ma per i souvenir si deve avere sempre appresso la moneta locale. 

Le carte di credito ampiamente accettate sono la Visa e MasterCard. Raramente vengono accettate l’American Express e Diner’s Club.

Alcuni taxi accettano il pagamento con la carta di credito, specialmente quelli che fanno parte della rete Free Now (Mytaxi). Altrimenti Romania for All vi assisterà nel prenotare e pagare una corsa con il taxi oppure con auto con confort maggiore. 

E’ per le comunicazioni ?

Il prefisso per la Romania è 0040 e si deve aggiungere davanti ai numeri dei cellulari che usualmente cominciano con la cifra 7. Per accedere alla rete fissa dopo il prefisso internazionale aggiungere il prefisso della città formato da tre cifre eliminando la cifra 0. Solo per Bucarest il prefisso della rete fissa è di sole due cifre 21(rete Telekom) oppure 31(rete RDS-RCS). Dunque il numero di cellulare per il più famoso ristorante di Bucarest, Caru’ cu Bere è 0040 726 282 373. Invece il numero di telefono fisso dell’albergo Novotel è 0040 21 308 8500.

La rete internet è molto sviluppata, in tutti gli alberghi, ristornati e anche in alcune zone turistiche il servizio è gratuito come per esempio nel centro storico di Sibiu. 

La Romania è il paese con la rete internet più veloce in Europa e il terzo nel mondo, dopo Hong Kong e Singapore secondo la classifica Bloomberg. L’Italia si trova (dati del 2020) al cinquantunesimo posto in questa classifica, il Regno Unito al 48mo, la Germania in ventinovesimo, poco sotto l’Olanda (26ma).

La velocità di connessione da rete fissa ha con una media di 193,47 Mbps. Nell’interno del paese, nei villaggi, la velocità diminuisce a metà.