Brancusi e le sue opere monumentali
Brancusi è nato nel 1876 a Hobita, a 30 km nord-ovest di Targu Jiu, dove la sua casa natale è stata trasformata in un piccolo museo. Muore a Parigi nel 1957. E’ uno dei più conosciuti scultori romeni. Membro dell’Accademia Romena, post-mortem. Dopo gli studi di scultura all’Accademia di Bucarest lavorò a Vienna e Monaco (1899-1904) per poi trasferirsi a Parigi, dove frequentò gli studi di Antonin Mercié e di Rodin. Nel 1908 strinse amicizia con Modigliani, Satie e Duchamp. Nel 1913 espose tre sculture alla mostra dell’Armony Show di New York. Ci sono dei documenti di un processo tra Brancusi e gli Stati Uniti d’America per la catalogazione della sua opera come utensile da cucina per il quale doveva pagare le tasse doganali. Dopo due anni, Brancusi vinse la causa. Dal 1914 al 1918 creò una serie di sculture lignee che testimoniano il suo interesse per il primitivismo. Dopo la prima guerra mondiale evidenziò nelle sue opere, il gusto per l’astrazione, alla ricerca della forma-tipo, della forma madre. Nel 1937 tornò in Romania, dove eseguì sculture per il giardino pubblico di Targu Jiu, e in seguito partì per l’India, dove progettò un tempio della meditazione per il Maragià di Indore, mai realizzato.
Muore a Parigi e varie pubblicazioni riportano un presunto lascito delle sue opere allo Stato romeno che non le accettò. E’ sicuro invece che vari rappresentanti dell’Accademia Romena nel 1951, rifiutassero di esporre le sue opere nel Museo delle Belli Arti a Bucarest ma non esiste nessun testamento. Le opere furono esposte al Centre Pompidou. Comunque 1957 fu aperta per la prima volta in Romania e in Europa, presso lo stesso museo, la prima esposizione personale.
Nel 1937 fu creato a Targu Jiu, con il supporto della moglie del primo ministro, Arethia Tatarascu, il complesso monumentale disposto lungo il viale degli Eroi (della prima guerra), lungo 1275 m. Si parte dalla “Colonna dell’infinito”, rappresentazione della tendenza all’infinito tipica dello scultore installata su un grande prato, si attraversa il centro città per arrivare nel parco dove si trovano “La porta del bacio”, semplice inno all’amore e al passaggio nell’aldilà attraverso il portale, “le sedie” disposte lungo il vialetto alberato per arrivare in riva al fiume, al “Tavolo del Silenzio” con 12 sedie a forma di clessidra, che ricordano le 12 ore della notte o del giorno oppure i 12 cavalieri della tavola rotonda oppure i 12 apostoli. Il tavolo è perfettamente rotondo. Il tavolo è visto anche come il luogo, dove i comandanti prendono le decisioni prima di un attacco.
Dal 2003 la Colonna dell’Infinito è stata inserita al centro dello stemma di Targu Jiu.
Le sue opere si trovano nei musei in tutto il mondo: Filadelfia, Guggenheim, New York, Parigi, Craiova, Washington, Pasadena, Venezia, Chicago.