Craiova
La città si trova sulla riva sinistra del fiume Jiu, un affluente importante del Danubio, costruita su un insediamento dei geto-daci, Pelendava, del periodo 400-350 a.C. La prima menzione si trova nella “Tabula Peutingeriana” che comprende una mappa del 225 d.C. (La Tabula Peutingeriana è una copia del XII-XIII secolo di un’antica carta romana che mostrava le vie militari dell’Impero). La mappa è conservata presso la Hofbibliothek di Vienna, in Austria, e per ciò è detta “Codex Vindobonensis”.
L’origine dell’attuale nome è controversa, probabilmente di origine slava, la prima menzione con questo nome si trova sulla pietra tombale di Ladislao I e anche in un documento del 1475 del principe Laiota Basarab. Probabilmente il luogo dove sorge la città è stato teatro della famosa battaglia di Rovine condotta da Mircea il Vecchio fondatore dello stato romeno a sud dei Carpazi.
Nel medioevo era un importante centro commerciale. I nobili di Craiova non vedono di buon occhio l’arrivo sul trono della Valacchia del primo principe originario dal quartiere greco di Fanar/Costantinopoli nel 1716, e la loro insoddisfazione cresce ancora di più quando arriva l’occupazione asburgica (1718-1739).
Tra il 1735 e il 1770 la regione fu sommersa nell’anarchia totale, quando i briganti dettando legge. La residenza dei governatori/Ban di Craiova è spostata nel 1761 a Bucarest. Per un anno, nel 1770 diventa anche capitale della Valacchia a causa dell’invasione russa e turca.
Il secolo XVIII è disseminato da disgrazie come il grande terremoto del 1790, la peste del 1795, il grande incendio del 1796 e teatro di guerra nel 1806, a causa dell’attacco turco a Vidin, sul Danubio.
All’inizio del XIX secolo sembra che arrivi la pace e la prosperità ma nel 1821 esiste qui una base militare dei rivoluzionari /Panduri capeggiata da Tudor Vladimirescu.
Durante l’occupazione zarista 1828-1834 Craiova conosce una crescita economica importante, esportando in Austria e Turchia pelami, cera, bestiame, sego per le candele, strutto e cereali. Già nel 1848 Craiova contava 20.000 abitanti. La città passa di nuovo per un anno su occupazione zarista nel 1854 e tra 1854-1856 di nuovo viene inviata qui una guarnigione austriaca.
Una delle medaglie che la Romania ricevete alla Expo Universale di Parigi del 1900 fu per i piani del Parco Nicolae Romanescu, progettato dall’architetto francese Edouard Redont.
Nel periodo comunista la città diventa un importante centro industriale, si sviluppa l’industria per auto e macchinari, per aerei, l’industria chimica, alimentare, dei materiali di costruzione, l’industria leggera, l’industria mineraria ed energetica. Sono famose le fabbriche di locomotori e di automobili come anche l’impianto chimico di Isalnita.
Poco fuori città si trova il Monastero Cosuna che risale probabilmente al 1483. La chiesa costruita nel 1572 è l’unico edificio conservato dal vecchio monastero costruito con pietra e mattoni provenienti dal castrum romano Pelendava.