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Bucovina

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Suceava

Chiesa della Resurrezione o la chiesa Elena Doamna
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Chiesa della Resurrezione o la chiesa Elena Doamna

Si trova nel centro città e fu commissionata nel 1551 dalla principessa Elena, moglie del voivoda Petru Rares. Durante l’occupazione asburgica, a cominciare nel 1780, l’imperatore Joseph II donò la chiesa alla comunità romano-cattolica della città. Pertanto la chiesa è stata pesantemente modificata (è stato demolito il muro tra il nartece e l’esonartece e l’altare è stato modificato) per corrispondere al rito cattolico. La comunità romano-cattolica costruisce la loro chiesa nel 1836-1837 e la chiesa fu trasferita ai greco-cattolici ruteni (polacchi). Dopo altri 100 anni, nel 1937 la chiesa ritorna al rito ortodosso. Nel periodo 1982-1989 la chiesa ha subito restauri per tornare all’aspetto originale, essendo demolito il baldacchino cattolico. La chiesa fu dipinta per la prima volta all’interno e riceve delle vetrate colorate oltre che una nuova iconostasi e un mobilio in legno di rovere. La chiesa ha dimensioni ridotte: 21,40m lunghezza e 5,80m larghezza, all’interno. Le pareti hanno spessori di circa 3 m e sono alti di circa 16m. Nel 2002 furono portate qui dei frammenti delle reliquie di 99 santi, da Cretea/Grecia. Sotto il tetto di tradizione moldava ci sono due file di piccole nicchie che recentemente sono state dipinte.
Un elemento interessante che si trova solo in quattro chiese in Moldavia e Bucovina (Siret, Itcani, Milisauti, Zaharesti) è il sostegno per le campane chiamato “zvonita” che s’incontra in Polonia e Russia, cioè un muro spesso con aperture per le campane.