Galați
La zona è abitata già nel 500 a.C. dai Daci, che a Tirighina – Barbosi avevano un insediamento, simile a quello di Sarmisegetusa Regia. I romani, dopo la conquista, costruiscono il loro castrum, che diventa così un avamposto militare e porto per la flotta romana sul Danubio. Si trova alla confluenza tra Siret e Prut, quest’ultimo formando il confine naturale con la Repubblica Moldova e Ucraina. La prima attestazione documentaria della città risale al 1445. Dopo la conquista da parte dell’Impero Ottomano delle città fortificate Chilia e Cetatea de Balta, Galati rimane l’unico porto fluviale della Moldavia medievale.
La sua storia fu segnata da innumerevoli saccheggi tra cui quello del 1651 dalla parte dei Tartari e quello del 1710 dalla parte dei Turchi, dopo la sconfitta di Dimitrie Cantemir a Stanilesti. Nel 1789 i russi incendiano la città. Nel 1821 la incendiarono per l’ultima volta, i ribelli greci dell’Eteria.
Rinata dopo 1829 quando fu restituita alla Moldavia, Galati fu porto franco tra 1836 e 1886 quando diventò il più grande porto per l’esportazione dei cereali e del legno.
Prima di diventare il Principe regnante del primo stato romeno, nel 1859, il Principe Alexandru Ioan Cuza fu l’amministratore locale. La sua casa ora è un museo locale.
Diventa un importante centro commerciale, dove le prime corse regolari con le navi fino a Vienna cominciano nel 1834. Tra il 1900 – 1914 a Galati funzionavano 14 consolati.
Durante la seconda guerra mondiale subisce ingenti danni per i bombardamenti russi e tedeschi, che distruggono quasi tutto il centro storico. Dal 1965 diventa il più importante centro siderurgico dell’Est Europa. Galati è importante anche per il suo cantiere navale.
Il 2 novembre 1990 apre a Galati il complesso di Scienze Naturali che comprende il Giardino botanico, il Giardino zoologico, Osservatorio astronomico e l’acquario.


