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Regione

Muntenia

Città

Sinaia

Stazioni ferroviarie di Sinaia
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Stazioni ferroviarie di Sinaia

La Stazione di Sinaia è un paradosso, cioè ci sono tre stazioni, due reali e una per tutti i viaggiatori. Sinaia non è comunque Torino o Milano per giustificare la presenza di più edifici. Il complesso stazione Sinaia è composto dalla stazione reale (1879) costruita insieme alla prima linea che attraversava i Carpazi, dal Re Carol I. Questa stazione funziona nel 1886 per il più famoso treno nell’Europa, Orient Express.

La seconda è del 1911, quando il vecchio edificio fu demolito conservandosi solo il grande salone, costruita a uso di tutti i passeggeri, cioè all’epoca amici della famiglia reale che venivano al castello. E’ questa la stazione impiegata anche oggi dai turisti.  Nel salone della prima stazione è organizzato un plastico dei treni e un piccolo museo. 

Carol II fece costruire un’altra stazione reale nel 1939-1940, in stile neo-romeno dall’architetto Duiliu Marcu, che aveva progettato a Bucarest: l’hotel Athénée Palace, la Biblioteca dell’Accademia di Romania e l’imponente palazzo delle ferrovie ea Timisoara, il teatro dell’opera. Le insegne reali, il doppio CC, si vedono tuttora sulle maniglie. Questa stazione era riservata esclusivamente alla famiglia reale e ai suoi ospiti.

Dentro si trova un quadro a mosaico quadrato di 5,5 m per lato, con una scena da caccia reale. L’affresco fu realizzato da Dimitrie Stirbei e porta l’iscrizione “Basarab Voievod XIV secolo”. 

In sostanza, arrivando da Bucarest si vede prima la stazione reale di Carol II e il treno si ferma nella stazione del 1911. Proseguendo si arriva al salone reale di Carol I e a una draisina ferroviaria utilizzata da Ana Pauker, politico comunista di origine ebraica (Vaslui,1893 – Bucarest,1960), che fu la prima donna, vice primo ministro e  ministro degli esteri (1947-1952) nel mondo e fu uno dei fondatori del Partito comunista nel 1921. 

Qui fu assassinato nel 1933 il primo ministro Ion Gheorghe Duca per mano dei legionari. Era figlio di George Duca, il direttore generale delle ferrovie romene. Una targa commemorativa ricorda il tragico evento.