Satu Mare
Il suo nome significa Villaggio Grande e si trova vicino al confine con l’Ungheria. E’ soprannominata anche la città delle fragole perché tutte le colline intorno sono coltivate con delle grandi e profumate fragole.
Citata per la prima volta nei documenti nel 1181 è il sito del leggendario Castrum Zotmar da cui deriva il suo nome. Troviamo citato il nome del castrum nelle cronache Gesta Hungaronum, scritte da Anonymus, il segretario del Re Béla III di Ungheria (1173-1196).
La città fu formata in seguito all’unione nel 1721 delle due fortezze in riva al Somes, Satmar e Mintiu, collegate dal 1715 attraverso un ponte in legno. La prima fortezza è del X secolo invece la seconda fu costruita dai coloni sassoni all’inizio del XII secolo.
Il centro storico, con tratti austroungarici si snoda attorno a una grande piazza, Piazza della Libertà / Piata Libertatii, dalla forma irregolare, al centro con un grande giardino pubblico.
Nella Piazza si possono notare la facciata colorata dell’Hotel Dacia (ex albergo Pannonia costruito nel 1902 in stile secessionista viennese e purtroppo chiuso da molti anni), la Cattedrale romano-cattolica e il Museo d’arte (opere di Corneliu Baba e Ion Jalea). Non lontano si trova il Palazzo vescovile (1804-1840) in stile neoclassico.
Satu Mare dispone anche di un nuovo centro costruito durante il periodo comunista (1980) dove si trovano gli edifici amministrativi che con la loro altezza di quasi 90m dominano la città.