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Villa Luminis - Sinaia - Muntenia - Romania for All

Regione

Muntenia

Città

Sinaia

Museo Enesco – casa memoriale villa Luminis
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Museo Enesco – casa memoriale villa Luminis

I primi contatti tra George Enescu con la casa reale di Romania avvengono nel 1898 dopo il successo parigino con il Poema Romena che termina con l’Inno Reale. 

E’ considerato il più importante musicista romeno, nato a Liveni – Botosani, nel nord della Moldavia, il 19 agosto 1881. Inizia a suonare a 4 anni e uno dei suoi professori fu Eduard Caudella. Tra il 1888 – 1894 segue i corsi del Conservatorio di Vienna, dove nei giornali lo chiamano “un Mozart romeno”. Dal  1895 al 1899 studia al Conservatorio di Parigi dove uno dei suoi professori fu Jules Massenet.

Il suo debutto fu il 6 febbraio 1898, a Parigi con Poema Romena op.1. La Rapsodie Roumaine sono composte all’inizio del XX secolo, come anche la sua prima Sinfonia. Seguono tantissimi concerti e tornei. Nel 1936, a Parigi, c’è l’inaugurazione dell’opera Oedip, soprannominata “l’opera delle Opere”. 

Ha avuto sostegno della regina Elisabetta, conosciuta anche con lo pseudonimo artistico di Carmen Sylva. Questa, riconoscendo il talento del giovane musicista, gli ha offerto per anni una stanza in un angolo intimo del Castello di Peles, dove avrebbe potuto studiare. Enescu era anche spesso invitato dalla regina a tenere recital al palazzo.

La bellezza dei luoghi e la vicinanza al Palazzo Peles hanno determinato il musicista di costruire qui – tra il 1923 e il 1926 – una casa, secondo i suoi piani, con l’aiuto dell’architetto Radu Dudescu, con i guadagni del suo primo tour in America, dove ha diretto le orchestre prestigiose di Philadelphia, Boston e Chicago. 

La chiamava Vila Luminis/posto luminoso nel bosco. Per i successivi venti anni, fino al 1946, quando lascia definitivamente la Romania, nei periodi tra i suoi tour in Europa e Nord America, torna periodicamente a Sinaia per dedicarsi, almeno un mese all’anno, alla creazione. 

Fu realizzata con uno stile tipico romeno, integrandosi il modo armonioso con le montagne Bucegi. Enescu visse qui per circa vent’anni fino al 1946. 

A Sinaia, Enescu ha composto quasi tutte le sue grandi opere, tra cui le due Rapsodie Romene ma anche la musica per i poemi scritti dalla regina Elisabetta. L’opera più importante scritta qui, è Oedipo. La prima di quest’opera avvenne il 10 marzo 1936, a Parigi e ottenne un grande successo.

All’ingresso della villa, nel giardino, si trova il busto in marmo di George Enescu, realizzato dallo scultore moldavo Ion Irimescu, affascinato dalla sua personalità, era un suo grande ammiratore.

Le camere al piano superiore sono ampie e confortevoli, con gli interni arredati e disposti con raffinatezza e fantasia. Gli appartamenti dei coniugi Enescu sono semplici e intimi. Qui s’incontrano armoniosamente elementi ornamentali in stile romeno, orientale e Biedermayer. Vi si trovano tutti gli oggetti di proprietà del musicista come numerosi pezzi di cristallo, porcellana, metallo o ceramica donano lucentezza agli interni. 

Nel salone è custodito il pianoforte del maestro, un Ibach di Losanna, strumento che Enescu ha utilizzato nella sua attività di composizione e nei concerti offerti ai parenti della famiglia. Dal soggiorno, la scala a chiocciola consente l’accesso all’estremità della torre Belvedere e da qui alla mansarda chiamata da Enescu “bageaga”. Sempre dal soggiorno si accede alla stanza di Maria Cantacuzino-Enescu, arredata in uno stile eclettico. La camera del maestro si distingue per la sua intimità, a conferma della sua proverbiale modestia. “Chilia”, cioè la sua cella/stanza è di piccole dimensioni, arredata in stile tradizionale romeno ed è stato il suo rifugio preferito dopo i suoi numerosi concerti.

Il piano sottotetto è stato aggiunto dall’architetto Radu Dudescu, al fine di bilanciare la verticalità della torre con tutta la villa. Nelle due sale sono esposti materiali che documentano momenti legati alla vita e all’attività del musicista. 

Nel 1946 esegue un torneo in Russia, dove conosce importanti compositori e musicisti.

Nel 1947 trovandosi a Parigi, Enescu ha donato la villa allo stato rumeno, da utilizzare come luogo di riposo e creazione per artisti romeni e stranieri. Enesco e Mariuca non ritorneranno più, come protesto contro il regime comunista.

La villa subisce un restauro per cinque anni e diventa casa memoriale e fu inaugurata il 5 settembre 1995, in occasione del festival George Enescu e per volontà del grande violinista Yehudi Menuhin, entrando a far parte del patrimonio nazionale culturale. 

Dal 2007 è una sezione del Museo Nazionale “George Enescu”, che comprende oltre la villa di Sinaia, il bellissimo palazzo, Museo della Musica, a Bucarest e la casa natale di Mariuca Cantacuzino-Enescu nata Rosetti-Tescanu, a Tescani, in Moldavia.

Anche se volevano essere sepolti in Romania, a Tescani, le loro tombe si trovano al cimitero Père-Lachaise, a Parigi.