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Castello Cantacuzino di Bușteni
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Castello Cantacuzino di Bușteni

Il Castello Cantacuzino di Busteni, di grande valore architettonico, fu costruito nel 1911 su richiesta del Principe Gheorghe Grigore Cantacuzino (1832-1913) (soprannominato il Nababbo). Fu Ministro della Giustizia, delle Finanze, dei Lavori Pubblici ma anche Primo Ministro della Romania tra il 1899-1900, 1904-1907 e due volte sindaco di Bucarest. Grigore Cantacuzino ha studiato a Bucarest e Parigi e i suoi antenati discendono dagli imperatori bizantini, essendo imparentato con tanti principi regnanti della Valacchia e Moldavia, tra cui, i più famosi essendo Serban Cantacuzino (1678-1689) e Constantin Brancoveanu (1688-1714). Lui rappresentava l’unione di due grandi famiglie nobili: i Cantacuzino e i Cretulescu. 

Era così ricco che si diceva che se avesse voluto avrebbe potuto pavimentare il cortile con monete d’oro, ma messe in verticale. Il medesimo racconto parla anche del tetto, per il quale invece di tegole avrebbe voluto usare delle monete d’oro. La sua fortuna proveniva dalle eredità ma anche da una buona amministrazione delle sue proprietà. Ha costruito tre castelli, uno a Busteni, come risposta orgogliosa alla costruzione del palazzo reale di Peles di Sinaia, uno a Bucarest in stile neoclassico francese, adesso Museo della Musica “George Enesco” (il musicista romeno aveva sposato nel 1937 dopo 30 anni dal loro primo incontro a Peles nel 1907, Mariuca Rossetti – Cantacuzino, moglie di Mihai Gr. Cantacuzino, uno dei figli del Nababbo, morto in un incidente d’auto nel 1928) e un terzo castello a Floresti, soprannominato il “piccolo Trianon”, che purtroppo adesso è in rovina, voluto da Grigore Cantacuzino per la sua nipote Alice (figlia di Mihai e Mariuca). 

Il Castello Cantacuzino si trova nel quartiere Zamora, sul sito di un antico casino di caccia del XVIII secolo, che serviva da tappa per la famiglia Cantacuzino, in viaggio verso Brasov.

Il castello, costruito in stile neo-romeno, è circondato da un parco i cui vicoli portano a cascate, pozzi artesiani e a una grotta. L’edificio è stato realizzato in pietra e mattoni secondo i progetti dell’architetto Grigore Cerchez e si estende su una superficie di 3148 mq. Dietro, sulla montagna Zamora (1519 m alt.) si estende un bosco di 970ha. Il castello, l’edificio principale ha un seminterrato, il pianterreno e un primo piano ma anche un belvedere più alto. 

L’edificio appartenne alla famiglia Cantacuzino fino alla sua nazionalizzazione nel 1948, poi divenne un sanatorio del Ministero dell’Interno quando tutte le pitture furono coperte con uno spesso intonaco. Dal 2011 ospita un museo aperto al pubblico.

Il complesso ha una forma di U con il lato verso Sud, aperto, ed è formato da tre edifici, quello principale visitabile, il castello, il padiglione di servizio (pianterreno e primo piano), la villa amministrativa (unico livello) e la cappella, che è una piccola costruzione isolata. 

La cappella fu costruita per il desiderio di Ecaterina, la moglie del principe Grigore Cantacuzino nel 1927 al posto di una chiesa più vecchia del 1700. La piccola chiesa è in stile di Maramures, in legno e con il tetto alto e acuminato.  Nel 1948 per decreto di stato fu chiusa come altri monasteri che non rispondevano ai criteri imposti. Nel 1994 fu nuovamente consacrata. 

Il castello conserva una collezione di araldiche unica in Romania, che rappresentano gli stemmi delle famiglie nobili imparentati con i Cantacuzino e un fregio di dipinti votivi con gli illustri membri della famiglia Cantacuzino del ramo valacco.

Le decorazioni conferiscono all’ambiente interno un carattere romantico pronunciato. Le vetrate, gli stucchi marmorei, le mensole, i soffitti a cassettoni con travi a vista dipinte, le ringhiere in legno, pietra o ferro battuto, i serramenti in bronzo e riccamente ornati, rappresentano oggetti artistici di valore. I camini in pietra di Albești, decorati con mosaici policromi, completano l’atmosfera della nobile residenza, aumentando il valore dell’edificio.

All’entrata si trova un enorme albero genealogico della famiglia Cantacuzino. 

Durante il suo funzionamento come sanatorio, dopo il 1948, le pareti furono intonacate senza distruggere il fregio restaurato dopo che il castello è stato retrocesso alla famiglia. Dopo varie vendite, il castello è diventato proprietà d’investitori stranieri che hanno fatto la ristrutturazione con fondi europei. Purtroppo del mobilio non si è conservato nulla e solo dalle fotografie esposte si può vedere il ricco arredamento. Tra i vari saloni ci sono il Salone di Ardeal (il secondo nome della Transilvania) e il Salone Grande. All’inaugurazione del 1911 sono state presenti, Regina Maria e Principessa Ileana. 

Il principe Grigore muore di pneumonia nel 1913 senza riuscire a finire il castello di Floresti per sua nipote e di vivere a lungo a Busteni. Per coincidenza tutte due i castelli diventano sanatori di TBC durante i comunisti. 

Dalle sue grandi finestre o dal belvedere si possono ammirare le montagne, dell’altra parte della valle, i Bucegi, con la famosa Croce degli Eroi della Grande Guerra, alta 33 m innalzata tra il 1926-1928 per volere della Regina Maria. La croce è illuminata con 120 lampadine da 500W.