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Maramures

Chiesa Surdești
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Chiesa Surdești

La chiesa lignea di Surdesti del 1721, inclusa nel Patrimonio Unesco dal 1999, si trova nella valle del fiume Cavnic affluente del Lapus e dedicata ai Santi Arcangeli. Fu edificata dalla comunità greco-cattolica in legno di quercia lasciato a essiccarsi per dieci anni. La chiesa era la più imponente tra gli edifici in legno dell’epoca, con un’altezza totale di 72 metri. La torre principale è affiancata da quattro torrette più piccole e fa di questa chiesa in legno, con i suoi 54 metri, la più alta del mondo risalente a quel periodo. Dei tiranti partono dalla cima della torre e arrivano fino nella fondazione. La posizione, nella vallata riparata dai venti, ha permesso l’innalzamento della torre. Combinando tutti gli elementi di architettura, resistenza, decorazione, nella forma più evoluta del tempo, questa chiesa è un punto di riferimento nel caso delle chiese in legno, raggiungendo nella sua realizzazione la perfezione strutturale ed estetica. 

In cima al paese, in un cimitero, c’è una chiesetta in legno più antica, portata qui negli anni Trenta da un villaggio vicino, Botaieni, ma lì era arrivata da Ferneziu e prima da Moiseni dove fu venduta nel 1836 dagli abitanti di Certeze. È la chiesa che ha la fama di aver passeggiato a lungo per i villaggi del Maramures. 

La chiesa ha una pianta rettangolare, con portico e l’abside dell’altare poligonale. Il tetto è a doppia falda e con due file di finestre tagliate nella parte superiore. All’esterno si può vedere come le travi di legno unite con incastri a coda di rondine formano le pareti. Il portico, elemento che conferisce una particolare eleganza all’ingresso, è disposto su due livelli e presenta due file di archi sovrapposti, con aperture differenti, ma simili per la forma. 

La torre si trova sopra il nartece, il primo ambiente della chiesa. In tutte le croci della chiesa si vede la semiluna, contro la distruzione da parte dei Tartari, la cui ultima invasione nella zona è del 1717. Le finestre nel muro che separa il nartece dalla navata centrale furono tagliate solo nel 1932. 

L’interno è pavimentato con grandi lastre di pietra. 

Il dipinto murale, eseguito su legno, è stato realizzato alla fine del XVIII secolo da diversi pittori. L’iconostasi fu pittata nel 1783 come si deduce dall’iscrizione. È facile notare l’influenza dello stile barocco, uno stile che spicca maggiormente nel caso dell’iconostasi, sia in termini di pittura sia di scultura. 

I dipinti del nartece più importanti sono il “Giudizio Universale”, la “guardia” accanto al pilastro della porta d’ingresso e “San Tommaso”. Sulla volta della navata sono dipinti la Santissima Trinità e i personaggi dell’Apocalisse di San Giovanni. Sul lato sinistro della navata è dipinta la scala del sogno del Patriarca Giacobbe e, sulla destra, il Santo Profeta Elia sul carro di fuoco, gettando il mantello al profeta Eliseo, il suo successore. All’interno c’è una scala, scolpita in un unico tronco di quercia e un lampadario intagliato in legno. 

La chiesa è circondata da un piccolo cimitero con croci d’influenza celtica.