Vicino al confine ungherese, si trova il castello Karolyi (1482 – dai documenti risulta la presenza di una casa in pietra, che nel 1582 diventa una fortezza di difesa contro gli ottomani e che fu ingrandita nel 1665 e trasformata in un palazzo in stile barocco a un piano nel 1792) che presenta vari stili dovuti ai vari restauri. L’ultimo grande restauro è del 1882 quando lo stile fu conservato ma si aggiungono le torri e il bastione. Nel 1907 la famiglia lascia il castello spostandosi a Budapesta. Durante la prima guerra mondiale diventa un sanatorio. Durante la seconda guerra mondiale la famiglia Karolyi dona il castello all’esercito ungherese. Dal 1945 il castello diventa proprietà dell’esercito romeno e poi dello stato romeno.
Il castello presenta all’ingresso una grande sala, dei cavalieri, realizzata nel 1892 al posto del cortile interno. Da qui si accede al primo piano con una scala in marmo di Carrara con una ringhiera in legno di noce e rovere. Il soffitto ligneo presenta delle travi con decorazioni pittoriche d’influenza magiara. Sempre qui si trova un camino monumentale scolpito in tre anni sempre in marmo di Carrara. Il castello ha 120 stanze.
Ospita dal 2012 un interessante museo della storia della zona, organizzato al primo piano in venti sale, che ricostruiscono gli ambienti tipici di un’abitazione aristocratica del XIX secolo. Il mobilio usato è originale, in vari stili da barocco, biedermeier a neo-rinascimentale. Non manca il salone dove fumavano gli uomini, la sala da ballo, la biblioteca con 2000 volumi, la sala dei giochi, ecc.
Nella grande sala al pianterreno sono state raggruppate immagini dei vari palazzi che sono appartenuti alla famiglia Karolyi, sul territorio ungherese e romeno.
Al pianterreno ci sono altre sale per descrivere la storia della zona con gli antichi mestieri della regione ma anche ritrovamenti archeologici. E’ stato organizzato un piccolo museo con figure in cera di momenti storici importanti di Carei, tra cui anche l’ultimo processo contro l’ultima strega dell’Europa, dell’inizio XVIII. In altre quattro sale si trova una collezione di trofei di caccia africani, donata dalla famiglia del cacciatore, Sir Dr. Pánczél Zoltán Tibor.
Nel parco si trova la cappella di famiglia costruita nel XVII secolo.