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Maramures

Chiesa Rogoz
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Chiesa Rogoz

La chiesa di legno “Santi Arcangeli Michele e Gabriele” di Rogoz è una delle più interessanti e pregiate del Maramures. La costruzione risale al 1663, data confermata dall’iscrizione che si trova all’ingresso e che rievoca l’invasione tartara del 1661. È nella lista dei monumenti Unesco dal 1999. La chiesa si trova nel Tara Lapusului/Paese di Lapus, cioè nella valle del fiume Lapus.

Nel 1785 la chiesa fu dipinta dai pittori Radu Munteanu e Nicolae Man, come specificato nell’iscrizione sull’altare. Nella navata è evocata l’invasione tartara del 1717 e compaiono le firme dei pittori.

Non mancano le scene della Genesi e del Giudizio Universale con tutti i suoi personaggi biblici. 

La pittura contribuisce, in modo essenziale, al valore speciale di questo monumento. Associata per iconografia allo stile di Radu Munteanu a Desesti-Maramures, essa colpisce per il decorativismo dell’insieme, con un disegno a linee spesse e uguali e con dei cromatismi luminosi.

All’interno si trova un’icona scolpita in legno e dipinta, realizzata da Radu Munteanu nel XVIII secolo. 

Nel 1834 fu costruita la tribuna sul lato ovest della navata, il cui parapetto fu ridipinto nello stesso anno, secondo l’iscrizione. Contemporaneamente furono modificate le finestre della navata e furono ridipinti il soffitto del nartece e la volta della navata. 

La chiesa ha una pianta meno comune: nartece poligonale, con accesso da sud, navata rettangolare e abside dell’altare ribassata, poligonale, con sette lati. All’interno, la trave principale della volta della navata e le mensole sono decorate con il motivo a fune. 

L’esterno della chiesa è riccamente decorato: la facciata meridionale ha al centro un motivo profilato di corde. Il portone d’ingresso nella chiesa ha un’apertura a graffa e una cornice decorata da un semplice profilo doppiato con corda e rosoni. A sinistra della porta c’è una croce decorata con gli stessi motivi. La gronda è sostenuta da mensole che finiscono con una testa di cavallo stilizzata e le travi sotto le gronde hanno i bordi dentellati. Il tetto è asimmetrico (circa 1,20 m dall’asse) a protezione della lunga “massa degli anziani” ubicata lungo la facciata nord. 

Sopra il nartece s’innalza il campanile, quadrato, con la sala campanaria aperta, sporgente, e con un tetto alto piramidale con torrette angolari.