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Monastero Arnota
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Monastero Arnota

Fu fondato dal principe regnante Matei Basarab nel 1633-1634, dedicato ai “Santi Arcangeli Michele e Gabriele”, sulle fondamenta di un insediamento di culto più antico e doveva avere anche funzione di necropoli principesca. La chiesa fu consacrata nel 1636.

La chiesa è una costruzione semplice e sobria con una pianta trilobata, abside poligonale e un esonartece aperto come un porticato colonato. 

Sopra la navata c’è una torre ottagonale. Le pareti esterne sono state divise con una corda intrecciata in muratura apparente. Sopra e sotto la corda, nei due registri ci sono delle nicchie decorate. Anche le torri sono decorate con muratura a vista. 

L’esonartece aperto come un portico colonato con la torre che lo sovrasta, fu aggiunto dal principe Brancoveanu all’inizio del XVIII secolo.  Ricostruisce anche l’iconostasi, una vera opera di arte scultorea, in stile Brancovenesc (dal 1913 si trova nel museo delle belle arti di Bucarest) e restaura la pittura, senza sostituire l’originale.

La porta della chiesa, scolpita in legno di castagno, reca un’iscrizione in lingua slavona/slava liturgica, che recita: “Queste porte furono realizzate da Constantin Brancoveanu”. Il dipinto originario ha un grande valore artistico-documentario. Molto apprezzato è il ritratto di Matei Basarab, realizzato nel 1644 dal pittore Stroe da Targoviste.

La ristrutturazione della chiesa fu realizzata tra il 1852-1856 dal principe regnante Barbu Stirbei, che demolì le vecchie celle dei monaci costruite da Matei Basarab, già diroccate e vi fece erigere altri edifici, secondo il progetto di alcuni architetti stranieri.

Nel 1934 furono costruite altre celle che esistono ancora oggi, Una delle celle ospita un piccolo museo in cui sono esposti i tesori del monastero. Tra il 1954-1958 fu consolidato l’intero insediamento monastico e furono introdotti nuovi impianti di acqua e riscaldamento.    

Nel nartece della chiesa si trovano due tombe, quella del principe Matei Basarab, morto il 9 aprile 1654, prima sepolto a Targoviste e poi portato ad Arnota, dopo la rivolta dei soldati mercenari chiamati “Seimeni”, e la tomba di Danciu Matei, il padre di Basarab, che fu uno dei soldati di Mihai Viteazul, caduto durante le battaglie in Transilvania, sepolto prima nel 1604 ad Alba Iulia, e portato ad Arnota nel 1648.

Questo bellissimo monastero, attraverso la sua pittura, architettura e scultura, può essere considerato uno dei monumenti di arte storica e religiosa più rappresentativi del paese.

Dopo il 1999 Arnota è diventato un convento di suore.