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Moldavia

Monastero Neamț
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Monastero Neamț

La prima attestazione di un luogo di culto risale al 1210. 

Neamt è una delle più importanti culle monastiche della Moldavia. Il primo monastero in pietra fu costruito nel 1375 per volere del principe regnante della Moldavia, Petru Musat, al posto di una chiesa in legno. Questa chiesa fu distrutta dal terremoto del 1471. Tra il 1486 e il 1497, Stefano il Grande (1457-1504), considerando impossibile rifarla, ne fece costruire un’altra chiesa più ampia, che rappresenterà un modello dello stile moldavo, per tutte le altre chiese. E’ il più grande monastero maschile della Romania. 

La chiesa ha una sola torre, sopra il nartece che poggia su una doppia base stellata. La chiesa è in pietra di fiume con due file di nicchie sotto il tetto. Le nicchie e gli inquadramenti delle finestre in stile gotico erano probabilmente dipinti. Sotto il tetto, sopra l’ultima fila delle nicchie, più piccole, sono murati dei piccoli dischi gialli e verdi in ceramica che ricordano l’abitudine di far sapere così, ai pellegrini, che in quella chiesa potevano sfamarsi e dissetarsi.

Gli affreschi dell’abside dietro l’iconostasi, nell’altare e della navata risalgono all’epoca di Stefano il Grande, invece quelle dell’esonartece e del porticato chiuso, all’epoca del principe regnante Petru Rares (1527 – 1538 e tra 1541 e 1546), suo figlio. Gli affreschi più antichi sono tornati alla luce solo dopo i restauri del 2000. 

Il monastero, con le sue fortificazioni, aveva anche uno scopo difensivo oltre a quello religioso e culturale.  

L’entrata nell’incinta fortificata si fa attraversando la torre campanaria costruita da Alessandro il Buono all’inizio del XV secolo. 

Nel monastero si trovano la chiesa di Stefano, vicino alle rovine della chiesa di Petru Musat e sul lato nord, tra le abitazioni dei monaci, una cappella, chiamata “paraclis”. 

Nel XVIII nel monastero qui funzionava una scuola di calligrafia, copisteria di libri miniati, una scuola per scultori e incisori. La tipografia fondata nel 1807 è tuttora funzionante. 

Nel complesso fortificato c’è anche un museo d’arte medievale con una biblioteca che comprende 18.000 libri rari essendo la più vasta tra quelli presenti nei monasteri. Circa 500 sono manoscritti rari del XIV secolo. Il museo fu fondato nel 1916 e conserva l’iconostasi della cappella della fortezza Neamt, un epitaffio del 1821 (quadro lavorato per le feste Pasquali), croci lignee, icone del XVII – XVIII secolo, alcune icone realizzate da Nicolae Grigorescu, il più conosciuto pittore romeno, altri oggetti di culto e abbigliamento. 

Al volgere del XX secolo la Chiesa ortodossa romena decise di santificare Stefano il Grande/Stefan cel Mare. Il processo di canonizzazione cominciò il 20 giugno 1992 e da allora Stefano comincia essere chiamato “Santo Principe Stefano il Grande” ed è festeggiato dalla Chiesa ortodossa il 2 luglio, giorno della sua morte.