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Moldavia

Monastero Văratec
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Monastero Văratec

La madre superiore Olimpiada fondò tra il 1781 – 1785 un eremo, una piccola chiesa in legno, sostituita da un’altra sempre in legno fatta costruire dalla madre superiore Nazaria nel 1794. Solo nel 1808 fu costruita la chiesa in pietra. Purtroppo nel 1821 riporta gravi danni e nel 1900 ci fu un incendio che devastò tutto.  

L’attuale complesso monastico fu costruito dopo il 1900 e comprende la chiesa “la dormizione della Vergine”, la torre campanaria, la chiesa San Giovanni Battista e la chiesa della Trasfigurazione. La prima presenta una pianta cruciforme con mura spesse, in pietra di fiume, con due torri tonde, combinando lo stile moldavo con elementi neoclassici. Gli affreschi originali del 1841 sono stati restaurati nel 1882 in stile realistico. 

Qui hanno funzionato durante gli anni, varie scuole, per i figli e le figlie dei contadini, ma anche una scuola monastica. Ci sono tuttora degli atelier per i ricami, tappetti, tessuti e una legatoria per i libri.

Il monastero ha un ricco museo e nella sua biblioteca ci sono 6000 volumi di 1600 sono incunaboli. 

Qui si trova la tomba di Veronica Micle, la musa del più grande poeta romeno, Mihai Eminescu, che per il dolore della perdita del suo amato si uccise nel 1899, a meno di tre mesi dalla morte di Eminescu. La sua morte fu dichiarata invece, per commozione celebrale, per poter permettere le esequie religiose. 

Al nome di Varatec sono legate altre due personalità della cultura romena: l’accademica Zoe Dumitrescu – Busulenga e Safta Brancoveanu.

Zoe Dumitrescu – Busulenga (1920-2006), letterata, professoressa universitaria e deputata per dieci anni si ritirò qui alla vita monastica, dopo il 1989. E’ sepolta nel monastero di Putna con il nome di madre Benedicta. 

Davanti alla chiesa si trova la bella statua di Safta Brancoveanu (1776 – 1857), la moglie dell’ultimo discendente diretto della famiglia Brancoveanu, il più ricco principe regnante della Valacchia, che fu decapitato dal Sultano a Istanbul nel 1714 e martirizzato nel 2004. Safta fece costruire a Bucarest tra 1835 -1838 un ospedale moderno per i poveri che prese il nome di Ospedale brancovenesc, che fu demolito da Ceausescu per costruire il nuovo centro civico. Nel 1840 Safta si ritira a Varatec, dove era già monaca sua madre.