Dobrogea - Tulcea - Moschee Azizyie - Romania for all

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Tulcea

Moschea Azizie
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Moschea Azizie

Fu costruita nel 1863 e ha 32 finestre di cui 18 nella parte alta per avere luce naturale. E’ stata dedicata al Sultano Abdulaziz. La moschea si trova nel centro città ed è la più grande della regione Dobrogea. Ha subito un restauro nel 1970. I tappetti sono stati donati dalle autorità turche come anche il minareto alto 25m con un diametro di 3,55 m. I materiale usati per la costruzione sono la pietra, i mattoni e il legno. Qui, nel 1865 funzionava una scuola musulmana.

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Museo delle Scienze della Natura “Delta del Danubio
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Museo delle Scienze della Natura “Delta del Danubio

Si trova nella casa che una volta apparteneva al più ricco abitante di Tulcea, l’armatore greco Alessandro Avramide. Il museo, aperto nel 1950, comprende una vasta collezione di flora e fauna del Delta del Danubio ma anche qualche curiosità dell’oceano Atlantico e Indiano. Il museo è stato restaurato, ampliato e riaperto il 2009. Sono presentate 46 specie di piante, 3 specie di rettili, 44 di volatili e 12 di mammiferi. Nei diorami si vedono gli uccelli protetti a livello nazionale ed europeo, le specie scomparse e quelle neoarrivate.  Ci sono 21.000 pezzi, compresa la sezione di mineralogia e ornitologia. L’acquario costruito nel seminterrato ha una capacità di 150 tonnellate d’acqua e vi si trovano 24 specie di pesci indigeni, del Delta e del Mar Nero, 23 specie di pesci di scogliera corallina, 8 specie di invertebrati marini e 12 specie di coralli dall’Indonesia. Non manca la famiglia degli storioni. 

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Museo d’Arte
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Museo d’Arte

È allestito in un edificio del 1863-1865, costruito in stile neoclassico, era il palazzo amministrativo del Sangiacco (provincia ottomana) di Tulcea, ex residenza del pascià. Custodisce dal 1982 una collezione di cui fanno parte artisti romeni come Gheorghe Petrascu, Nicolae Tonitza, Theodor Pallady, Ion Jalea, Dimitrie Paciurea, Oscar Han per citarne solo alcuni.

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Constanța

Complesso delle Scienze naturali e il Delfinario
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Complesso delle Scienze naturali e il Delfinario

Sito sulla sponda Est del lago Tabacariei, il Delfinario organizza d’estate spettacoli quotidiani.

Dal complesso fanno parte, oltre all’Acquario lungomare e il Delfinario anche la micro-riserva e Uccelli esotici, il Planetario e il Centro per equitazione.

Nel 1985 la Microriserva entrò nel circuito pubblico. Essa si estende su una superficie di 12ettari di cui 2ettari sono occupati dal lago e dalla vegetazione paludosa. L’obiettivo era quello di dare ai visitatori un immagine complessa della natura di Dobrogea. Si possono incontrare 86 specie / 460 esemplari da pellicani, cigni, anatre e oche selvatiche a pavoni, fagiani e mammiferi (mufloni, daini, cervi).

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Constanța

Teatro di Stato Constanta
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Teatro di Stato Constanta

È un Teatro di Repertorio, l’unica istituzione di questo tipo in Dobrogea. Il teatro è stato fondato nel 1951 e ha operato, nel tempo, sotto diversi nomi. Dispone di un team amministrativo artistico e tecnico composto da 70 dipendenti e 14 collaboratori. La sala del teatro ha una capienza di 270 posti a sedere.

La prima sede del Teatro di Stato fino nel 1952, fu la Sala “Elpis”, in via Aristide Karatzali, dove dal 1894, le compagnie itineranti di opera, operetta e teatro romene, presentavano numerose rappresentazioni per gli abitanti di Constanta. Nel 1952 si sposta nella sala di festività del Liceo Mircea cel Batran (attuale sede del Teatro dell’Opera e Balletto). Nel 2004 il Teatro di Stato si unisce con il Teatro Fantasio nella sede di quest’ultimo. Questa sede fu costruita nel 1927 da un filantropo greco di Constanta avendo un’architettura raffinata e un frontone classico per ospitare il primo teatro in lingua romena di Dobrogea.

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Parco Comunale centrale
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Parco Comunale centrale

Oltre alle istituzioni amministrative locali e regionali, il parco centrale della città ospita anche un’importante collezione all’aperto di monumenti e cimeli dell’antica fortezza di Tomis. Le grandi anfore, i sarcofagi, le mura e la mappa degli antichi insediamenti in questa regione, fanno il collegamento tra la vecchia e la nuova città, un passaggio dall’antichità al periodo contemporaneo.

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Museo d’Arte
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Museo d’Arte

Sono esposti i quadri dei pittori più importanti della Romania, attivi tra l’ottocento e il novecento: Theodor Pallady, Theodor Aman, Nicolae Grigorescu, Ion Luchian, Ioan Andreescu, Corneliu Baba e degli scultori Dimitrie Paciurea, Ion Jalea, Federick Storck e Oscar Han.

Con un patrimonio di oltre 7000 opere d’arte romene, il museo rappresenta un punto di riferimento nella mappa culturale della città, attraverso il valore e l’importanza degli oggetti esposti.

Il museo è diviso in due edifici, ognuno con tre livelli, costruiti a quasi 100 anni di distanza l’uno dall’altro. Se il primo, costruito nel 1895, colpisce per l’ampio salone d’ingresso, il secondo, moderno fu costruito negli anni 1980-1982, sui ruderi dell’antica fortezza, che si possono ammirare nei sotterranei ed è stato concepito in termini di funzionalità. L’edificio del 1985 è in stile neoclassico. 

Le grandi finestre, i passaggi da una stanza all’altra creano un percorso che conduce lo spettatore in un mondo di bellezza, dominato da dipinti e sculture, dove non sono presenti elementi di arte decorativa o grafica.

Il museo fu creato nel 1961 con la collezione della Galleria d’arte del municipio di Constanta, che a quel tempo conteneva una serie di dipinti e sculture d’importante valore artistico. Negli anni le collezioni sono aumentate grazie a acquisti, donazioni (Marius Bunescu, Ion Jalea e Boris Caragea) e trasferimenti dal Museo Nazionale d’Arte. Le opere dei più importanti pittori romeni costituiscono la mostra permanente, organizzata in una struttura cronologica.

Dobrogea - Constanța - Muzeul de Artă Populară - Romania for all

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Museo d’Arte tradizionale popolare romena
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Museo d’Arte tradizionale popolare romena

Situato in un edificio emblematico della città, il vecchio Palazzo Comunale, il museo sorprende per la varietà degli oggetti tradizionali lavorati a mano.

L’edificio in cui si trova il museo fu inaugurato nel 1893. La costruzione fu realizzata per ospitare la sede del Comune. Nel 1954 diventò la sede della Posta, mentre dal 1976, l’edificio ospita il Museo dell’Arte Popolare. L’edificio fu restaurato nel 1973, 1978, 1989.

L’esterno dell’edificio monumentale è un misto di elementi tradizionali raccolti nello stile neo-romeno e di motivi specifici alla decorazione religiosa, l’interno essendo dominato dalla scala circolare di legno che collega il piano terra al piano superiore.

Vi si trovano esposti dalle uova dipinte specifiche per la Pasqua Ortodossa Romena, alle icone sul vetro e ai vestiti tradizionali provenienti dalla maggior parte delle regioni del paese. Troviamo ricostruita l’atmosfera delle case tradizionali romene con gli oggetti da uso domestico utilizzati alla fine del XIX secolo. Qui vi furono trasferite due abitazioni da Ostrov e Jurilovca e elementi di tecnica popolare come i mulini a vento di Sarichioi, Enisala, Valea Nucarilor – Tulcea. 

Il museo fu organizzato con l’aiuto degli specialisti in etnografia e folclore dei musei di Bucarest e Sibiu.

Il museo ha delle collezioni permanenti, la più importante essendo quella dei costumi tradizionali della regione di Dobrogea, la più cosmopolita di tutta la Romania, in cui si mette l’accento sul carattere multiculturale dell’area.

I costumi romeni lavorati a mano, insieme a quelli turchi, tartari o aromeni sono la dimostrazione dell’esistenza di un’antica e forte cultura tradizionale multietnica in questa regione.

Dobrogea - Constanța - Biserica Greacă - Romania for all

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Chiesa greca
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Chiesa greca

La chiesa dedicata alla Festa della Trasfigurazione è la prima chiesa cristiana della città, essendo stata costruita nel 1867-1868, con il contributo della comunità ellenica. L’architetto greco Teoharidi ha rispettato le norme relative alle dimensioni imposte da Costantinopoli ma ha risposto anche al desiderio dei greci in esilio che volevano vedere un pezzo della loro Grecia. Il terreno su cui fu costruita la chiesa è una donazione da parte del Sultano Abdulaziz, nel 1863, per la costruzione di un luogo di culto.
Fu costruita in pietra con gradini e pavimenti di marmo proveniente dalla Grecia. Ha un’architettura semplice che doveva rispettare le regole dell’Impero Ottomano che esigeva che luogo di culto non superasse l’altezza delle moschee vicine e che rispettasse certe dimensioni stabilite a Costantinopoli. Per queste ragioni, la chiesa non fu costruita con le torri specifiche alle chiese ortodosse.
L’interno del tipo a chiesa a sala, diviso sia longitudinalmente che trasversalmente da pilastri poligonali con un capitello fitomorfo (aspetto o forma vegetale) che sostiene un arco e con balconi su tre lati, è stato dipinto da un pittore portato dal Monte Athos, Aghiograf. Gli affreschi sono stati restaurati dopo il 1984. Nel corso degli anni i fedeli hanno portato costosi oggetti di culto, acquistati a Costantinopoli e Venezia, che hanno donato alla chiesa.
Alla fine della Guerra dell’Indipendenza, nel 1878, nella chiesa greca si tenne il servizio religioso in onore dei militari romeni alla presenza del Re Carlo I di Romania.
Nel 1897 furono eseguite le prime riparazioni. Tra il 1922 e il 1924 furono oscurate le quattro finestre sul lato nord, sebbene le loro cornici in pietra con archi siano conservate fino ad oggi. Nel 1947 si rinunciò al piccolo campanile di legno e ne fu aggiunto uno sul lato destro, cui semicupola poggia su delle colonne. Questa tarda costruzione disturba la simmetria della facciata divisa da lesene con capitelli, in tre registri verticali.
Adesso, la chiesa rappresenta, a parte un punto di attrazione per i turisti, anche un importante luogo di culto della città.

Dobrogea - Constanța - Moschee Hunkiar - Romania for all

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Moschea Hunkiar
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Moschea Hunkiar

Costruita tra il 1867-1868, durante la dominazione ottomana della regione, la moschea “Hunkiar“ (sultano) si chiama anche Aziziye essendo costruita durante il regno del sultano Abdulaziz (1830 – 1876) e comincia le sue funzioni nel 1869, nove anni prima che la Dobrogea settentrionale diventasse parte della Romania. Trovandosi sotto l’amministrazione di Costantinopoli, le autorizzazioni per la costruzione furono emesse proprio dal sultano ed era vietato costruire degli edifici più alti della moschea.

La caratteristica “tughra” (firma calligrafica del sultano) si trova sul lato sinistro dell’ingresso, all’interno di un medaglione ovale di marmo. Il minareto è alto 24 metri e dominava quell’epoca i suoi dintorni. L’edificio è in un semplice stile ottomano, con pareti da 85 cm e con un tetto di tegole a due falde. Ha la forma di cubo come la Kaaba. È fatta di pietra scolpita proveniente dal cancello d’ingresso della fortezza ottomana, le cui mura furono demolite nel 1828. A sua volta, la pietra per quelle mura proveniva dalle vestigia greco-romane dell’antica Tomis. Il tappeto interno è stato donato nel 2001 dal presidente turco Ahmet Necdet Sezer. 

Durante il periodo tra le due guerre, la moschea fu minacciata con alla demolizione, a causa di quelli che sostenevano che il minareto strutturalmente debole, rappresentasse una minaccia per i passanti. Lo storico Nicolae Iorga ha confutato con successo tale affermazione. Durante la seconda guerra mondiale, i bombardamenti sovietici danneggiarono gravemente la moschea e fu nuovamente suggerita la sua totale demolizione. Ha subito un restauro dopo il 1990 ma è rimasta soffocata dalle nuove costruzioni nel quartiere. 

Dobrogea - Constanța - Biserica bulgară Sfântul Nicolae - Romania for all

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Chiesa bulgara San Nicola
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Chiesa bulgara San Nicola

Alla fine del IX secolo, nella città viveva una cospicua comunità bulgara, che richiese all’amministrazione comunale l’8 ottobre 1868, l’approvazione per la costruzione di una chiesa ortodossa propria. 

La chiesa fu terminata nel 1890, nello stile architettonico romeno, con dei testi religiosi scritti in bulgaro. Dopo il 1940 la comunità diminuisce e la chiesa entra nella gestione della diocesi di Tomis. 

Tra gli anni 1941-1946, la piccola chiesa funge da cattedrale della città, la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo essendo gravemente danneggiata dai bombardamenti. Nello stesso periodo si svolsero dei lavori di rifacimento dei dipinti della chiesa, i testi in bulgaro essendo sostituiti con delle scritte in romeno.

Nel periodo 1975-1987, le messe si svolsero solo nel giorno del santo protettore della chiesa. Ora le messe col rito ortodosso si tengono tutti i giorni. 

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Hotel Palace
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Hotel Palace

Costruito nel 1914 sulla falesia che si affaccia sul porto, vicino al Casinò, l’Hotel Palace fu un albergo di gran classe per quell’epoca. Progettato da un architetto francese e detenuto dal barone Edgar de Marçay – uno degli azionisti del Casino di Monte Carlo, all’epoca – è facile capire perché l’architettonica dell’albergo fa pensare allo stile dello spazio mediterraneo. Fu costruito per la clientela costituita dai giocatori del Casino. All’epoca, l’albergo disponeva all’inaugurazione del 1914, di 250 stanze con bagno, riscaldamento ed elettricità e l’accesso avveniva, a tutti i 6 piani (affacciati sul mare), tramite ascensori. L’albergo ha quattro livelli sul lato che si affaccia sulla città. Tra le facilità tecniche dell’epoca erano di rilievo la fabbrica di ghiaccio e la lavanderia elettromeccanica. Il ristorante e la terrazza ubicati sul tetto dell’hotel offrivano dei menu raffinati, preparati da cuochi noti all’epoca.
Durante la guerra l’hotel fu confiscato dai Tedeschi fino al 1944, dopo di che fu usato dall’esercito sovietico, fino alla fine delle ostilità quando l’albergo raggiunse uno stato massimo di degrado. Nazionalizzato dall’amministrazione comunista, una volta iniziata la rivoluzione agraria degli anni ‘50, l’hotel fu utilizzato come abitazione per gli operai agricoli.
All’inizio degli anni ‘70, l’Hotel Palace fu riaperto, però, nonostante avesse ancora un aspetto maestoso, esso aveva perso lo splendore dei suoi anni di gloria. Una volta il regime comunista caduto, l’hotel fu restituito ai vecchi proprietari e, a seguito di un periodo di restauro e di consolidamento, fu reintegrato nel circuito turistico del Mar Nero. Dopo il restauro del 2006 rimane un albergo di categoria 3* e il numero di camere fu ridotto a 99. Servirebbe un vero e professionale restauro per ridarle il suo antico fascino.

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Constanța

Porto turistico Tomis
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Porto turistico Tomis

Al limite nord del lungomare si scende verso la marina che negli ultimi anni ha subito importanti interventi di ammodernamento che hanno cambiato il piccolo porto dei pescatori formato da una darsena compresa fra due dighe e due piccoli fari all’ingresso, in uno moderno, allestito con degli ormeggi moderni e rimesse adeguate per gli yacht. Non mancano i ristoranti di pesce.

Il porto Tomis diventò così il nuovo posto di passeggio, il prolungamento del vecchio lungomare che offre ai turisti un collegamento armonioso alla spiaggia della città di Constanta. Da qui partono anche le escursioni sul mare.

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Comando della Marina Militare
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Comando della Marina Militare

Nelle vicinanze del Faro Genovese fu costruito dalla Società DBSR, tra 1879-1881, l’albergo Terminus che ulteriormente cambio il nome in Carol I. E’ stato uno dei primi alberghi per i turisti che venivano al mare.
Era un albergo elegante per quell’epoca, e disponeva di oltre le 100 camere, salottini con balcone e bagni a ogni piano, sale di lettura secondo la moda del tempo. Dal 1905 disponeva anche di elettricità. Nei suoi oltre 100 anni di vita, l’edificio ebbe più destinazioni.
Dopo la prima guerra mondiale, l’edificio appartenne alla Lega Navale e dal 1924 alla Marina Militare. Fu innalzato di un livello mansardato nel 1928 che diventò la sede del “Circolo militare“. Nel 1932, vi fu aperta la prima mostra del Museo della Marina Romena.
Negli anni ’60, la bella costruzione servì da sede per imprese statali, dopo di che, nel 1978, rientrò nel possesso della Marina, la quale la rinnovò e la trasformò nella sede del Comando della Marina Militare.
Nel periodo 1982-1983, l’edificio subì un nuovo intervento di restauro radicale per diventare nel 2009, la sede del Comando della Flotta. Gli abitanti di Constanta lo chiamavano anche l’Edificio dell’Ammiragliato.
I festeggiamenti del 15 agosto – tradizionale Festa della Marina – si svolgono sul lungomare di fronte alla bella costruzione, mettendone in risalto la sobria bellezza architettonica.