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Casinò

Il Casinò è il simbolo della città e rappresenta sempre un punto di attrazione per i turisti e gli abitanti. Si trova su lungomare.
Dapprima, nel periodo 1880-1890, a qualche centinaio di metri dalla costruzione attuale, si trovava un edificio di legno chiamato Kursaal. Oltre alla sala da ballo, c’erano la sala di lettura dei periodici francesi, la sala per i giochi e la terrazza. L’élite della città, nelle sere d’estate, partecipava ai balli organizzati dal Comune, negli accordi della fanfara o della musica dei celebri artisti dell’epoca.
Sempre al Casinò si organizzavano delle rappresentazioni di teatro, delle conferenze, sedute di lettura dei testi letterari o dei balli mascherati. I giochi a scacchi, a dama o a domino integravano il paesaggio ad aria bohémienne. Una volta demolita la prima costruzione, furono posate le basi del nuovo Casinò; tuttavia, l’edificio terminato nel 1893 era sempre una costruzione in legno con le stesse facilità della prima. La terrazza aperta verso il mare era il posto preferito dai clienti per trascorrervi i pomeriggi, guardando il mare, assaporando i pasti nella musica delle onde.
All’inizio del XX secolo, il Casinò era considerato la prima attrazione di Constanta, per cui si ritenne opportuna la costruzione di un nuovo edificio adatto alle esigenze dell’epoca.
Nel 1903, all’architetto Daniel Renard fu incaricato della realizzazione dell’edificio attuale. Costruito nello stile Art Nouveau, il progetto iniziale subì varie trasformazioni durante la costruzione dell’edificio a causa della sua fondazione troppo vicina al mare. Per poter trasportare sul lungomare la grande quantità di materiali necessari, fu costruito anche un binario speciale, il quale collegava il porto con il cantiere del Casinò.
I lavori si concludono nel 1910, e il 15 agosto, in occasione della Festa della Marina, l’edificio fu inaugurato alla presenza del principe Ferdinand (diventerà re nel 1914, alla morte del suo zio, Carlo I). Oltre al ristorante, considerato di lusso in quei tempi, il Casinò disponeva anche di una sala giochi. I clienti provenivano dall’alta società e, per accedere al locale, era obbligatorio l’abito elegante. La diversità e la qualità dei menu, nonché il carattere raffinato del servizio, rendevano il Casinò un posto di attrazione per i turisti venuti sul litorale del Mar Nero.
Durante la Prima Guerra Mondiale, anche se trasformato in ospedale, il Casinò non fu al riparo dei bombardamenti, essendo gravemente danneggiato. Rifatto dopo la guerra e, una volta tornato alla sua funzione iniziale, nel periodo interbellico, esso ritrovò il posto nei cuori dei turisti e degli abitanti in cerca di divertimento.
Il Casinò non perse il suo fascino nemmeno negli anni del regime comunista, in cui continuò a funzionare come ristorante fino agli anni 2000 quando fu chiuso per il degrado.
Sono in corso dei lavori di restauro (2021), duranti i quali sono stati fatti dei ritrovamenti interessanti relativi ai condannati politici che nel 1950 hanno lavorato al restauro. E’ stato trovato murato un pezzo di carta strappato da un sacco di cemento che riporta 14 nomi dei 100 carcerati. L’appalto per il restauro durerà circa 27 mesi e il valore è di circa 12 milioni €.