Dobrogea - Constanța - Muzeul de Istorie Nationala si Arheologie - Romania for all

Regione

Dobrogea

Città

Constanța

Museo di Storia Nazionale e Archeologia
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Museo di Storia Nazionale e Archeologia

Vanta una vasta collezione di sculture romane e greche ospitata in 24 sale. Vi troviamo la collezione di statuette di tipo Tanagra, vasi di ceramica, sculture tomitane – tra le più belle sono il Serpente Glicone (II secolo) e Fortuna con Pontos – gioielli d’oro ma anche repliche delle statuette del Pensatore della cultura Hamagia e altri pezzi di ceramica appartenente alla civiltà Gumelnita e Boian. 

Per il suo patrimonio archeologico il Museo di Storia è il secondo come importanza dopo di quello di Bucarest. Nelle sue sale sono esposti oggetti che dimostrano la permanenza degli abitanti nello spazio di Dobrogea, dai tempi preistorici fino al presente. La collezione di base del museo è arricchita di un’interessante mostra permanente di numismatica e di pipe dei secoli XVII-XIX.

L’attuale del museo si trova nell’ex Palazzo Comunale, la cui costruzione cominciò nel 1911 per volere dell’erede al trono, il Principe Ferdinando secondo il progetto dell’arch. Victor Stefanescu e fu inaugurato nel 1921 quando era già Re della Romania Grande.  Fu costruito in stile neo-romeno, imponente per la ricchezza delle decorazioni e della modanatura in pietra, e diventò, insieme alla statua di Ovidio, il fulcro centrale della città nel periodo interbellico. 

Ha cinque livelli, un interrato, il pianterreno, due livelli e la mansarda. Quando funzionava come sede comunale nel piano interrato c’era una grande birreria – vineria con 300 posti a sedere. Nella parte centrale c’era la sala del consiglio con un’altezza equivalente a due livelli e una loggia monumentale. Il comune funzionò qui nel 1977 quando fu spostato nel Parco Archeologico nella “Casa Alba”. Il museo che funzionava nella sede dell’Arcivescovato fu spostato nell’edificio dove si trova tuttora. 

Oltre 100 de ani fa, durante il processo di sviluppo della città, furono scoperte delle importanti vestigia archeologiche e le autorità locali desiderarono creare un museo per la loro conservazione e esposizione. 

Il museo fu strutturato su tre livelli, a pianterreno trovandosi le sale del Tesoro, dominate dalla statua del serpente Glycon, scoperta nel 1962 solo a qualche metro dal museo. L’importanza della statua, l’unica del genere scoperta sul territorio dell’antico Impero Romano, è tanto più grande poiché accanto vi furono scoperti altri 23 artefatti in marmo rappresentanti delle divinità greco-romane. 

Glicone era una divinità dalle fattezze di serpente con testa semi-umanoide, manifestazione del dio Asclepio; il suo culto fu fondato nel II secolo in Paflagonia (un’antica regione costiera dell’Anatolia centro-settentrionale, bagnata a nord dal Mar Nero e situata tra la Bitinia a ovest, il Ponto a est e la Galazia  a sud ) da Alessandro di Abonutico (mistico e profeta greco antico), intorno al 140, e si protrasse fino almeno al III secolo.

Un altro insieme di oggetti interessante è l’inventario della tomba di una donna, proveniente dal secolo II d.C., scoperto a Mangalia. Nel sarcofago, il corpo della donna era circondato da oggetti decorativi in oro – ma anche da un ricco inventario funerario – delle monete, una lampada a olio in bronzo, uno specchio con coperchio dorato e degli astucci di legno contenenti dei cosmetici perfettamente conservati, tale aspetto offrendo un’immagine interessante sul modo di vita e sulla civiltà romana del II sec. d.C.

Il primo piano del Museo offre un’ampia prospettiva sulla civiltà sviluppatasi in Dobrogea, a partire dalla cultura neolitica, rappresentato dal gruppo di figurine in ceramica: “Pensatore di Hamangia e la sua donna” che furono scoperti nel 1952 ( La cultura di Hamangia ebbe origine intorno al 5200 a.C. e durò fino al 4200 a.C. circa).  Seguono le vestigia della civiltà greco-ellenica della riva sinistra del Mare Nero e della dominazione romana instaurata nella zona, rappresentate dalle fortificazioni romano-bizantine, ma anche la conversione al cristianesimo della Scithia Minor. L’ultima occupazione di Dobrogea fu quella ottomana e durò circa 450 anni. Le sale del secondo piano, attraverso oggettistica, documenti e fotografie documentano i principali momenti del processo di affermazione dell’indipendenza statale e di costituzione dello stato nazionale unitario romeno (Guerra dell’Indipendenza del 1877-1878, Piccola Unione di gennaio 1859, la Grande Unione del 1918). La visita si conclude con le sale dedicate alla storia moderna.