Chiesa fortificata Prejmer

Inclusa nel Patrimonio Mondiale UNESCO dal 2014, la chiesa – fortezza di Prejmer si trova nell’omonima località, sita nella depressione della contea di Barsa, a 18 km nord-ovest di Braşov.

La località è abitata per secoli da etnici sassoni. La chiesa fortificata di Prejmer è stata ottimamente preparata a proteggere la comunità contro gli attacchi tartari e turchi nel Medioevo, che hanno incendiato e saccheggiato il villaggio per ben 50 volte. 

La località fu fondata dall’Ordine dei cavalieri teutonici, chiamati dal re ungherese nel 1211, per organizzare la difesa della zona, a ridosso dei Carpazi. La prima attestazione documentaria risale al 1240. Quell’anno, Prejmer assieme a Feldioara, Sanpetru e Harman furono regalate da Re Bela IV all’Ordine dei monaci cistercensi di Carta, i quali sono rimasti qui fino ai primi anni del XV secolo. 

Nel 1454, Prejmer ha ricevuto il diritto di organizzare una fiera annua. Questo diritto non era un privilegio concesso seconda il bene placito delle autorità, ma era concesso solo dopo che la località raggiungeva un certo grado di sviluppo economico. D’altronde Prejmer era, dopo Braşov e Codlea, una delle più grandi località della zona. Ad esempio, nel 1510, il villaggio aveva 210 masserie abitate per arrivare ad averne 233 nel 1556, divise in quattro quartieri. 

Nel 1584, Prejmer ebbe il diritto di fare una fiera settimanale, perché nel villaggio c’erano 328 case di pietra e 210 case di legno, si legge nei documenti dell’epoca. 

Al fine di proteggere la vita degli abitanti e i loro beni, fu stata costruita e fortificata la chiesa di Prejmer, che si trova attualmente in uno stato buono di conservazione. Ciò che caratterizza questo complesso è che, a differenza di altre chiese fortificate, a Prejmer, gli impianti difensivi sono solo interni. 

La chiesa fu costruita in stile gotico dai monaci cistercensi di Carţa. Quello che la rende unica è la sua pianta, inizialmente a croce greca, circondata a nord e sud da abitazioni. Le modifiche più rilevanti della chiesa originale furono apportate nel primo quarto del XVI secolo, dopo che passò nella proprietà del comune. Il che ha portato alla modifica della pianta, che da croce greca, cambiò in croce latina. Nel braccio orientale della croce, c’è uno dei più vecchi altari polittici del paese, risalente alla metà del XV secolo. Per effetto dell’ordine reale del 1427 sulla fortificazione della zona di Barsa, alla metà del XV secolo la chiesa fu circondata da muri fortificati, con una forma quasi circolare, previsti verso a sud con una torre di ingresso e con altre quattro torri semicircolari a sud-est, nord-est, sud-ovest e nord-ovest. La fortezza fu circondata anche da un fossato. L’accesso nella fortezza avveniva con un ponte levatoio. All’interno i lavori proseguirono con la costruzione di molteplici depositi su vari livelli, destinati alla conservazione del raccolto e ai beni di valore di ogni famiglia, spazi che servivano anche da rifugio per le rispettive famiglie durante gli assedi.

Infatti, durante gli assedi, la popolazione si ritirava dal villaggio, nella fortezza, e qui ci doveva essere il minimo necessario per la sopravvivenza per un lungo periodo. Di conseguenza, oltre agli spazi per depositare e quelli per abitare, c’erano pozzi, un mulino azionato con i cavalli, un forno per il pane e persino una scuola. 

Prejmer era la più possente delle fortificazioni dei sassoni in Transilvania. Le fortificazioni furono completate di continuo, lungo il tempo, fino alla metà del Settecento. Da allora, gradualmente, diventati più rari gli assedi, gli spazi per il rifugio all’interno, persero la loro importanza e acquisirono altre funzioni. 

Tra il 1963 e il 1970, il complesso della chiesa evangelica fortificata di Prejmer ha beneficiato di ampi lavori di restauro e oggi è una delle meglio conservate chiese-fortezza della Transilvania.