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Transilvania

Fortezza Mikò di Miercurea Ciuc
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Fortezza Mikò di Miercurea Ciuc

Il castello Mikó, con pianta quadrilatera (75 x 70m) e bastioni italiani, costruito nello stile del tardo Rinascimento, è il monumento storico più antico e importante di Miercurea Ciuc. Porta il nome del costruttore, Francisc Mikó (1585-1635), figura di spicco nella vita politica della Transilvania all’inizio del XVII secolo, era consigliere del principe Gabriel Bethlen, diplomatico e cronista. Nei documenti dell’epoca era menzionato come il nuovo castello di Mikó. La costruzione del castello iniziò nella primavera del 1623, dieci anni dopo che il proprietario divenne il capitano supremo degli insediamenti degli Szekely. 

La costruzione del castello fu completata probabilmente nel 1630. Il primo documento scritto che attesta l’esistenza dell’edificio costruito risale al 1631. Mikó aveva ricevuto in dono da Gabriel Bethlen “la tenuta reale di Szereda” e, allo stesso tempo, l’approvazione per la costruzione della fortezza. Tuttavia, l’erede, József Mikó, fu citato in giudizio da Pánczélos István e Balázs di Martonfalva perché suo padre, durante la costruzione della fortezza, si appropriava delle loro terre senza risarcirle. Dopo il 1636 il castello passò nella proprietà di Damokos Tamás.

Il 21 ottobre 1661, le truppe turco – tartare guidate da Ali – Pascià di Timisoara, invasero Miercurea Ciuc, occuparono e diedero fuoco al castello. Fu ricostruito nel 1714-1716 sotto la guida del generale imperiale Stephan Steinville, come testimonia l’iscrizione in pietra posta sopra il cancello d’ingresso della fortezza. Nel 1735, Johann Conrad Weiss, ingegnere, colonnello austriaco, realizzò i disegni del castello, la più antica dimora finora conosciuta, che è anche un importante documento sulla storia e le fasi di costruzione.

Attorno al castello ricostruito, gli austriaci progettarono un sistema difensivo con quattro bastioni italiani, di cui sono ancora visibili le tracce sul lato meridionale. Sul lato occidentale, costruirono un deposito di polvere da sparo e trasformarono il bastione sud-occidentale in una cappella. Il soffitto della cappella è decorato con modesti stucchi, in stile tardo barocco, e la cornice gotica delle finestre è il risultato di successive trasformazioni. Gli ambienti del piano terra hanno volte a botte cilindriche, con doppie penetrazioni a volta curva. La delimitazione dei livelli è segnata all’esterno da una cintura in pietra scolpita. A ogni bastione, all’altezza del ponte, ci sono dei fori per sparare. La fortezza fortificata era un importante punto strategico al confine orientale dell’Impero Asburgico. Fino all’organizzazione con la forza dei reggimenti di confine degli Szekely (1764) fu la caserma delle truppe imperiali, e dopo, fino al 1849, la residenza del comandante del 1° reggimento di confine dei Szekely. Durante la rivoluzione del 1848-1849 era il quartier generale del comandante delle forze rivoluzionarie degli Szekely, Gál Sándor. E dopo la sconfitta della rivoluzione, la fortezza rimase a uso dell’esercito. 

Nel 1880 il fossato del castello fu riempito. Fino alla metà del XX secolo, con piccole interruzioni, la fortezza è stata in uso all’esercito. Nel 1970, dopo un restauro generale, divenne la sede del Museo degli Szekely di Miercurea Ciuc, creato nel 1930. Qui si svolge ogni anno il Festival Europeo di Musica Antica (iniziato nel 1980, bandito dal regime comunista dal 1986-1989), con recital e concerti di musica gratuiti, così come la Summer University of Early Music (dal 2008).

Accanto al castello si trovano un piccolo museo etnografico, il palazzo municipale del 1886 e il palazzo di giustizia, costruito nel 1904.