Bucarest e Archeologia in Dobrogea
Durata: 6 giorni
Aeroporto di arrivo: Aeroporto Internazionale Otopeni
Aeroporto di partenza: Aeroporto Internazionale Otopeni
Codice tour
ARCHEO2
Durata
6 giorni

Calendario

Tariffe

Servizi inclusi

5 pernottamenti hotel 3* e/o 4* con prima colazione

trasferimento privato da/per aeroporto Bucarest

pranzo tipico a base di pesce

in auto o minivan da 8 posti con guida turistica con mansioni anche di autista per gruppi fino a 6 persone oppure con solo autista parlante inglese; tour con guida turistica autorizzata e autista per gruppi più grandi di 6 persone

per i tour accompagnati dalla guida i biglietti per i musei e per la gita in barca nel Delta sono inclusi

e-book con tutte le attrazioni turistiche del programma

Visita dettagliata Google Maps

Bucarest e Archeologia in Dobrogea

1° giorno Bucarest

Arrivo all’aeroporto internazionale di Bucarest Otopeni.

Pernottamento a Bucarest.

2° giorno Bucarest – Constanța (240km)

Giro panoramico di Bucarest, città che attira per i suoi contrasti tra passato e modernità: l’Ateneo Romeno/Auditorium della musica, i grandi viali, la “Casa del Popolo”, conosciuta oggi con il nome di Palazzo del Parlamento, il secondo edificio più grande del mondo dopo il Pentagono. Visita del lapidarium del Museo di Storia Nazionale della Romania, dove si trova in una grande sala appositamente costruita, la Colonna di Traiano e la visita al Tesoro dove si trovano ori antichi e moderni ritrovati sul territorio romeno.

Nel pomeriggio si parte verso il Mar Nero, verso la regione Dobrogea. Il ponte autostradale che attraversa il Danubio fiancheggia quello ferroviario progettato nel 1899 da Anghel Saligny (1890 – 1895). All’epoca era il più lungo ponte metallico dell’Europa e tra i più importanti nel mondo con una lunghezza complessiva di 4.088m. La strada costeggia il canale Danubio – Mar Nero, grandiosa opera idraulica che collega il porto fluviale sul Danubio, Cernavoda con due porti marittimi, Navodari e Constanta, accorciando così il percorso fluviale di 400km. Il canale fa parte dell’importante via navigabile europea che unisce Costanza con Rotterdam e quindi con il Mar del Nord attraverso il Canale Reno-Meno-Danubio, il 3° canale navigabile al mondo come lunghezza, dopo il Suez ed il Panama. Fu inaugurato nel 1984 da Ceausescu. Lungo 64 km, profondo 7 m, largo in superficie di 110-140 m.

Pernottamento a Constanta o Mamaia.

3° giorno Constanta – Adamclisi – Constanta (150km)

Giro panoramico di Constanta la città più antica attestata sul territorio romeno, fondata da coloni greci di Mileto, con il nome di Tomis nel 657 a.C. Nel 71 a.C. la colonia greca fu conquistata dai romani che cambiarono nel 41 a.C. il nome in Constantiniana, dal nome dell’imperatore Costantino il Grande, quando divenne parte dell’Impero romano. Sembra che Giasone con i suoi argonauti abbia fatto sosta proprio qui. Qui visse i suoi ultimi 8 anni, in esilio, il poeta Ovidio Publio Nasone. Divenne in seguito la capitale di Scythia Minor. Fiorente porto genovese nel medioevo oggi è il più grande porto del Mar Nero ed il 4° in Europa. Passeggiata lungomare per ammirare il Casinò (unica costruzione in Romania in stile Art Nouveau) e l’acquario (del 1958, il primo costruito in Romania dove è custodita tutta la famiglia degli storioni). Visita del Museo di Storia Nazionale e Archeologia con l’adiacente edificio del mosaico romano di 2000mq, uno dei più grandi dell’Impero romano. Si possono vedere alcune moschee che risalgono all’occupazione turca e l’ultima costruita nel 1910 dal Re Carol I.
Si percorre il lungomare verso Mangalia, antica città greca Callatis (breve sosta ad una piccola moschea nei pressi del lungo mare), per raggiungere Adamclisi dove si può ammirare il trofeo costruito nel 107/108 nella Moesia Inferiore, per commemorare la vittoria dell’imperatore Traiano sui Daci durante la battaglia di Tapae, nel 101. Ispirato al mausoleo di Augusto, venne dedicato a Marte Ultore tra il 107 e il 108. Originariamente le 54 metope, che ritraevano le legioni romane intente a combattere contro i nemici, decoravano il muro perimetrale. La visita prosegue con il museo e la fortezza.

Si prosegue verso Murfatlar, dove si visita la casa vinicola e si assaggiano vari tipi di vini banchi e rossi.

Pernottamento a Constanta o Mamaia.

4° giorno Il Delta del Danubio e il sito archeologico di Histria (320km)

Partenza mattutina (ore 7:00) per la gita sui piccoli canali del Delta de Danubio alla scoperta della sua variata fauna e flora. Gita in barca a motore per 6 ore con pranzo a base di pesce.
Sulla via di ritorno si visita Histria fondata nel VII secolo a.C. dai coloni greci del Mileto. Fu ritenuta la più antica cittadella sul territorio della Romania, menzionata nei documenti. Si trova sulla sponda del lago Sinoe, che una volta fu golfo del Mar Nero, dove adesso si trovano le rovine di fortificazioni, tempi greci, basiliche, abitazioni terme e strade. Nei pressi dell’area archeologica si trova il museo archeologico di Histria.

Pernottamento a Constanta o Mamaia.

5° giorno Constanta - Balcik (BG) - Cap Caliacra (BG) - Constanta (270km)

In mattinata partenza verso sud, per visitare il complesso del castello Balcik, in Bulgaria, antica dimora della Regina Maria, che costruì in riva al mare, varie abitazioni per lei ed i suoi figli. Passeggiata nei bellissimi giardini delle rose e dei cactus, lungo i vialetti acciottolati, all’ombra degli alberi secolari, rinfrescati dalle varie cadute d’acqua dei ruscelli e sorgenti. Di ritorno verso Constanta, una sosta a Cap Caliacra, un promontorio sul mare dove possiamo ammirare dall’alto il Mar Nero. Qui una volta c’era una grande colonia di foche monache.

Pernottamento a Constanta o Mamaia.

6° giorno Constanta - Bucarest (240km)

In mattinata trasferimento a Bucarest per il volo di ritorno pomeridiano.

Servizi opzionali a richiesta

A. per gruppi da 6 fino a 15 persone - mezzapensione (prima colazione e pranzo - 4 pietanze, inclusa acqua minerale 50cl.)
B. per gruppi con più di 15 persone - pensione completa con 4 pietanze, inclusa acqua minerale 50cl.
C. Notte supplementare a Constanta e/o Bucarest per la visita approfondita della città e dei suoi musei - opzione di gruppo per Constanta
D. Notte supplementare nel Delta del Danubio con la possibilità di ammirare il tramonto e/o l'alba nel silenzio del mondo acquatico del Danubio - opzione di gruppo
Transilvania, Maramureș, Bucovina, Delta del Danubio
Durata: 13 giorni
Aeroporto di arrivo: Aeroporto Internazionale Otopeni
Aeroporto di partenza: Aeroporto Internazionale Otopeni
Codice tour
TMBD
Durata
13 giorni

Calendario

Tariffe

Servizi inclusi

12 pernottamenti hotel 4* con prima colazione

trasferimento privato da/per aeroporto Bucarest

cena in ristorante tipico con musica e danze popolari, bevande alcoliche incluse

in auto o minivan da 8 persone con guida l.italiana con mansioni anche di autista per gruppi fino a 6 persone oppure con solo autista parlante l.inglese; tour con guida l.italiana autorizzata e autista per gruppi più grandi di 6 persone in minibus o pullman GT

per i tour accompagnati da guida turistica i biglietti per i musei, castelli e altre attrazioni turistiche sono inclusi

e-book con tutte le attrazioni turistiche elencate

Visita dettagliata Google Maps

Transilvania, Maramureș, Bucovina, Delta del Danubio

1° giorno Bucarest

Trasferimento in hotel oppure trasferimento con tour panoramico della città. Pernottamento e cena in hotel.

2° giorno Bucaresti - Constanța - Murighiol / Delta (400Km)

Dopo la prima colazione, giro panoramico di Bucarest, città dei contrasti, con i suoi grandi viali dove si possono ammirare l’Ateneo Romeno/ l’Auditorio della Musica classica, il museo delle Belle Arti ubicato nel Palazzo reale, la chiesa Metropolitana con sosta e passeggiata a piedi sulla collina, fulcro dell’ortodossia romena, il Palazzo del Parlamento, ecc.

Partenza verso Constanta, dove si effettua un giro panoramico della più antica città attestata sul territorio romeno, fondata da coloni greci di Mileto, con il nome di Tomis nel 657 a.C. Nel 71 a.C. la colonia greca fu conquistata dai romani che cambiarono nel 41 a.C. il nome in Constantiniana, dal nome dell’imperatore Costantino il Grande, quando divenne parte dell’Impero romano. Sembra che Giasone con i suoi argonauti abbia fatto sosta proprio qui. Qui visse i suoi ultimi 8 anni, in esilio, il poeta Ovidio Publio Nasone. Divenne in seguito la capitale di Scithia Minor. Fiorente porto genovese nel medioevo oggi è il più grande porto del Mar Nero ed il 4° in Europa. Passeggiata lungomare per ammirare il Casino (unica costruzione in Romania in stile Art Nouveau) e l’acquario (del 1958, il primo costruito in Romania dove è custodita tutta la famiglia degli storioni). Visita del Museo di Storia Nazionale e Archeologia con l’adiacente edificio del mosaico romano di 2000mq, uno dei più grandi dell’Impero romano. Si possono vedere alcune moschee che risalgono all’occupazione turca e l’ultima costruita nel 1910 dal Re Carol I.

Nel pomeriggio partenza per Murighiol con sosta opzionale a Histria, fondata nel VII secolo a.C. dai coloni greci del Mileto. Fu ritenuta la più antica cittadella sul territorio della Romania, menzionata nei documenti. Si trova sulla sponda del lago Sinoe, che una volta fu golfo del Mar Nero, dove adesso si trovano le rovine di fortificazioni, tempi greci, basiliche, abitazioni terme e strade. Nei pressi dell’area archeologica si trova il museo archeologico di Histria.

Cena e pernottamento a Murighiol / Delta.

3° giorno Murighiol - Delta - Tulcea / Murighiol

Giornata dedicata alla gita in barca ( capacità massima 12 persone) per la conoscere il mondo acquattico del Delta del Danubio, che si trova nella parte settentrionale della regione Dobrogea. Il Delta si estende in grande parte in Romania e parzialmente in Ucraina (732 kmq). E’ il secondo delta come superficie (5.050 kmq) in Europa ma è il meglio conservato.

E’ stato inserito sulla lista del Patrimonio Mondiale nel 1991 come riserva del biosfera, parco nazionale, compreso il complesso di laghi Razim – Sinoe. Dal 21 maggio 1991 è sotto la protezione di RAMSAR, come zona umida d’interesse internazionale. Il delta è anche la più vasta zona di canneti compatti nel mondo.

Circa il 45% della superficie si trova sotto le acque e solo il 5% rappresenta la vera terra ferma mai inondata dalle acque.
Poco più a monte di Tulcea, il Danubio si divide formando il braccio Chilia che dopo 104km arriva al Mar Nero trasportando 60% del volume delle alluvioni e della portata.
Poco più a monte di Tulcea, il Danubio si divide formando il braccio Chilia che dopo 104km arriva al Mar Nero trasportando 60% del volume delle alluvioni e della portata. Poco più a valle di Tulcea, il braccio omonimo si divide nel braccio navigabile Sulina, il più corto e il braccio San Giorgio. Il braccio Sulina, navigabile per le grandi navi marittime ha una lunghezza di 71 km e una portata del 18%. Il braccio San Giorgio, il più lungo, di 112 km, ha una portata di circa 22% della portata totale del fiume. Ha una direzione verso sud-est. Alla foce si forma una laguna, un inizio di delta secondaria.

Nel Delta sono state individuate 1200 specie di piante e alberi, 320 specie di uccelli e 100 specie di pesci. Il cielo è attraversato da pellicani (riccio, comune), cicogne (nero, bianco), cigni (nero, bianco), cormorani, volpoche, aironi (cenerino, rosso, guardabuoi, garzetta, bianco maggiore), spatole bianche, aquile (di mare, minore, anatraia maggiore e minore), falchi pescatori, oche collorosso, casarche, germani reali, fenicotteri, nibbi e altri ancora. S’incontrano le starne, le quaglie, i fagiani, vari tipi di anatre, le tartarughe, i serpenti, le nutrie, le volpi, le lontre, i topi muschiati, i cinghiali, i procioni. Nelle sue acque s’intravedono i movimenti degli storioni – stellato, sterletto – del persico reale, del luccio, della carpa, del carassio. Nei laghi s’incontrano tappeti di ninfee bianche gialle, isolotti di cuora e sulla terraferma non mancano le dune di sabbia con degli alberi secolari e le piante rampicanti dove si possono vedere dei cavalli a stato brado, selvatici. Pranzo a base di pesce nel Delta.

Cena e pernottamento a Tulcea / Murighiol.

4° giorno Murighiol / Tulcea - Mărășești - Bacău - Piatra Neamț (350km)

Si attraversa il Danubio con il ferry-boat a Galati. La città diventa un importante centro commerciale, quando cominciano nel 1834, le prime corse regolari con le navi fino a Vienna. Tra il 1900 – 1914 a Galati funzionavano 14 consolati.
Durante la giornata si attraverserà la regione Moldavia da Sud a Nord e da Est a Ovest. Questa regione è conosciuta per la civiltà Cucuteni, una delle più antiche d’Europa. Si è formata sul territorio della Moldavia storica, territorio adesso diviso tra la Romania, Repubblica Moldova e l’Ucraina. La cultura Cucuteni sparisce misteriosamente durante le migrazioni indo-europee e lascia il passo alla civiltà dei Daci. Il personaggio più importante della storia moldava fu Stefano il Grande, che regnò per 47 anni a partire dal 1457 e costruì 50 chiese e monasteri. In questo periodo il regno raggiunse la sua più grande estensione, con un’economia stabile e un forte esercito. Ben 14 dei suoi discendenti naturali sono stati principi regnanti. La capitale della Moldavia fino al 1564 fu Suceava. Da qui, su richiesta dell’Impero Ottomano fu spostata a Iasi. Iasi non disponeva di una fortezza come Suceava, che fu incendiata per volontà del sultano. Dopo l’Unione del 1859, la capitale sarà Bucarest ma Iasi rimane la capitale storica della regione.

Sosta a Marasesti per la visita del Mausoleo, monumento storico dedicato agli eroi della Prima guerra mondiale. Fu eretto sul luogo dove, nell’estate del 1917, si svolsero sanguinose battaglie. Sui campi di battaglia di Marasesti, l’esercito romeno ha resistito agli attacchi dell’esercito tedesco, che voleva sfondare il fronte per avanzare verso la Moldavia. Negli scontri sono morti 480 ufficiali e 21mila soldati romeni. Attualmente il mausoleo ospita i resti di 5.073 soldati e ufficiali, in 154 cripte individuali e 9 cripte comuni lungo a 18 corridoi.

Cena e pernottamento a Piatra Neamt. Passeggiata serale nell’antica corte principesca. Dalla Corte principesca del 1468-1475 voluta da Stefano il Grande, rimangono solo le cantine che ospitano delle esposizioni temporanee. La chiesa risale al 1497-1498, monumentale ed elegante in stile architettonico tipico moldavo, di forma rettangolare, senza campanile. Le facciate di pietra non intonacata sono abbellite da dischi di ceramica smaltati.

5° giorno Piatra Neamț - Agapia - Neamț - Voroneț - Suceava - Rădăuți (250Km)

In mattinata si visita il Monastero Agapia (XVII sec.) caratteristico per il suo colore bianco ed i suoi giardini sempre fioriti, per le opere del più famoso pittore romeno Nicolae Grigorescu che vi esegui alcuni affreschi interni tra cui “gli occhi che ti seguono ovunque “. Di grandi dimensioni è circondato da piccole case, dove vivono circa 200 suore, formando una città monastica.

Si prosegue verso il Monastero di Neamt che fu un modello di architettura per i monasteri della Moldavia.
In lontananza si potrà ammirare la fortezza di Neamt. Possibilità di visita (opzionale) della fortezza costruita nel tardo XIV sec. da Pietro I Musat. Non fu conquistata nemmeno da Maometto II, conquistatore del Costantinopoli, nel 1476.
Continuazione verso il più famoso dei monasteri della Bucovina, Voronet (1487), il più antico affrescato esteriormente, famoso per il suo “Giudizio Universale“ ed il suo colore blu che ricorda il lapislazzuli. E’ chiamato “”il gioiello della Bucovina”” ed anche “”la Cappella Sistina d’Oriente”” anche se per i suoi colori, somiglia di più alla Cappella degli Scrovegni.

Si arriva all’antica capitale della Moldavia, Suceava. Breve sosta alla fortezza per sentire la sua storia e le sue leggende.

Cena e pernottamento a Radauti.

6° giorno Rădăuți - Putna - Sucevița - Moldovița - Vișeu (250Km)

Radauti è piuttosto un grande villaggio che una piccola città, si estende su 32 kmq. Il nome, di origine controversa di Radauti, fu per la prima volta citato in un documento firmato nel 1393, dal principe regnante Roman I (1391-1394). Ma la zona era abitata già da millenni, dalla civiltà Cucuteni e dai daci. Prima di Roman I, di questa zona scrive nei suoi documenti Bogdan I, il fondatore dello stato moldavo, come punto scelto per il suo esercito, nei pressi dei villaggi di Radomir. Qui Bogdan I fondò la prima chiesa, Bogdana, in pietra, la più antica chiesa della Moldova. La chiesa sarà necropoli principesca. Visita della chiesa del monastero Bogdana, la prima chiesa in pietra della Moldavia (all’epoca comprendeva anche la Bucovina, nome dato più tardi durante l’occupazione asburgica di questa zona ricca in antiche faggete).
Possibilità di visita (opzionale) di una collezione privata di motociclete (150 moto).

Proseguimento verso il monastero di Putna dove nel 1966, con l’appoggio dell’Unesco, fu celebrato in tutto il mondo l’anniversario per i 500 anni dalla fondazione del monastero Putna. Nel 2004 furono celebrati 500 anni dalla morte di Stefan cel Mare si Sfant (Stefano il Grande e Santo), cerimonia organizzata a livello governativo. Putna era chiamato dal famoso poeta romeno, Mihai Eminescu, la Gerusalemme dei romeni. E’ consacrata alla Vergine con giorno di commemorazione e pellegrinaggio il 15 agosto. La prima fondazione, del principe Stefan, destinata a essere luogo di eterno riposo per lui e la sua famiglia, il monastero di Putna, fu eretto, secondo la leggenda, per celebrare la conquista della fortezza di Chilia, sul Danubio inferiore, contro la guarnigione mista valacco-ungherese.
Sosta ai laboratori di ceramica nera di Marginea, antica tradizione tramandata di generazione in generazione.

Le visite proseguirano con il più grande monastero fortificato e affrescato della Bucovina: Sucevita (1582-84) dove rimarrete meravigliati della “Scala delle virtù” e dall’”Assedio di Costantinopoli”. Sucevita è l’unico monastero che ha conservato le sue magnifiche fortificazioni.
L’ultimo monastero affrescato della Bucovina, Patrimonio Unesco che verrà visitato sarà il Monastero di Moldovita (1532), tesoro dell’arte medievale moldava, complesso monastico al centro di un pittoresco villaggio. Gli affreschi esterni esaltano l’impronta moldava per ottenere il massimo realismo nelle scene di vita quotidiana, umanizzando i personaggi. Si potranno ammirare i suoi affreschi prevalentemente in tinte gialle. Il monastero era fortificato con robuste mura e torri di cui si sono conservati solo in parte. Qui si trova il premio Mela d’Oro/ Golden Apple assegnato da Fijet nel 1975.

Durante una breve passeggiata si potrà vedere il trenino Hutulca, a vapore per scartametno ridotto.
Visita della collezione Lucia Condrea dove si trovno 11.000 uova dipinte, grand parte eseguite dall’artista adottando 15 tecniche diverse.
Cena e pernotamento a Viseu de Sus. Possibilità di fare una passeggiata serale per vedere i convogli trainati da Mocanita – un piccolo locomotore a vapore per scartamento ridotto.

7° giorno Vișeu - Săcel - Dragomirești - Bogdan Vodă - Ieud - Bârsana - Săpânța - Sighet (130Km)

Durante la giornata si effettueranno varie soste per conoscere meglio la zona di Maramures, considerata una zona di una bellezza ancora intatta, ricca di boschi di querce e di abeti. Maramures viene spesso definita come la “terra del legno”. Qui sopravvivono i ritmi del mondo contadino medievale, immutati nei secoli, dove i contadini vivono della terra, sulle colline ondulate e nei paesaggi da sogno, incantevoli. Qui s’incontrano le antiche chiese di legno costruite senza macchinari, con tetti aguzzi fino a toccare il cielo e trafiggere le nuvole.
Qui le feste hanno tradizioni antiche e tutta la comunità vi partecipa in abiti variopinti. Lungo le 4 valli: Iza, Viseu, Cosau e Mara s’incontrano proprio ai margini della strada oppure poco più nell’entroterra le chiese lignee, Patrimonio Unesco ma anche dei grandi portali intagliati in legno.

La prima sosta sarà a Sacel per visitare un mulino ad acqua che adopera tecniche antiche ancora in uso.
Visita del museo della contadina di Dragomiresti, unico museo di genere al mondo, ospitato in una tipica casa di Maramures dove conoscerete le tradizioni e le leggende di questa zona.
Sosta e visita delle chiese lignee di Bogdan Voda, Rozavlea e Barsana.

A Bogdan Voda, a differenza delle altre chiese lignee del Maramures, questa si trova nel mezzo del villaggio, non più sopra una collina dominante. Alcuni dei dipinti che adornano l’interno della chiesa dedicata a San Nicola, costruita nel 1718, attingono al metodo tradizionale della pittura su stoffa, mentre altri sono realizzati direttamente su legno. La chiesa lignea edificata nel 1718, sul luogo della vecchia, bruciata dai Tartari nel 1717, è rappresentativa dell’architettura delle chiese lignee del Maramures, per il suo corpo tondo, con un tetto a doppia falda, sorretto da mensole allungate, sotto il quale è presente un rilievo torsionale, che circonda le pareti esterne della parte inferiore.

La chiesa lignea “Natività della Madre di Dio” a Ieud Deal/Ieud Collina (così chiamata per la sua posizione su un pendio roccioso) fu fatta costruire dalla nobile famiglia locale Balea all’inizio del XVII secolo. La chiesa è di un secolo più vecchia della chiesa in legno che si trova in pianura, la seconda chiesa lignea del villaggio ed è una delle più antiche conservate in Maramures, chiamata Ieud Ses/Ieud Pianura. È un antico luogo di culto greco-cattolico. Nell’attico della chiesa di Ieud fu rinvenuto nel 1921 il “Codices di Ieud”, un documento considerato da alcuni storici il primo documento scritto in lingua romena in Maramures, del 1392. Il suo valore è maggiore per un tema iconografico di qualità migliore, l’opera matura e la più rappresentativa del noto pittore itinerante locale Alexandru Ponehalschi. La chiesa è stata inclusa nel 1999 dall’UNESCO nella lista dei monumenti del patrimonio culturale mondiale, insieme ad altre sette chiese in legno a Maramures.

La chiesa lignea “Santi Arcangeli Michele e Gabriele” di Rozavlea, del 1717, fu probabilmente portata qui da qualche altra zona di Maramures, e posizionata sulla fondazione di una più antica, bruciata dai tartari. È un antico luogo di culto greco-cattolico come risulta dal “Semantism di Maramures” del 1936.

Ultima sosta sarà a Barsana, dove il monastero fu costruito nel 1994 all’estremità est del villaggio, su una collina. Si raggiunge percorrendo a piedi un viale alberato passando sotto un portale ligneo tipico del Maramures e la torre campanaria. L’incinta ospita la chiesa alta 57m, la casa della Madre Superiore, , la cappella costruita su più livelli, un altare estivo (1996-1997), una acquasantierar, la Casa Voevodale, la Casa degli artisti (1999) e la Casa degli artigiani. Tutte le costruzioni sono circondate da prati fioriti e ben curati.
Si attraversa la città di Sighetul Marmatiei per raggiungere il cimitero “”allegro””, con le sue croci con tinte blu di Sapanta. Il cimitero è inedito per la maniera spiritosa e priva di solennità con la quale guarda la morte. L’idea è stata di Stan Ion Patras (1908-1977) nel 1934 e da allora nel cimitero sono comparse 800 croci dipinte e scolpite da lui (700) e in seguito, dopo la sua morte nel 1977, dai sui allievi. Ion aveva cominciato a scolpire croci in legno di rovere a 14 anni solo dal 1934 ha cominciato a usare il colore e la poesia naif. Possibilità di visita del più alto monastero a Sapanta-Peri, di ben 78m, sovrastata da una croce alta 7m, ricoperta con 4 kg di oro.

Cena e pernottamento a Sighetul Marmatiei.

8° giorno Sighet Marmației - Baia Mare - Cluj-Napoca (230Km)

In mattinata si visitano altre due chiese lignee, Parimonio Unesco, a Desesti e a Surdesti.
La chiesa lignea di Desesti del 1770, inclusa nel Patrimonio Unesco dal 1999, si trova nella valle del fiume Mara. La chiesa fu costruita probabilmente dopo l’ultima incursione dei tartari del 1717. Fu dedicata a Santa Parascheva (1010-1080), la santa protettrice della Moldavia. Sul nartece poggia la torre campanaria che presenta in sommità un balconcino sporgente.

Prima del 1948 la chiesa era greco-cattolica ma una volta sospeso il culto, la chiesa entro nel possesso della chiesa ortodossa.

La chiesa lignea di Surdesti del 1721, inclusa nel Patrimonio Unesco dal 1999, si trova nella valle del fiume Cavnic affluente del Lapus e dedicata ai Santi Arcangeli. Fu edificata dalla comunità greco-cattolica in legno di quercia lasciato a essiccarsi per dieci anni. La chiesa era la più imponente tra gli edifici in legno dell’epoca, con un’altezza totale di 72 metri. La torre principale è affiancata da quattro torrette più piccole e fa di questa chiesa in legno, con i suoi 54 metri, la più alta del mondo risalente a quel periodo. Dei tiranti partono dalla cima della torre e arrivano fino nella fondazione. La posizione, nella vallata riparata dai venti, ha permesso l’innalzamento della torre. Combinando tutti gli elementi di architettura, resistenza, decorazione, nella forma più evoluta del tempo, questa chiesa è un punto di riferimento nel caso delle chiese in legno, raggiungendo nella sua realizzazione la perfezione strutturale ed estetica.

Sosta presso l’atelier del più famoso ceramista romeno a Baia Sprie.

Sosta nel piccolo centro storico pedonale di Baia Mare e breve passeggiata a piedi. Possibilità di visitare uno dei più grandi musei di mineralogia dell’Est -Europa. L’esposizione permanente comprende oltre 1.000 campioni di minerali, rocce e fossili raccolti esclusivamente da affioramenti e attività minerarie sotterranee che operavano nell’area di Baia Mare e nelle aree adiacenti del Maramureș e della Romania nordoccidentale.

All’arrivo a Cluj-Napoca si efettuerà un giro panoramico in auto e una passeggiata nel centro storico. Circondata da sette colline, Cluj Napoca è il cuore culturale, accademico ed economico della Transilvania. Il suo centro storico è piccolo ma ci sono tante cose da vedere. La città è tagliata in due dal fiume Somesul Mic/il Piccolo Somes. E’ una città multietnica dove vivono romeni, ungheresi e tedeschi. Probabilmente è la città dove si trovano edifici di tutti i culti religiosi della Romania, dalle chiese ortodosse, greco-cattoliche, cattoliche, protestanti e riformate alle sinagoghe e moschee.

Durante una visita nel centro storico si possono ammirare importanti monumenti di epoca medievale (il Bastione dei Sarti o Bastione Bethlen, la chiesa benedettina dal Monostor, la chiesa gotica San Michele),rinascimentale (la chiesa gotica protestante senza campanile, la casa natale di Mattia Corvino, il Museo della Farmacia, la statua di San Giorgio che uccide il drago), barocca (la chiesa francescana, il palazzo Banfy sede del Museo di Arte), il monumento liberty a Mattia Corvino. La maggior parte dei palazzi del centro è in stile liberty.
Cena e pernottamento a Cluj-Napoca.

9° giorno Cluj-Napoca - Târgu Mureș - Sighișoara - Alba Iulia (300Km)

In mattinata si parte verso Sighisoara facendo sosta a Targu Mures, soprannominata la “Città delle rose”, facendo una breve visita a piedi dell’elegante centro della città. Si potranno ammirare gli esterni del Palazzo della Cultura con le sue belle vetrate, la cattedrale ortodossa, la più grande della Transilvania, la Cattedrale cattolica e l’antica fortezza di Mures.

Arrivo a Sighisoara, luogo di nascita di Vlad l’Impalatore (“Dracula”), che mantiene un centro storico, “la Cittadella”, perfettamente conservato. Per la sua struttura urbanistica e per gli edifici caratteristici, è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e ogni anno vi si tiene un Festival medievale nell’ultima settimana di luglio. La Torre dell’Orologio rappresenta la principale porta d’ingresso della cittadella medievale. Durante la passeggiata per le stradine dell’antica città, si ha l’impressione di fare un salto all’indietro, nel tempo. Si possono ammirare la casa Veneziana, la Casa natale di Dracula, trasformata in ristorante, la Piazza della Cittadella dove si tenevano i mercati, le fiere artigianali, i processi alle streghe e le esecuzioni pubbliche oltre a numerose chiese e palazzi antichi. Pranzo nella casa del Conte Dracula.
Proseguimento verso Medias dove si farà una breve sosta per visitare il centro storico Medias è una delle più antiche città della Romania con un centro storico che mantiene intatto il suo aspetto medievale, circondato dalla cinta muraria del 1450, di forma quasi ovale, con 17 torri e bastioni che facevano riferimento alle diverse corporazioni, la più alta è la Torre dei Trombettieri, di quasi 70 metri, costruita nel XIII secolo e rialzata nei secoli successivi.

La torre divenne famosa perché nel 1467 il Re Mattia Corvino vi fece rinchiudere Vlad l’Impalatore, meglio conosciuto come Dracula.Nel XV secolo la città era già abbastanza sviluppata dal punto di vista economico, grazie alle prime corporazioni di artigiani e mercanti, le prime essendo la Torre dei sarti e quella dei commercianti di tessuti in lana (1457). Nel 1562, nel momento del loro massimo sviluppo, a Medias erano registrate 34 gilde. Nel 1576 Stefan Bathory fu incoronato Re della Polonia, nella chiesa Santa Margherita. Sempre qui nel 1581 fu incoronato principe di Transilvania, Sigismondo Bathory.

Incontro con un artigiano che mantiene viva una lunga tradizione: la costruzione delle stuffe in ceramica.
Sosta con possibilità di degustazione di vini a Jidvei.
Nel pomeriggio si raggiunge Alba Iulia dove si visita la fortezza Vauban e le due cattedrali ( ortodossa e cattolica ) attraversando durante una passeggiata la fortezza costruita durante l’occuazione asburgica, ex castrum romano.

Cena e pernottamento a Alba Iulia.

10° giorno Alba Iulia - Hunedoara - Sibiu ( 210Km)

In mattinata si conclude il tour pedonale di Alba Iulia prima di partire per Hunedoara dove si visiterà il più grande castello medievale dell’Est Europa, il castello dei Hunyadi a Hunedoara, fatto costruire da Iancu, zio di Vlad l’Impalatore/Dracula e padre di Mattia Corvino, re dell’Ungheria.
Sosta nel centro storico di Sebes per visitare la chiesa, una basilica romanica dell’inizo del XIII secolo, a tre navate, coro quadrato con abside semicircolare. Contemporaneamente iniziò la costruzione delle due torri ad ovest e delle due cappelle che inquadravano il coro. Intorno al 1255 la chiesa fu trasformata in stile primo gotico: la navata mediana ricevette volte a crociera, l’abside divenne poligonale. Intorno al 1370 fu costruito il coro gotico, La chiesa è un monumento illustrativo per il gotico della Transilvania.
Nel pomeriggio visita della più grande collezione dell’Est Europa con ben 600 icone dipinte sul vetro, a Sibiel.

Arrivo nel tardo pomeriggio a Sibiu, una delle più antiche città della Transilvania. Si scoprirà il centro storico medievale con una passeggiata guidata. Capitale Europea della cultura nel 2007, fu conosciuta nei secoli passati come Hermanstadt. Sibiu è una vivace città sassone fondata nel XII sec. dai commercianti arrivati dal centro dell’Europa in cerca di nuovi mercati. Qui si possono ammirare una possente cinta muraria protetta da 39 torri e 4 bastioni fatti costruire dalle corporazioni degli artigiani. Famose le due piazze con le loro cerchia di case tipiche sassoni, la Cattedrale Cattolica, la vecchia Torre del Consiglio, il Ponte dei Bugiardi e il famoso museo Brukenthal creato nel 1817 nel palazzo barocco del 1785 dal Barone Brukenthal, il governatore della Transilvania.

Cena e pernottamento a Sibiu.

11° giorno Sibiu - Carta - Făgăraș - Harman - Brașov ( 200Km)

Partenza in mattinata verso Est costeggiando i Carapazi Meriodonali.
Prima sosta nel villaggio, dove si trova l’Abbazia di Carta, l’unica abbazia cistercense della Romania che non è stata distrutta completamente ed è la più orientale d’Europa. Come tutti i monasteri cistercensi fu costruito in stile gotico, semplice e funzionale.L’abbazia fu fondata nel 1200-1206 da monaci cistercensi dell’Ordine Cistercense. Il potere politico ed economico dell’amministrazione di Sibiu, convinse nel 1474, il Re Mattia Corvino a chiudere il monastero e trasferire tutti i diritti alla chiesa cattolica di Sibiu. L’ultimo priore fu Raimund Barenfuss, ex monaco di Vienna, appassionato di vino e di caccia all’orso.

Segue la sosta a Fagaras, per la visita della fortezza. La costruzione della fortezza così come la vediamo oggi, è cominciata alla fine del XIV secolo e ha continuato fino alla metà del XVII secolo. È una delle più grandi e meglio conservate fortezze dell’Est Europa. Fagaras si è posizionata al secondo posto nel top delle fortezze-castello nella classifica del giornale Huffington Post. Tra XVI – XVII secolo fu residenza nobiliare e principesca e dal 1696 al 1948 fu caserma per i militari dell’esercito austriaco e poi austro-ungarico e dopo il 1918 di quello romeno. Dal 1948 al 1960 durante il periodo comunista, fu prigione.

La visita successiva sarà a Harman, dove si trova una basilica romanica risalente al 1240. Nel periodo 1211-1225 arrivarono in questa zona della Transilvania, i cavalieri dell’Ordine Teutonico che costruirono fortificazioni e in seguito arrivarono i primi coloni sassoni, provenienti dalla zona del Reno e Mosella, Vallonia e Fiandre. I cavalieri dell’Ordo Teutonicus avevano ricevuto come proprietà gratuita a vita, la provincia chiamata “Tara Barsei” da parte del Re magiaro Andrea II. Dopo soli 14 anni, in seguito a delle dispute, sono stati allontanati dallo stesso re. Nel tempo la chiesa fu attaccata dagli ottomani, mongoli e magiari. Dopo avere derubato e incendiato il comune di Harman nel 1612, il principe tiranno Gabriel Báthory assediò con un’armata di 7.000 soldati la chiesa fortificata, ma gli abitanti difesero la chiesa-cittadella con eroismo.
“In tardo pomeriggio si raggiunge Brasov. Durante il tour di Brasov si potranno vedere le fortificazioni, la Torre Bianca e la Torre Nera del XV sec, il Bastione dei Tessitori del XVI sec, la porta Ecaterina (1559) ed il quartiere dei romeni, Schei. Importante città della Transilvania, soprannominata la Praga della Romania, nel medioevo era nota per merito delle corporazioni che l’hanno resa un importante centro per gli scambi commerciali. Il simbolo di Brasov è la chiesa gotica più grande tra Vienna e Istanbul, chiamata la Chiesa Nera, tuttora utilizzata dai luterani tedeschi. Deve il suo nome ad un grande incendio del XVII sec. Nell’antico quartiere Schei si trova la prima scuola romena e la Cattedrale ortodossa di San Nicola, tra le poche di questo genere, in stile barocco.
Cena e pernottamento a Brasov oppure Poiana Brasov.

12° giorno Poiana Brașov / Brașov - Bran - Sinaia - Bucarest (210Km)

In mattinata si visita il castello di Bran, conosciuto anche come Castello di Dracula, ossia il principe regnante Vlad Tepes (l’Impalatore) che regno in Valacchia nel XV secolo. Si passa vicino alla prima fortezza/dogana tra la Transilvania e la Valacchia, la cittadella di Rasnov. L’edificazione del castello di Bran fu terminata dai commercianti sassoni di Brasov nel 1388 a difesa del Passo di Bran dalle invasioni dei turchi, segnando il confine tra la Transilvania e la Valacchia. Con il suo aspetto fiabesco si erge su un promontorio roccioso nella valle del rio Bran. Viene trasformato nel 1920 da regina Maria in residenza estiva e fu abitato dalla famiglia reale fino nel 1947.

La seconda visita della giornata sarà a Sinaia, dove si trova il castello reale di Peles, magnifico palazzo voluto dal re Carol I di Hohenzoller, è uno dei luoghi imperdibili della Romania. Concepito come residenza estiva fu il primo castello d’Europa a essere dotato di riscaldamento ed elettricità. L’edificio in stile rinascimentale tedesco fu iniziato nel 1875. Nelle sue sale sono esposti mobili d’epoca, dipinti, collezioni d’arme e arazzi molti preziosi. Il Castello si trova in un grande parco.
Sosta opzionale per la visita del monastero di Sinaia, il primo edificio costruito e quello che ha dato il nome all’insediamento.

Continuazione verso Bucarest. Cena e pernottamento a Bucarest.

13° giorno Bucarest

In mattinata trasferimento all’aeroporto per il volo di ritorno.

Per le partenze pomeridiane, dopo le 14:00 – visita del Palazzo del Parlamento fatto costruire da Ceausescu, tra 1984 e 1989. È il più grande edificio dopo il Pentagono, con i suoi 330.000 mq, ed entra nel Guinnees 3 volte, come il primo grande edificio amministrativo per uso civile, il più costoso ed il più pesante. Inoltre esso è il 3° al mondo come volume dopo Cape Canaveral e la piramide Quetzalcoatl superando del 2% la piramide di Keops. Tutto l’arredamento, le decorazioni interne del Palazzo e tutte le materie prime usate nella costruzione provengono dal territorio romeno, dal marmo al basalto, dai lampadari in cristallo ad enormi tappeti (il più grande pesa più di 3 ton).

Servizi opzionali a richiesta

A. per gruppi da 6 fino a 15 persone - mezzapensione (prima colazione e pranzo - 4 pietanze, inclusa acqua minerale 50cl.) ad eccezione del pranzo del secondo giorno
B. per gruppi con più di 15 persone - pensione completa con 4 pietanze, inclusa acqua minerale 50cl ad eccezione del pranzo del secondo giorno
C. Notte supplementare a Bucarest per la visita approfondita della città e dei suoi musei - opzione individuale
D. Notte supplementrare in altre città importanti: Sibiu, Alba Iulia, Sighisoara, Suceava, Brasov, Constanta, Cluj-Napoca, Tulcea - opzione gruppo.
Note
Il tour non è consigliabile per famiglie con bambini in carrozina perché stancante.

La visita della città di Bucarest sarà divisa tra il primo e secondo giorno e tra ultimo e penultimo giorno.

L'inzio del tour deve essere compatibile con l'orario dei castelli Peles ( chiuso lunedì), Fagaras ( chiuso lunedì), Constanta (Museo di archeologie - chiuso lunedì e martedì)
Transilvania, Bucovina e il Delta del Danubio – Patrimonio UNESCO della Romania
Durata: 10 giorni
Aeroporto di arrivo: Aeroporto Internazionale Otopeni
Aeroporto di partenza: Aeroporto Internazionale Otopeni
Codice tour
PUTD
Durata
10 giorni

Calendario

Tariffe

Servizi inclusi

8/9 pernottamenti in hotel 3* e/o 4* con prima colazione

trasferimento privato da/per aeroporto Bucarest

cena in ristorante tipico con musica e danze popolari, bevande alcoliche incluse

in auto o minivan da 8 posti con guida turistica con mansioni anche di autista per gruppi fino a 6 persone oppure con solo autista parlante inglese; tour con guida turistica autorizzata e autista per gruppi più grandi di 6 persone in minibus o pullman GT

per i tour accompagnati da guida turistica i biglietti per i musei, castelli e altre attrazioni turistiche sono inclusi

e-book con tutte le attrazioni turistiche elencate

Visita dettagliata Google Maps

Transilvania, Bucovina e il Delta del Danubio – Patrimonio UNESCO della Romania

1° giorno Bucarest

Trasferimento in hotel oppure trasferimento con tour panoramico della città.
Pernottamento e cena in hotel a Bucarest.

2° giorno Bucarest – Sinaia – Bran – Poiana Brașov (210km)

Dopo la prima colazione, giro panoramico di Bucarest, città dei contrasti, con i suoi grandi viali dove si possono ammirare l’Ateneo Romeno/ l’Auditorio della Musica classica, il museo delle Belle Arti ubicato nel Palazzo reale, la chiesa Metropolitana con sosta e passeggiata a piedi sulla collina, fulcro dell’ortodossia romena, il Palazzo del Parlamento, ecc.

In mattinata si visita il castello reale di Peles, magnifico palazzo voluto dal re Carol I di Hohenzollern, è uno dei luoghi imperdibili della Romania. Concepito come residenza estiva fu il primo castello d’Europa a essere dotato di riscaldamento ed elettricità. L’edificio in stile rinascimentale tedesco fu iniziato nel 1875. Nelle sue sale sono esposti mobili d’epoca, dipinti, collezioni d’arme e arazzi molti preziosi. Il Castello si trova in un grande parco.

Continuazione verso il castello di Bran, conosciuto anche come Castello di Dracula, ossia il principe regnante Vlad Tepes (l’Impalatore) che regno in Valacchia nel XV secolo. Si passa vicino alla prima fortezza/dogana tra la Transilvania e la Valacchia, la cittadella di Rasnov. L’edificazione del castello di Bran fu terminata dai commercianti sassoni di Brasov nel 1388 a difesa del Passo di Bran dalle invasioni dei turchi, segnando il confine tra la Transilvania e la Valacchia. Con il suo aspetto fiabesco si erge su un promontorio roccioso nella valle del rio Bran. Viene trasformato nel 1920 da regina Maria in residenza estiva e fu abitato dalla famiglia reale fino nel 1947.

Pernottamento a Poiana Brasov, la più famosa stazione sciistica della Romania.

Cena tipica “A casa dei Daci/Sura Dacilor” con pietanze e bevande romene a suon di musica e canti popolari.

3° giorno Poiana Brașov – Brașov – Prejmer– Făgăraș – Carta – Sibiel – Sibiu ( 230Km)

In mattinata si effettua un giro panoramico di Brasov. Durante il tour di Brasov si potranno vedere le fortificazioni, la Torre Bianca e la Torre Nera del XV sec, il Bastione dei Tessitori del XVI sec, la porta Ecaterina (1559) ed il quartiere dei romeni, Schei. Importante città della Transilvania, soprannominata la Praga della Romania, nel medioevo era nota per merito delle corporazioni che l’hanno resa un importante centro per gli scambi commerciali. Il simbolo di Brasov è la chiesa gotica più grande tra Vienna e Istanbul, chiamata la Chiesa Nera, tuttora utilizzata dai luterani tedeschi. Deve il suo nome ad un grande incendio del XVII sec. Nell’antico quartiere Schei si trova la prima scuola romena e la Cattedrale ortodossa di San Nicola, tra le poche di questo genere, in stile barocco.

Segue la visita di una delle più belle e meglio conservate chiese fortificate sassoni, Prejmer, patrimonio Unesco. I Cavalieri Teutonici costruirono la fortezza nel 1212-1213 durante la loro colonizzazione della regione, mentre la città di Prejmer iniziò a svilupparsi accanto al castello attorno al 1225 e costituì l’insediamento più orientale dei Sassoni di Transilvania. Prejmer subì nel Medioevo numerosi assalti da parte di Mongoli, Tartari, Ottomani ed altri, ma venne conquistata una sola volta da Gabriel Báthory nel 1611. Prejmer è nota per la sua Chiesa luterana fortificata, la più grande e meglio conservata dell’Est Europa. Tra il 1962 ed il 1970 il Governo romeno effettuo il restauro. La chiesa costruita in stile tardo-gotico nel XV secolo era circondata da mura alte 12 m che formavano un quadrilatero con agli angoli quattro torri a forma di ferro di cavallo, di cui due sono andate perdute.

Sosta a Fagaras per la visita della fortezza. La costruzione della fortezza così come la vediamo oggi, è cominciata alla fine del XIV secolo e ha continuato fino alla metà del XVII secolo. È una delle più grandi e meglio conservate fortezze dell’Est Europa. Fagaras si è posizionata al secondo posto nel top delle fortezze-castello nella classifica del giornale Huffington Post. Tra XVI – XVII secolo fu residenza nobiliare e principesca e dal 1696 al 1948 fu caserma per i militari dell’esercito austriaco e poi austro-ungarico e dopo il 1918 di quello romeno. Dal 1948 al 1960 durante il periodo comunista, fu prigione.

Dopo pranzo breve sosta a Carta, perla visita dell’Abbazia di Carta, l’unica abbazia cistercense della Romania che non è stata distrutta completamente ed è la più orientale d’Europa. Come tutti i monasteri cistercensi fu costruito in stile gotico, semplice e funzionale. L’abbazia fu fondata nel 1200-1206 da monaci cistercensi dell’Ordine Cistercense. Carta si trovava nei secoli XIII – XV al centro dell’evoluzione spirituale, politico-economica della Transilvania. I monaci cistercensi per volontà del Re Bella IV avevano ottenuto l’amministrazione dei monasteri Feldioara (Marienburg), Sanpetru (Petersberg), Harman (Honigberg) e Prejmer (Tartlau). Il potere politico ed economico dell’amministrazione di Sibiu, convinse nel 1474, il Re Mattia Corvino a chiudere il monastero e trasferire tutti i diritti alla chiesa cattolica di Sibiu. L’ultimo priore fu Raimund Barenfuss, ex monaco di Vienna, appassionato di vino e di caccia all’orso.

Si raggiunge Sibiu, una delle più antiche città della Transilvania. Si scoprirà il centro storico medievale con una passeggiata guidata. Capitale Europea della cultura nel 2007, fu conosciuta nei secoli passati come Hermannstadt. Sibiu è una vivace città sassone fondata nel XII sec. dai commercianti arrivati dal centro dell’Europa in cerca di nuovi mercati. Qui si possono ammirare una possente cinta muraria protetta da 39 torri e 4 bastioni fatti costruire dalle corporazioni degli artigiani. Famose le due piazze con le loro cerchia di case tipiche sassoni, la Cattedrale Cattolica, la vecchia Torre del Consiglio, il Ponte dei Bugiardi e il famoso museo Brukenthal creato nel 1817 nel palazzo barocco del 1785 dal Barone Brukenthal, il governatore della Transilvania.

Cena tipica a Sibiel. Pernottamento a Sibiu oppure a Sibiel (agriturismo).

4° giorno Sibiu - Sibiel – Mediaș – Biertan – Sighișoara – Târgu Mureș (170Km)

In mattinata, partenza per Biertan, dove si visita la chiesa evangelica sassone fortificata. Costruita in stile gotico, fu fortificata nel XIV sec, Patrimonio dell’Unesco, era difesa dalle sue tre cerchie di mura alte 12m, con torri e bastioni. Per circa 300 anni, dal 1572 al 1867, Biertan fu residenza episcopale evangelica. Scoprirete le sue legende, la famosa stanza dei divorziandi e la serratura dei 19 meccanismi.

Proseguimento verso Medias dove si farà una breve sosta per visitare il centro storico Medias è una delle più antiche città della Romania con un centro storico che mantiene intatto il suo aspetto medievale, circondato dalla cinta muraria del 1450, di forma quasi ovale, con 17 torri e bastioni che facevano riferimento alle diverse corporazioni, la più alta è la Torre dei Trombettieri, di quasi 70 metri, costruita nel XIII secolo e rialzata nei secoli successivi. La torre divenne famosa perché nel 1467 il Re Mattia Corvino vi fece rinchiudere Vlad l’Impalatore, meglio conosciuto come Dracula. Nel XV secolo la città era già abbastanza sviluppata dal punto di vista economico, grazie alle prime corporazioni di artigiani e mercanti, le prime essendo la Torre dei sarti e quella dei commercianti di tessuti in lana (1457). Nel 1562, nel momento del loro massimo sviluppo, a Medias erano registrate 34 gilde. Nel 1576 Stefan Báthory fu incoronato Re della Polonia, nella chiesa di Santa Margherita. Sempre qui nel 1581 fu incoronato principe di Transilvania, Sigismondo Báthory.
Incontro con un artigiano che mantiene viva una lunga tradizione: la costruzione delle stufe in ceramica.

Arrivo a Sighisoara, luogo di nascita di Vlad l’Impalatore (“Dracula”), che mantiene un centro storico, “la Cittadella”, perfettamente conservato. Per la sua struttura urbanistica e per gli edifici caratteristici, è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e ogni anno vi si tiene un Festival medievale nell’ultima settimana di luglio. La Torre dell’Orologio rappresenta la principale porta d’ingresso della cittadella medievale. Durante la passeggiata per le stradine dell’antica città, si ha l’impressione di fare un salto all’indietro, nel tempo. Si possono ammirare la casa Veneziana, la Casa natale di Dracula, trasformata in ristorante, la Piazza della Cittadella dove si tenevano i mercati, le fiere artigianali, i processi alle streghe e le esecuzioni pubbliche oltre a numerose chiese e palazzi antichi. Pranzo nella casa del Conte Dracula.
Continuazione verso Targu Mures, soprannominata la “Città delle rose”, facendo una breve visita a piedi dell’elegante centro della città. Si potranno ammirare gli esterni del Palazzo della Cultura con le sue belle vetrate, la cattedrale ortodossa, la più grande della Transilvania, la Cattedrale cattolica e l’antica fortezza di Mures.

Cena e pernottamento a Targu Mures.

5° giorno Târgu Mureș – Bistrița – Vama - Voroneț – Gura Humorului (250km)

In mattinata arrivo a Bistrita, città sassone del 1206. Nel 1465 le sue mura avevano 18 torri di difesa e una chiesa fortificata. Nella Piazza centrale, occupata dalla cattedrale gotica (1470-1564), i portici di Sugalete (casa di mercanti del XV-XVI sec.) formano una simpatica galleria coperta.
Partenza per la Bucovina – la regione dei monasteri affrescati, luoghi di culto ortodosso, Patrimonio UNESCO. Il suo nome risale al 1774, quando fu occupata dall’Impero Asburgico e significa “paese coperto da foreste di faggi”. Famosa per i suoi bellissimi paesaggi, la Bucovina e ancor più conosciuta per i suoi monasteri affrescati costruiti nei sec XV – XVI sotto i principi regnanti moldavi: Stefano il Grande e il suo figlio Petru Rares.

Sosta per ammirare il panorama dal Passo Tihuta 1200m altitudine.

Nel pomeriggio si visita il Museo dell’Uovo a Vama, una collezione di ben 16.000 uova provenienti da 82 paesi.

Si prosegue verso il più famoso dei monasteri della Bucovina, Voronet (1487), il più antico affrescato esteriormente, famoso per il suo “Giudizio Universale“ ed il suo colore blu che ricorda il lapislazzuli. E’ chiamato “il gioiello della Bucovina” ed anche “la Cappella Sistina d’Oriente” anche se per i suoi colori, somiglia di più alla Cappella degli Scrovegni.

Cena e pernottamento a Gura Humorului.

6° giorno Gura Humorului - Sucevița - Suceava - Agapia - Piatra Neamț (230Km)

In mattinata si prosegue versoil più grande monastero fortificato e affrescato della Bucovina: Sucevita (1582-84) dove rimarrete meravigliati della “Scala delle virtù” e dall’”Assedio di Costantinopoli”. Sucevita è l’unico monastero che ha conservato le sue magnifiche fortificazioni. Sosta ai laboratori di ceramica nera di Marginea, antica tradizione tramandata di generazione in generazione.

Proseguimento verso l’antica capitale della Moldavia, Suceava. Breve sosta alla fortezza di Suceava per sentire la sua storia e le sue leggende.
In lontananza si potrà ammirare la fortezza di Neamt. Possibilità di visita (opzionale) della fortezza costruita nel tardo XIV sec. da Pietro I Musat. Non fu conquistata nemmeno da Maometto II, conquistatore del Costantinopoli, nel 1476.
Dopo pranzo si prosegue verso il monastero Agapia (XVII sec.) caratteristico per il suo colore bianco ed i suoi giardini sempre fioriti, per le opere del più famoso pittore romeno Nicolae Grigorescu che vi esegui alcuni affreschi interni tra cui “gli occhi che ti seguono ovunque “. Di grandi dimensioni è circondato da piccole case, dove vivono circa 200 suore, formando una città monastica.

Cena e pernottamento a Piatra Neamt. Passeggiata serale nell’antica corte principesca. Dalla Corte principesca del 1468-1475 voluta da Stefano il Grande, rimangono solo le cantine che ospitano delle esposizioni temporanee. La chiesa risale al 1497-1498, monumentale ed elegante in stile architettonico tipico moldavo, di forma rettangolare, senza campanile. Le facciate di pietra non intonacata sono abbellite da dischi di ceramica smaltati.

7° giorno Piatra Neamț – Bacău – Mărășești – Tulcea (350km)

Durante la giornata si attraverserà la regione Moldavia da Nord a Sud e da Ovest a Est. Questa regione è conosciuta per la civiltà Cucuteni, una delle più antiche d’Europa. Si è formata sul territorio della Moldavia storica, territorio adesso diviso tra la Romania, Repubblica Moldova e l’Ucraina. La cultura Cucuteni sparisce misteriosamente durante le migrazioni indo-europee e lascia il passo alla civiltà dei Daci. Il personaggio più importante della storia moldava fu Stefano il Grande, che regnò per 47 anni a partire dal 1457 e costruì 50 chiese e monasteri. In questo periodo il regno raggiunse la sua più grande estensione, con un’economia stabile e un forte esercito. Ben 14 dei suoi discendenti naturali sono stati principi regnanti. La capitale della Moldavia fino al 1564 fu Suceava. Da qui, su richiesta dell’Impero Ottomano fu spostata a Iasi. Iasi non disponeva di una fortezza come Suceava, che fu incendiata per volontà del sultano. Dopo l’Unione del 1859, la capitale sarà Bucarest ma Iasi rimane la capitale storica della regione.

Sosta a Marasesti per la visita del Mausoleo, monumento storico dedicato agli eroi della Prima guerra mondiale. Fu eretto sul luogo dove, nell’estate del 1917, si svolsero sanguinose battaglie. Sui campi di battaglia di Marasesti, l’esercito romeno ha resistito agli attacchi dell’esercito tedesco, che voleva sfondare il fronte per avanzare verso la Moldavia. Negli scontri sono morti 480 ufficiali e 21mila soldati romeni. Attualmente il mausoleo ospita i resti di 5.073 soldati e ufficiali, in 154 cripte individuali e 9 cripte comuni lungo a 18 corridoi.

Si attraversa il Danubio con il ferry-boat a Galati. La città diventa un importante centro commerciale, quando cominciano nel 1834, le prime corse regolari con le navi fino a Vienna. Tra il 1900 – 1914 a Galati funzionavano 14 consolati.
Arrivo in serata a Tulcea, la porta verso il Delta del Danubio nella regione di Dobrogea.

Cena e pernottamento a Tulcea.

8° giorno Tulcea - Delta del Danubio - Tulcea

Giornata dedicata alla gita in barca ( capacità massima 12 persone) per la conoscere il mondo acquatico del Delta del Danubio , che si trova nella parte settentrionale della regione Dobrogea. Il Delta si estende in grande parte in Romania e parzialmente in Ucraina (732 kmq). E’ il secondo delta come superficie (5.050 kmq) in Europa ma è il meglio conservato.

E’ stato inserito sulla lista del Patrimonio Mondiale nel 1991 come riserva del biosfera, parco nazionale, compreso il complesso di laghi Razim – Sinoe. Dal 21 maggio 1991 è sotto la protezione di RAMSAR, come zona umida d’interesse internazionale. Il delta è anche la più vasta zona di canneti compatti nel mondo.

Circa il 45% della superficie si trova sotto le acque e solo il 5% rappresenta la vera terra ferma mai inondata dalle acque.
Poco più a monte di Tulcea, il Danubio si divide formando il braccio Chilia che dopo 104km arriva al Mar Nero trasportando 60% del volume delle alluvioni e della portata.
Poco più a valle di Tulcea il braccio Tulcea si divide nel braccio navigabile Sulina, il più corto e il braccio San Giorgio. Il braccio Sulina, navigabile per le grandi navi marittime ha una lunghezza di 71 km e una portata del 18%. Il braccio San Giorgio, il più lungo, di 112 km, ha una portata di circa 22% della portata totale del fiume. Ha una direzione verso sud-est. Alla foce si forma una laguna, un inizio di delta secondaria.
Nel Delta sono state individuate 1200 specie di piante e alberi, 320 specie di uccelli e 100 specie di pesci. Il cielo è attraversato da pellicani (riccio, comune), cicogne (nero, bianco), cigni (nero, bianco), cormorani, volpoche, aironi (cenerino, rosso, guardabuoi, garzetta, bianco maggiore), spatole bianche, aquile (di mare, minore, anatra maggiore e minore), falchi pescatori, oche collorosso, casarche, germani reali, fenicotteri, nibbi e altri ancora. S’incontrano le starne, le quaglie, i fagiani, vari tipi di anatre, le tartarughe, i serpenti, le nutrie, le volpi, le lontre, i topi muschiati, i cinghiali, i procioni. Nelle sue acque s’intravedono i movimenti degli storioni – stellato, sterletto – del persico reale, del luccio, della carpa, del carassio. Nei laghi s’incontrano tappeti di ninfee bianche gialle, isolotti di cuora e sulla terraferma non mancano le dune di sabbia con degli alberi secolari e le piante rampicanti dove si possono vedere dei cavalli a stato brado, selvatici. Pranzo a base di pesce nel Delta.

Cena e pernottamento a Tulcea.

9° giorno Tulcea - Bucarest (300km)

Per voli con partenze pomeridiane, dopo le 16:00, trasferimento diretto all’aeroporto per il volo di ritorno.

Altrimenti trasferimento a Bucarest e visita del Palazzo del Parlamento fatto costruire da Ceausescu, tra 1984 e 1989. È il più grande edificio dopo il Pentagono, con i suoi 330.000 mq, entrato nel libro dei Guinness per ben 3 volte, come il primo grande edificio amministrativo per uso civile, il più costoso ed il più pesante. Inoltre esso è il 3° al mondo come volume dopo Cape Canaveral e la piramide Quetzalcóatl superando del 2% la piramide di Cheope. Tutto l’arredamento, le decorazioni interne del Palazzo e tutte le materie prime usate nella costruzione provengono dal territorio romeno, dal marmo al basalto, dai lampadari in cristallo ad enormi tappeti (il più grande pesa più di 3 ton).

Cena e pernottamento a Bucarest.

10° giorno Bucarest

Tempo libero e trasferimento all’aeroporto per il volo di ritorno.

Servizi opzionali a richiesta

A. per gruppi da 6 fino a 15 persone - mezzapensione (prima colazione e pranzo - 4 pietanze, inclusa acqua minerale 50cl.)
B. per gruppi con più di 15 persone - pensione completa con 4 pietanze, inclusa acqua minerale 50cl
C. Notte supplementare a Bucarest per la visita approfondita della città e dei suoi musei - opzione individuale
D. Notte supplementrare in altre città importanti: Sibiu, Alba Iulia, Sighisoara, Suceava, Brasov, Tulcea - opzione gruppo
Note
Il tour non è consigliabile per famiglie con bambini in carrozina perché stancante.

La visita della città di Bucarest sarà divisa tra il primo e secondo giorno e tra ultimo e penultimo giorno.

Il primo giorno a Bucarest non deve essere domenica o lunedì.
Transilvania & Bucarest & Delta del Danubio & Bucovina & Maramureș
Durata: 10 giorni
Codice tour
HU10
Durata
10 giorni

Calendario

Tariffe

Servizi inclusi

9 pernottamenti hotel 4* e 3* con prima colazione

in pullman dall'Italia

'trattamento di pensione completa dalla cena del primo giorno fino alla prima colazione dell'ultimo

la guida di l.italiana incontra il gruppo a Timisoara e lo accompagna fino a Satu Mare per tutte le visite, passeggiate nei centri storici, assistenza locale.

per i tour accompagnati da guida turistica i biglietti per i musei, castelli e altre attrazioni turistiche sono inclusi

e-book con tutte le attrazioni turistiche elencate

Visita dettagliata Google Maps

Transilvania & Bucarest & Delta del Danubio & Bucovina & Maramureș

1° giorno Timișoara

In serata arrivo a Timisoara. La città, chiamata anche la piccola Vienna oppure la città dei fiori, per via dell’anello di parchi che la circonda, si trova sul canale navigabile Bega. Tour pedonale nel centro storico per scoprire le sue piazze disposte lungo un filo rosso che attraversa il centro storico. Si potranno ammirare nella Piazza della Vittoria, la cattedrale ortodossa (1936-1946), con il suo bel tetto smaltato, l’edificio dei teatri ovvero il Palazzo della Cultura/Palatul Culturii cominciato nel 1872 secondo un progetto viennese. Nelle vicinanze si trova il Palazzo Hunyade e il bastione Theresia, quello che resta delle fortificazioni della grande fortezza costruita in stile Vauban tra il 1723 e il 1765. Aveva nove bastioni e un importante ruolo di difesa. All’inizio del XX secolo siccome la presenza della fortezza impediva lo sviluppo della città, fu demolita. Si attraversa la Piazza della Libertà, il cuore della città, per raggiungere finalmente la Piazza dell’Unione, con i suoi bei palazzo antichi colorati. Qui si trova anche il Duomo, la cattedrale romano-cattolica, il vicariato serbo-ortodosso, il Palazzo barocco che ospita il Museo delle Belle Arti e tanti altri edifici del XVIII secolo.

Cena e pernottamento a Timisoara.

2° giorno Timișoara - Hunedoara - Sibiu (300Km)

In mattinata si parte per Hunedoara dove si visiterà il più grande castello medievale dell’Est Europa, il castello dei Hunyadi a Hunedoara, fatto costruire da Iancu, zio di Vlad l’Impalatore/Dracula e padre di Mattia Corvino, re dell’Ungheria.

Con una deviazione di 30Km si potrebbe raggiungere Alba Iulia dove si visita la fortezza Vauban e le due cattedrali ( ortodossa e cattolica ) attraversando durante una passeggiata la fortezza costruita durante l’occuazione asburgica, ex castrum romano.

Arrivo nel tardo pomeriggio a Sibiu, una delle più antiche città della Transilvania. Si scoprirà il centro storico medievale con una passeggiata guidata. Capitale Europea della cultura nel 2007, fu conosciuta nei secoli passati come Hermanstadt. Sibiu è una vivace città sassone fondata nel XII sec. dai commercianti arrivati dal centro dell’Europa in cerca di nuovi mercati. Qui si possono ammirare una possente cinta muraria protetta da 39 torri e 4 bastioni fatti costruire dalle corporazioni degli artigiani. Famose le due piazze con le loro cerchia di case tipiche sassoni, la Cattedrale Cattolica, la vecchia Torre del Consiglio, il Ponte dei Bugiardi e il famoso museo Brukenthal creato nel 1817 nel palazzo barocco del 1785 dal Barone Brukenthal, il governatore della Transilvania.

Cena e pernottamento a Sibiu.

3° giorno Sibiu - Cozia - Curtea de Argeș - Bucarest (300Km)

La prima sosta sarà perr la visita del monastero Cozia (XIV sec.), conosciuto come uno dei complessi storici e d’arte più antichi in Romania. Esso è sito sulla riva destra del fiume Olt. Un piccolo passaggio nascosto permette di arrivare proprio sopra le acque vorticose del fiume. Gli elementi di stile architettonico bizantino sono esplicitamente dichiarati dalle facciate della chiesa centrale, in fasce alterne di mattoni e grossi blocchi di pietra. Prima di raggiungere Cozia, si trova il forte Arutela, costruito al tempo di Adriano, nel 138 d.C., da arcieri siriani.

Prima di raggiungere Bucarest, si visita Curtea de Arges dove la cattedrale è necropoli reale. Curtea de Arges è l’antica capitale della Valacchia, da cui il nome Curtea (Corte). Si visita il monastero Curtea de Arges, costruito tra 1512 e 1517 dal principe regnante Neagoe Basarab. Nella chiesa vescovile si trovano le tombe reali di Carol I e Ferdinando I di Hohenzollern. La cattedrale venne interamente restaurata dall’architetto francese André Lecomte de Nouy, allievo di Eugene Viollet-Le-Duc.


All’arrivo a Bucarest si effettua un giro panoramico con soste e una passeggiata sulla collina dove si trova la chiesa Metropolitana, fulcro dell’ortodossia romena e sosta al Palazzo del Parlamento. Bucarest è considerata una città dei contrasti, con i suoi grandi viali dove si possono ammirare l’Ateneo Romeno/ l’Auditorio della Musica classica, il museo delle Belle Arti ubicato nel Palazzo reale, ecc.
Cena e pernottamento a Bucarest.

4° giorno Bucarest - Constanța - Murighiol / Delta (400Km)

Dopo la prima colazione, giro panoramico di Bucarest, città dei contrasti, con i suoi grandi viali dove si possono ammirare l’Ateneo Romeno/ l’Auditorio della Musica classica, il museo delle Belle Arti ubicato nel Palazzo reale, la chiesa Metropolitana con sosta e passeggiata a piedi sulla collina, fulcro dell’ortodossia romena, il Palazzo del Parlamento, ecc.

Partenza verso Constanta, dove si effettua un giro panoramico della più antica città attestata sul territorio romeno, fondata da coloni greci di Mileto, con il nome di Tomis nel 657 a.C. Nel 71 a.C. la colonia greca fu conquistata dai romani che cambiarono nel 41 a.C. il nome in Constantiniana, dal nome dell’imperatore Costantino il Grande, quando divenne parte dell’Impero romano. Sembra che Giasone con i suoi argonauti abbia fatto sosta proprio qui. Qui visse i suoi ultimi 8 anni, in esilio, il poeta Ovidio Publio Nasone. Divenne in seguito la capitale di Scithia Minor. Fiorente porto genovese nel medioevo oggi è il più grande porto del Mar Nero ed il 4° in Europa. Passeggiata lungomare per ammirare il Casino (unica costruzione in Romania in stile Art Nouveau) e l’acquario (del 1958, il primo costruito in Romania dove è custodita tutta la famiglia degli storioni). Visita del Museo di Storia Nazionale e Archeologia con l’adiacente edificio del mosaico romano di 2000mq, uno dei più grandi dell’Impero romano. Si possono vedere alcune moschee che risalgono all’occupazione turca e l’ultima costruita nel 1910 dal Re Carol I.

Nel pomeriggio partenza per Murighiol con sosta opzionale a Histria, fondata nel VII secolo a.C. dai coloni greci del Mileto. Fu ritenuta la più antica cittadella sul territorio della Romania, menzionata nei documenti. Si trova sulla sponda del lago Sinoe, che una volta fu golfo del Mar Nero, dove adesso si trovano le rovine di fortificazioni, tempi greci, basiliche, abitazioni terme e strade. Nei pressi dell’area archeologica si trova il museo archeologico di Histria.

Cena e pernottamento a Murighiol / Delta. Per il pernottamento nel Delta si prevede un trasferimento in serata con le barche all’albergo previsto.

5° giorno Murighiol / Delta - Galați (122 Km / 90 Km)

Giornata dedicata alla gita in barca ( capacità massima 12 persone) per la conoscere il mondo acquattico del Delta del Danubio, che si trova nella parte settentrionale della regione Dobrogea. Il Delta si estende in grande parte in Romania e parzialmente in Ucraina (732 kmq). E’ il secondo delta come superficie (5.050 kmq) in Europa ma è il meglio conservato.

E’ stato inserito sulla lista del Patrimonio Mondiale nel 1991 come riserva del biosfera, parco nazionale, compreso il complesso di laghi Razim – Sinoe. Dal 21 maggio 1991 è sotto la protezione di RAMSAR, come zona umida d’interesse internazionale. Il delta è anche la più vasta zona di canneti compatti nel mondo.

Circa il 45% della superficie si trova sotto le acque e solo il 5% rappresenta la vera terra ferma mai inondata dalle acque.
Poco più a monte di Tulcea, il Danubio si divide formando il braccio Chilia che dopo 104km arriva al Mar Nero trasportando 60% del volume delle alluvioni e della portata.
Poco più a monte di Tulcea, il Danubio si divide formando il braccio Chilia che dopo 104km arriva al Mar Nero trasportando 60% del volume delle alluvioni e della portata. Poco più a valle di Tulcea, il braccio omonimo si divide nel braccio navigabile Sulina, il più corto e il braccio San Giorgio. Il braccio Sulina, navigabile per le grandi navi marittime ha una lunghezza di 71 km e una portata del 18%. Il braccio San Giorgio, il più lungo, di 112 km, ha una portata di circa 22% della portata totale del fiume. Ha una direzione verso sud-est. Alla foce si forma una laguna, un inizio di delta secondaria.

Nel Delta sono state individuate 1200 specie di piante e alberi, 320 specie di uccelli e 100 specie di pesci. Il cielo è attraversato da pellicani (riccio, comune), cicogne (nero, bianco), cigni (nero, bianco), cormorani, volpoche, aironi (cenerino, rosso, guardabuoi, garzetta, bianco maggiore), spatole bianche, aquile (di mare, minore, anatraia maggiore e minore), falchi pescatori, oche collorosso, casarche, germani reali, fenicotteri, nibbi e altri ancora. S’incontrano le starne, le quaglie, i fagiani, vari tipi di anatre, le tartarughe, i serpenti, le nutrie, le volpi, le lontre, i topi muschiati, i cinghiali, i procioni. Nelle sue acque s’intravedono i movimenti degli storioni – stellato, sterletto – del persico reale, del luccio, della carpa, del carassio. Nei laghi s’incontrano tappeti di ninfee bianche gialle, isolotti di cuora e sulla terraferma non mancano le dune di sabbia con degli alberi secolari e le piante rampicanti dove si possono vedere dei cavalli a stato brado, selvatici. Pranzo a base di pesce nel Delta.
Si attraversa il Danubio con il ferry-boat a Galati. La città diventa un importante centro commerciale, quando cominciano nel 1834, le prime corse regolari con le navi fino a Vienna. Tra il 1900 – 1914 a Galati funzionavano 14 consolati.

Cena e pernottamento a Galati.

6° giorno Galați - Sinaia - Bran - Poiana Brașov (350 Km)

In mattinata si parte verso Sinaia, soprannominata la Perla dei Carpati, dove si trova il castello reale di Peles, magnifico palazzo voluto dal re Carol I di Hohenzoller, è uno dei luoghi imperdibili della Romania. Concepito come residenza estiva fu il primo castello d’Europa a essere dotato di riscaldamento ed elettricità. L’edificio in stile rinascimentale tedesco fu iniziato nel 1875. Nelle sue sale sono esposti mobili d’epoca, dipinti, collezioni d’arme e arazzi molti preziosi. Il Castello si trova in un grande parco.

Proseguimento verso il castello di Bran, meglio conosciuto come Castello di Dracula, ossia il principe regnante Vlad Tepes (l’Impalatore) che regno in Valacchia nel XV secolo. L’edificazione del castello di Bran fu terminata dai commercianti sassoni di Brasov nel 1388 a difesa del Passo di Bran dalle invasioni dei turchi, segnando il confine tra la Transilvania e la Valacchia. Con il suo aspetto fiabesco si erge su un promontorio roccioso nella valle del rio Bran. Viene trasformato nel 1920 da regina Maria in residenza estiva e fu abitato dalla famiglia reale fino nel 1947.

Cena e pernottamento a Poiana Brasov.

7° giorno Poiana Brașov - Brașov - Sighișoara - Piatra Neamț (340Km)

In mattinata prima di partire verso nord si effettua tour panoramico in auto di Brasov e si potranno vedere le fortificazioni, la Torre Bianca e la Torre Nera del XV sec, il Bastione dei Tessitori del XVI sec, la porta Ecaterina (1559) ed il quartiere dei romeni, Schei. Importante città della Transilvania, soprannominata la Praga della Romania, nel medioevo era nota per merito delle corporazioni che l’hanno resa un importante centro per gli scambi commerciali. Il simbolo di Brasov è la chiesa gotica più grande tra Vienna e Istanbul, chiamata la Chiesa Nera, tuttora utilizzata dai luterani tedeschi. Deve il suo nome ad un grande incendio del XVII sec. Nell’antico quartiere Schei si trova la prima scuola romena e la Cattedrale ortodossa di San Nicola, tra le poche di questo genere, in stile barocco.

Arrivo a Sighisoara, luogo di nascita di Vlad l’Impalatore (“Dracula”), che mantiene un centro storico, “la Cittadella”, perfettamente conservato. Per la sua struttura urbanistica e per gli edifici caratteristici, è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e ogni anno vi si tiene un Festival medievale nell’ultima settimana di luglio. La Torre dell’Orologio rappresenta la principale porta d’ingresso della cittadella medievale. Durante la passeggiata per le stradine dell’antica città, si ha l’impressione di fare un salto all’indietro, nel tempo. Si possono ammirare la casa Veneziana, la Casa natale di Dracula, trasformata in ristorante, la Piazza della Cittadella dove si tenevano i mercati, le fiere artigianali, i processi alle streghe e le esecuzioni pubbliche oltre a numerose chiese e palazzi antichi. Pranzo nella casa del Conte Dracula.

Proseguimento verso Piatra Neamt attraversando i Carpazi Orientali, una delle zone naturalistiche più belle della Romania:il lago Rosso le famose Gole di Bicaz dove tempo permettendo si farà una passeggiata a piedi. Lacu Rosu deve il suo nome ai riflessi del fondale ma intorno al suo nome si sono create varie leggende.

Cena e pernottamento a Piatra Neamt. Passeggiata serale nell’antica corte principesca. Dalla Corte principesca del 1468-1475 voluta da Stefano il Grande, rimangono solo le cantine che ospitano delle esposizioni temporanee. La chiesa risale al 1497-1498, monumentale ed elegante in stile architettonico tipico moldavo, di forma rettangolare, senza campanile. Le facciate di pietra non intonacata sono abbellite da dischi di ceramica smaltati.

8° giorno Piatra Neamț - Agapia - Neamț - Voroneț - Suceava - Rădăuți (250Km)

In mattinata si visita il Monastero Agapia (XVII sec.) caratteristico per il suo colore bianco ed i suoi giardini sempre fioriti, per le opere del più famoso pittore romeno Nicolae Grigorescu che vi esegui alcuni affreschi interni tra cui “gli occhi che ti seguono ovunque “. Di grandi dimensioni è circondato da piccole case, dove vivono circa 200 suore, formando una città monastica.

Si prosegue verso il Monastero di Neamt che fu un modello di architettura per i monasteri della Moldavia.

In lontananza si potrà ammirare la fortezza di Neamt. Possibilità di visita (opzionale) della fortezza costruita nel tardo XIV sec. da Pietro I Musat. Non fu conquistata nemmeno da Maometto II, conquistatore del Costantinopoli, nel 1476.
Continuazione verso il più famoso dei monasteri della Bucovina, Voronet (1487), il più antico affrescato esteriormente, famoso per il suo “Giudizio Universale“ ed il suo colore blu che ricorda il lapislazzuli. E’ chiamato “il gioiello della Bucovina” ed anche “la Cappella Sistina d’Oriente” anche se per i suoi colori, somiglia di più alla Cappella degli Scrovegni.

Si arriva all’antica capitale della Moldavia, Suceava. Breve sosta alla fortezza per sentire la sua storia e le sue leggende.
Cena e pernottamento a Radauti.

9° giorno Rădăuți - Sucevița - Moldovița - Bogdan Vodă - Sighet (260 Km)

Radauti è piuttosto un grande villaggio che una piccola città, si estende su 32 kmq. Il nome, di origine controversa di Radauti, fu per la prima volta citato in un documento firmato nel 1393, dal principe regnante Roman I (1391-1394). Ma la zona era abitata già da millenni, dalla civiltà Cucuteni e dai daci. Prima di Roman I, di questa zona scrive nei suoi documenti Bogdan I, il fondatore dello stato moldavo, come punto scelto per il suo esercito, nei pressi dei villaggi di Radomir. Qui Bogdan I fondò la prima chiesa, Bogdana, in pietra, la più antica chiesa della Moldova. La chiesa sarà necropoli principesca. Visita della chiesa del monastero Bogdana, la prima chiesa in pietra della Moldavia (all’epoca comprendeva anche la Bucovina, nome dato più tardi durante l’occupazione asburgica di questa zona ricca in antiche faggete).
Sosta ai laboratori di ceramica nera di Marginea, antica tradizione tramandata di generazione in generazione.

Le visite proseguirano con il più grande monastero fortificato e affrescato della Bucovina: Sucevita (1582-84) dove rimarrete meravigliati della “Scala delle virtù” e dall’”Assedio di Costantinopoli”. Sucevita è l’unico monastero che ha conservato le sue magnifiche fortificazioni.
Si arriva in Maramures, traversando il Passo Tihuta, dove si visita le chiese lignee di Bogdan Voda, Rozavlea e Barsana.

A Bogdan Voda, a differenza delle altre chiese lignee del Maramures, l chiesa si trova nel mezzo del villaggio, non più sopra una collina dominante. Alcuni dei dipinti che adornano l’interno della chiesa dedicata a San Nicola, costruita nel 1718, attingono al metodo tradizionale della pittura su stoffa, mentre altri sono realizzati direttamente su legno. La chiesa lignea edificata nel 1718, sul luogo della vecchia, bruciata dai Tartari nel 1717, è rappresentativa dell’architettura delle chiese lignee del Maramures, per il suo corpo tondo, con un tetto a doppia falda, sorretto da mensole allungate, sotto il quale è presente un rilievo torsionale, che circonda le pareti esterne della parte inferiore.

La chiesa lignea “Santi Arcangeli Michele e Gabriele” di Rozavlea, del 1717, fu probabilmente portata qui da qualche altra zona di Maramures, e posizionata sulla fondazione di una più antica, bruciata dai tartari. È un antico luogo di culto greco-cattolico come risulta dal “Semantism di Maramures” del 1936.

Ultima sosta sarà a Barsana, dove il monastero fu costruito nel 1994 all’estremità est del villaggio, su una collina. Si raggiunge percorrendo a piedi un viale alberato passando sotto un portale ligneo tipico del Maramures e la torre campanaria. L’incinta ospita la chiesa alta 57m, la casa della Madre Superiore, , la cappella costruita su più livelli, un altare estivo (1996-1997), una acquasantierar, la Casa Voevodale, la Casa degli artisti (1999) e la Casa degli artigiani. Tutte le costruzioni sono circondate da prati fioriti e ben curati.
Cena e pernotamento a Sighetul Marmatiei.

10° giorno Sighet - Săpânța - Satu Mare - Petea - Hu - Budapest ( 120 Km; 450 Km)

Dopo la prima colazione, si attraversa la città di Sighetul Marmatiei per raggiungere il cimitero “allegro”, con le sue croci con tinte blu di Sapanta. Il cimitero è inedito per la maniera spiritosa e priva di solennità con la quale guarda la morte. L’idea è stata di Stan Ion Patras (1908-1977) nel 1934 e da allora nel cimitero sono comparse 800 croci dipinte e scolpite da lui (700) e in seguito, dopo la sua morte nel 1977, dai sui allievi. Ion aveva cominciato a scolpire croci in legno di rovere a 14 anni solo dal 1934 ha cominciato a usare il colore e la poesia naif. Possibilità di visita del più alto monastero a Sapanta-Peri, di ben 78m, sovrastata da una croce alta 7m, ricoperta con 4 kg di oro.

Proseguimento verso Budapest con breve sosta a Satu Mare (fine dei nostri servizi).

Servizi opzionali

A. Notte supplementare nelle città importanti lungo il percorso per una visita approfondita della città e dei suoi musei: Timsoara, Sibiu, Bucarest, Brasov
Note
L'inzio del tour deve essere compatibile con l'orario dei castelli Peles ( chiuso lunedì e martedì), Constanta (Museo di archeologie - chiuso lunedì e martedì).

Si consiglia una notte supplementare dopo il 7* giorno con pernottamento a Sighisoara o Odorheiu Secuiesc.

Si consiglia una notte supplementare dopo il 9* giorno con pernottamento a Viseu per poter visitare il giorno 9* il monastero di Moldovita (1532) (monastero affrescato della Bucovina, Patrimonio Unesco) e visitare il giorno successivo la chiesa lignea di Ieud - Patrimoio Unesco, la più vecchia chiesa in legno del Maramures.
Constanța
Durata: 3 giorni
Accessibile: Parzialmente
Aeroporto di arrivo: Mihail Kogălniceanu International Airport Costanza
Aeroporto di partenza: Mihail Kogălniceanu International Airport Costanza
Codice tour
CBCT
Durata
3 giorni

Calendario

Tariffe

Servizi inclusi

2 pernottamenti hotel 4* centrale con prima colazione

trasferimento privato da/per aeroporto

e-book Constanta con percorso GPS a piedi da effettuare in libertà, con i propri ritmi

Visita dettagliata Google Maps

Constanța

1° giorno

Trasferimento all’albergo prescelto.

2° giorno

Giornata libera oppure servizi opzionali.

La più grande città porto del Mar Nero e il quarto porto dell’Europa, Constanta risente ancora del passato che vide la presenza dei Greci e dei Romani.
Constanta è la città con la più antica attestazione documentaria, sul territorio della Romania, del 657 a.C. Era un villaggio di pescatori, un insediamento sul Mar Nero che i Greci di Mileto trasformarono in un fiorente porto, una colonia greca, chiamata Tomis. I romani conquistarono Tomis nel 71 a.C. e gli cambiarono il nome in Constantiana, in onore della sorella dell’imperatore Costantino il Grande. Divenne in seguito la capitale di Scithia Minor.
Il poeta Ovidio Publio Nasone visse qui i suoi ultimi nove anni, in esilio (8 -17), quando scrisse “Epistulae ex Ponto”.

Il dominio dell’Impero Ottomano riduce la città in un semplice villaggio di pescatori e allevatori di pecore e cavalli.

In seguito alla guerra d’Indipendenza contro l’Impero Ottomano (1877-1878) Dobrogea ritorna a far parte dei territori del Regno di Romania (Muntenia e Moldavia).

3° giorno

Trasferimento all’aeroporto per il volo di ritorno.

Servizi opzionali a richiesta

A. tour pedonale di circa 4 ore con guida autorizzata
B. escursione nel Delta del Danubio che con i suoi tre bracci è il Paradiso delle flora e fauna - vari percorsi in barca da 12 persone
  • Nel Delta del Danubio  sono state individuate 1200 specie di piante e alberi, 320 specie di uccelli e 100 specie di pesci. Il cielo è attraversato da pellicani (riccio, comune), cicogne (nero, bianco), cigni (nero, bianco), cormorani, volpoche, aironi (cenerino, rosso, guardabuoi, garzetta, bianco maggiore), spatole bianche, aquile (di mare, minore, anatraia maggiore e minore), falchi pescatori, oche collorosso, casarche, germani reali, fenicotteri, nibbi e altri ancora. S’incontrano le starne, le quaglie, i fagiani, vari tipi di anatre, le tartarughe, i serpenti, le nutrie, le volpi, le lontre, i topi muschiati, i cinghiali, i procioni. Nelle sue acque s’intravedono i movimenti degli storioni – stellato, sterletto – del persico reale, del luccio, della carpa, del carassio. Nei laghi s’incontrano tappeti di ninfee bianche gialle, isolotti di cuora e sulla terraferma non mancano le dune di sabbia con degli alberi secolari e le piante rampicanti dove si possono vedere dei cavalli a stato brado, selvatici.

C. pranzo nel Delta del Danubio a base di pesce con acqua mineral einclusa 50 cl.
Note
Consigliato per la formula Fly-drive

Regione

Dobrogea

Histria e gli insediamenti daco-romani
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Histria e gli insediamenti daco-romani

Histria, intitolata al fiume Danubio (Istros, in greco), fu fondata nel VII secolo a.C. dai coloni greci del Mileto.  Fu ritenuta la più antica cittadella sul territorio della Romania, menzionata nei documenti. Si trova sulla sponda del lago Sinoe, che una volta fu golfo del Mar Nero, dove adesso si trovano le rovine di fortificazioni, tempi greci, basiliche, abitazioni terme e strade.

Nei pressi dell’area archeologica si trova il museo archeologico di Histria. 

Gli altri insediamenti daco – romani in Dobrogea sono:

+ Troemis 

Sulle sponde del Danubio si trovano i ruderi della cittadella getica Troemis, menzionata nelle “Epistulae ex Ponto” di Ovidio, sede della Legione V Macedonica. I monumenti furono rinvenuti da Engelhardt nel periodo 1864-1865 e 33 di essi sono attualmente esposti al museo di archeologia Saint Germain-en-Laye, a 19 km da Parigi. 

+ Arrubium 

A circa 20 km da Troemis si trovano le tracce del castro romano Arrubium, menzionato per la prima volta nell’anno 100. Probabilmente il nome è di origine celtica e qui si praticava il culto del dio Giove Arrubianus.

+ Dinogetia 

Sempre sulle rive del Danubio si trovava la cittadella romana eretta su un vecchio insediamento dacico. Se ne conservano ancora le rovine di una basilica romana del IV secolo e di una chiesetta bizantina del X secolo.

+ Capidava 

La più grande delle cittadelle geto-daciche sulle rive del Danubio fu anche essa occupata dai romani.  Aveva un importante ruolo militare nella difesa del limes danubiano.

Delta Dunarii Romania

Regione

Dobrogea

Delta del Danubio
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Delta del Danubio

Si trova nella parte settentrionale della regione Dobrogea. Il Delta si estende in grande parte in Romania e parzialmente in Ucraina (732 kmq). E’ il secondo delta come superficie (5.050 kmq) in Europa ma è il meglio conservato. 

E’ stato inserito sulla lista del Patrimonio Mondiale nel 1991 come riserva del biosfera, parco nazionale, compreso il complesso di laghi Razim – Sinoe. Dal 21 maggio 1991 è sotto la protezione di RAMSAR, come zona umida d’interesse internazionale. Il delta è anche la più vasta zona di canneti compatti nel mondo.

Circa il 45% della superficie si trova sotto le acque e solo il 5% rappresenta la vera terra ferma mai inondata dalle acque.

All’interno del parco ci sono varie riserve naturali, tra le più conosciute essendo le foreste di Caraorman, Letea e Babadag e le zone salate di Murighiol. 

A sud confina con l’altopiano del Dobrogea, a nord con quello della Bassarabia (Ucraina) e ad est con il Mar Nero. Si trova all’incrocio del parallelo 45° latitudine Nord e del meridiano 29° longitudine Est. A nord, il braccio Chilia e Musura costituiscono la frontiera con l’Ucraina. Grazie alle 67 tonnellate di alluvioni annue trasportate dal fiume, il Delta cresce annualmente con circa 40 mq.

Poco più a monte di Tulcea, il Danubio si divide formando il braccio Chilia che dopo 104km arriva al Mar Nero trasportando 60% del volume delle alluvioni e della portata. 

Poco più a valle di Tulcea il braccio Tulcea si divide nel braccio navigabile Sulina, il più corto e il braccio San Giorgio. Il braccio Sulina, navigabile per le grandi navi marittime ha una lunghezza di 71 km e una portata del 18%. Il braccio San Giorgio, il più lungo, di 112 km, ha una portata di circa 22% della portata totale del fiume. Ha una direzione verso sud-est. Alla foce si forma una laguna, un inizio di delta secondaria. 

Nel Delta sono state individuate 1200 specie di piante e alberi, 320 specie di uccelli e 100 specie di pesci. Il cielo è attraversato da pellicani (riccio, comune), cicogne (nero, bianco), cigni (nero, bianco), cormorani, volpoche, aironi (cenerino, rosso, guardabuoi, garzetta, bianco maggiore), spatole bianche, aquile (di mare, minore, anatraia maggiore e minore), falchi pescatori, oche collorosso, casarche, germani reali, fenicotteri, nibbi e altri ancora. S’incontrano le starne, le quaglie, i fagiani, vari tipi di anatre, le tartarughe, i serpenti, le nutrie, le volpi, le lontre, i topi muschiati, i cinghiali, i procioni. Nelle sue acque s’intravedono i movimenti degli storioni – stellato, sterletto – del persico reale, del luccio, della carpa, del carassio. Nei laghi s’incontrano tappeti di ninfee bianche gialle, isolotti di cuora e sulla terraferma non mancano le dune di sabbia con degli alberi secolari e le piante rampicanti dove si possono vedere dei cavalli a stato brado, selvatici. 

+ Sulina 

Sita allo sbocco del canale Sulina nel Mar Nero è accessibile solo via acqua.  Sulina è la città più ad est della Romania. Nel suo cimitero furono sepolti marinai, pirati, principi e principesse, diplomati o semplici funzionari doganali, di tutte le nazioni del mondo, dal Malta fino alla Danimarca,  dalla Turchia alla Germania e dall’Africa fino alla Russia. Il cimitero è diviso in quattro parti, ogni parte per una religione diversa: rito ortodosso, cattolico, musulmano ed ebraico. 

Regione

Dobrogea

Adamclisi
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Adamclisi

Qui, nella Moesia Inferiore, si può ammirare il monumento fatto costruire da Traiano nel 107-108, per commemorare la vittoria dell’imperatore sui Daci durante la battaglia di Tapae, del 101. Ispirato al mausoleo di Augusto, fu dedicato a Marte Ultore. Originariamente le 54 metope, che ritraevano le legioni romane intente a combattere contro i nemici, decoravano il muro perimetrale. Il monumento ha un diametro di 38 m e un’altezza di più di 20 m. Quando è stato scoperto, tutto il rivestimento esterno era caduto a terra. Fu ricostruito nel 1977, gli elementi originali essendo adesso al riparo nel museo.

Colonizzata dai veterani delle guerre contro i Daci, la città divenne il più grande insediamento romano della Scythia Minor e fu costituita in municipium attorno all’anno 200. Distrutta dai Goti, la città fu ricostruita sotto il regno di Costantino I con migliori mura difensive che la proteggessero con successo fino al sacco degli Avari del 587, che ne segnò sostanzialmente il declino. 

L’attuale nome Adamclisi, di origine turca, sembra essere un adattamento in romeno di Adam Kilisse (letteralmente chiesa dell’uomo), nome dato dai turchi al Tropaeum Traiani, che pensavano fosse una chiesa. 

Accanto al monumento si trova il museo che custodisce alcuni pezzi originali, antichità daciche, greche e romane. 

Nelle vicinanze si trova il castrum romano con i resti degli acquedotti e i resti della città medievale con le terme e abitazioni oltre ai resti di una necropoli romano-bizantine e di una basilica. 

Dobrogea

Città

ConstanțaMamaiaMangaliaTulcea
Dobrogea

La Dobrogea sembrerebbe una regione isolata visto che è abbracciata lungo tre lati dalle acque, il Danubio a ovest, il suo Delta a nord e, per 250 km ad est, il Mar Nero. La regione vanta le montagne più antiche della Romania, i Monti Macin, che hanno influenzato il percorso del Danubio.  Il litorale fu […]

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Dobrogea

La Dobrogea sembrerebbe una regione isolata visto che è abbracciata lungo tre lati dalle acque, il Danubio a ovest, il suo Delta a nord e, per 250 km ad est, il Mar Nero.

La regione vanta le montagne più antiche della Romania, i Monti Macin, che hanno influenzato il percorso del Danubio. 

Il litorale fu colonizzato nell’VIII secolo a.C. dai commercianti greci provenienti dall’Asia Minore. Le città furono occupate da Alessandro Magno e poi dal re daco, Burebista. Più tardi arrivarono i romani, con l’annessione di Augusto e la grande battaglia di Traiano, ad Adamclisi, del 102. 

Dal 395 la Scythia Minor (Dobrogea) fa parte dell’Impero bizantino. Per secoli il suo territorio fu devastato dai popoli migratori prima di essere annesso alla Valacchia. Per quattro secoli fu occupato dall’Impero Ottomano. Questo territorio è uno dei più cosmopoliti dell’Europa con popolazioni di fede cristiana e musulmana: tedeschi, tartari, bulgari, romeni, russi e turcomanni. 

Alla fine della guerra d’indipendenza del 1877 – 1878, le grandi potenze assegnarono due terzi della Dobrogea alla Romania.

Anche se è abbracciata dal secondo più lungo fiume dell’Europa, il più lungo navigabile, rimane una regione abbastanza arida e siccitosa. Comunque da qui provengono buoni vini bianchi liquorosi che affondano le loro radici nella storia e nella sabbia. 

La capitale riconosciuta della regione è Constanta (in italiano Constanza), uno dei più grandi porti del Mar Nero. 

La prima stazione turistica sul Mar Nero nasce a Mamaia, situata tre chilometri a nord di Constanta, su una striscia di sabbia larga di 300 m e lunga di 8 km, tra il mare e il lago Siutghiol. Le prime costruzioni per il turismo estivo sorsero nel 1906. Il litorale a sud di Constanta diventa una meta turistica grazie ai nuovi alberghi costruiti nel periodo 1967 – 1973 quando nascono sei stazioni balneari aperte solo d’estate: Olimp, Neptun, Jupiter, Cap Aurora – la più piccola, Venus e Saturn. I primi dieci alberghi di Cap Aurora furono costruiti in nove mesi. A Neptun fu costruita la villa di vacanza di Ceausescu. 

Tutte le stazioni turistiche sono protette da dighe marittime che difendono dalle onde le spiagge di sabbia fine.

Il litorale è famoso anche per i fanghi sapropelici provenienti dal lago Techirghiol. 

Lungo il litorale romeno ci sono quattro città: Constanta, Eforie Nord,  Eforie Sud e Mangalia. A Navodari fu costruita la stazione balneare per colonie estive destinate ai bambini e a Costinesti, quella per gli studenti universitari. 

La città più a sud è Vama Veche/ Antica dogana famosa dal 2003 per il festival rock, Stufstock, che ha allontanato i turisti che venivano qui per trovare la quiete di un piccolo villaggio di pescatori, lontani dal turismo di massa. La zona più amata e la più bella rimane il Delta del Danubio, Patrimonio Unesco, nel nord della regione. 

Constanța
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La più grande città porto del Mar Nero e il quarto porto dell’Europa, Constanta risente ancora del passato che vide la presenza dei Greci e dei Romani.  Constanta è la città con la più antica attestazione documentaria, sul territorio della Romania, del 657 a.C. Era un villaggio di pescatori, un insediamento sul Mar Nero che […]

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Constanța

La più grande città porto del Mar Nero e il quarto porto dell’Europa, Constanta risente ancora del passato che vide la presenza dei Greci e dei Romani. 

Constanta è la città con la più antica attestazione documentaria, sul territorio della Romania, del 657 a.C. Era un villaggio di pescatori, un insediamento sul Mar Nero che i Greci di Mileto trasformarono in un fiorente porto, una colonia greca,  chiamata Tomis. I romani conquistarono Tomis nel 71 a.C., sotto la guida di Lucullo e gli cambiarono il nome in Constantiana, in onore della sorella dell’imperatore Costantino il Grande. Divenne in seguito la capitale di Scithia Minor.

La leggenda narra che Giasone con i suoi argonauti abbia fatto sosta proprio qui, con Medea (esiste un promontorio chiamato Cap Midia) e per non essere più inseguiti dal padre di Medea fece a pezzi il fratellino (tomein significa tagliare in greco). Ma è solo una leggenda…

Il poeta Ovidio Publio Nasone visse qui i suoi ultimi nove anni, in esilio (8 -17), quando scrisse “Epistulae ex Ponto”.

I vari attacchi di diverse popolazioni migratorie, decisivo essendo quello degli avari, la portano alla completa distruzione.

Ricompare nel XIII secolo quando la città è dominata dai commercianti genovesi quando era un fiorente porto.

Il dominio dell’Impero Ottomano riduce la città in un semplice villaggio di pescatori e allevatori di pecore e cavalli. 

Diventa città dopo la costruzione della via ferrata Cernavoda – Constanta e del porto usato per l’esportazione del grano raccolto in Dobrogea.

In seguito alla guerra d’Indipendenza contro l’Impero Ottomano (1877-1878) Dobrogea ritorna a far parte dei territori del Regno di Romania (Muntenia e Moldavia).

La sua spiaggia non è più lunga di 12 km seguita verso nord della spiaggia di M

Acquario
Busto di Eminescu
Casa con leoni
Casinò
Cattedrale ortodossa di Santi Pietro e Paolo
Chiesa bulgara San Nicola
Chiesa greca
Chiesa romano-cattolica Sant’Antonio da Padova
Comando della Marina Militare
Complesso delle Scienze naturali e il Delfinario
Faro genovese
Grande Moschea di Mahmud II
Hotel Palace
Hotel Regina già d’Angleterre
Mosaico romano
Moschea Hunkiar
Museo d’Arte
Museo d’Arte tradizionale popolare romena
Museo di scultura Ion Jalea
Museo di Storia Nazionale e Archeologia
Parco Comunale centrale
Piazza Ovidio
Porto turistico Tomis
Statua “i Pescatori”
Statua di Anghel Saligny
Statua di Regina Elisabeta
Teatro di Stato Constanta
Villa Laskaridis
Dobrogea,Constanța Acquario Costruito in riva al mare, su un terrapieno realizzato specialmente per accogliere il Casinò e le sue dependance, nello stesso periodo con il Casino (1909), in stile Art Nouveau, con decorazioni ispirate alla leggenda degli argonauti e fauna marina, dall’architetto romeno Daniel Renard, fu usato come ristorante e più tardi, nel 1958, inaugurato come primo […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Busto di Eminescu Mihai Eminescu (1850-1889) poeta, scrittore e giornalista romeno è considerato il maggiore poeta romantico della letteratura romena. La statua dedicata al grande poeta realizzata nel 1934, ha un’altezza di 3 m ed è l’opera dello scultore Oscar Han.Certi specialisti sostengono l’ipotesi secondo cui il personaggio femminile sotto il busto del poeta sia Calliope, la musa […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Casa con leoni L’edificio costruito nel 1897, come abitazione privata per un mercante armeno, Dicran Emirzian, ha una storia travagliata. L’architetto Ion Berindei (1871-1928), fu colui che fece progettare alcuni dei più bei palazzi della Romania e promosse lo stile neoromeno, tra questi i più conosciuti sono il Palazzo della Cultura di Iasi (1906-1925), il castello Cantacuzino (1902) […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Casinò Il Casinò è il simbolo della città e rappresenta sempre un punto di attrazione per i turisti e gli abitanti. Si trova su lungomare.Dapprima, nel periodo 1880-1890, a qualche centinaio di metri dalla costruzione attuale, si trovava un edificio di legno chiamato Kursaal. Oltre alla sala da ballo, c’erano la sala di lettura dei periodici […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Cattedrale ortodossa di Santi Pietro e Paolo La cattedrale vescovile, il più grande edificio di culto della città, fu eretta tra gli anni 1883-1885. Nelle vicinanze, lato sud, ci sono alcuni scavi archeologici, dell’antica città greca Tomis. La santificazione, con il nome del santo patrono Pietro e Paolo (Petru e Pavel), avviene solo nel 1895.   Costruita in stile neo-bizantino, realizzata con un’alternanza […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Chiesa bulgara San Nicola Alla fine del IX secolo, nella città viveva una cospicua comunità bulgara, che richiese all’amministrazione comunale l’8 ottobre 1868, l’approvazione per la costruzione di una chiesa ortodossa propria.  La chiesa fu terminata nel 1890, nello stile architettonico romeno, con dei testi religiosi scritti in bulgaro. Dopo il 1940 la comunità diminuisce e la chiesa entra […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Chiesa greca La chiesa dedicata alla Festa della Trasfigurazione è la prima chiesa cristiana della città, essendo stata costruita nel 1867-1868, con il contributo della comunità ellenica. L’architetto greco Teoharidi ha rispettato le norme relative alle dimensioni imposte da Costantinopoli ma ha risposto anche al desiderio dei greci in esilio che volevano vedere un pezzo della loro […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Chiesa romano-cattolica Sant’Antonio da Padova Fu costruita tra il 1935 e il 1937 secondo il modello delle basiliche romaniche del XII secolo del nord Italia. Fu costruita in sostituzione di un’antica basilica del 1872 diventata troppo piccola per la numerosa comunità cattolica della città, di circa 4000 fedeli. La costruzione di una chiesa cattolica a Costanza è determinata dagli operai […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Comando della Marina Militare Nelle vicinanze del Faro Genovese fu costruito dalla Società DBSR, tra 1879-1881, l’albergo Terminus che ulteriormente cambio il nome in Carol I. E’ stato uno dei primi alberghi per i turisti che venivano al mare.Era un albergo elegante per quell’epoca, e disponeva di oltre le 100 camere, salottini con balcone e bagni a ogni piano, […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Complesso delle Scienze naturali e il Delfinario Sito sulla sponda Est del lago Tabacariei, il Delfinario organizza d’estate spettacoli quotidiani. Dal complesso fanno parte, oltre all’Acquario lungomare e il Delfinario anche la micro-riserva e Uccelli esotici, il Planetario e il Centro per equitazione. Nel 1985 la Microriserva entrò nel circuito pubblico. Essa si estende su una superficie di 12ettari di cui 2ettari […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Faro genovese Il piccolo faro alto soli 8 m si può ammirare in riva al mare. L’origine del nome del faro è contraddittoria. Una delle leggende racconta che c’era un faro di legno dall’epoca dei navigatori genovesi. Un’altra, sempre plausibile, racconta l’origine genovese degli operai che costruirono il faro di pietra. A quest’obiettivo turistico emblematico si associano […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Grande Moschea di Mahmud II E’ la principale moschea della città, costruita nel 1910-1912, in stile arabo-bizantino, per volontà del Re Carlo I, per la comunità musulmana, sui resti di una precedente costruzione. Della vecchia moschea del 1828 si conserva solo il mihrab in stile moresco. Inizialmente fu chiamata moschea Carlo. Presenta delle splendide decorazioni sopra l’ingresso è scritto “nel […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Hotel Palace Costruito nel 1914 sulla falesia che si affaccia sul porto, vicino al Casinò, l’Hotel Palace fu un albergo di gran classe per quell’epoca. Progettato da un architetto francese e detenuto dal barone Edgar de Marçay – uno degli azionisti del Casino di Monte Carlo, all’epoca – è facile capire perché l’architettonica dell’albergo fa pensare allo […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Hotel Regina già d’Angleterre Alla fine del XIX secolo a Constanta c’erano solo due hotel che potevano accogliere i turisti. Uno si chiamava Hotel Carol e l’altro era Hotel d’Angleterre. Quest’ultimo si presume che sia stato costruito negli anni 1880. Le prime informazioni documentarie su questo hotel risalgono al 1882, quando Mihai Eminescu, il più famoso poeta romeno, visitò […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Mosaico romano Vicino al Museo archeologico si trova un emporio del IV secolo con una superficie di 2.000 mq che conserva una sala con uno splendido mosaico policromo di 850 mq decorato con motivi geometrici e vegetali. E’ il più grande mosaico scoperto sul territorio dell’Impero romano.  Il complesso architettonico offre una testimonianza del modo di vivere […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Moschea Hunkiar Costruita tra il 1867-1868, durante la dominazione ottomana della regione, la moschea “Hunkiar“ (sultano) si chiama anche Aziziye essendo costruita durante il regno del sultano Abdulaziz (1830 – 1876) e comincia le sue funzioni nel 1869, nove anni prima che la Dobrogea settentrionale diventasse parte della Romania. Trovandosi sotto l’amministrazione di Costantinopoli, le autorizzazioni per […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Museo d’Arte Sono esposti i quadri dei pittori più importanti della Romania, attivi tra l’ottocento e il novecento: Theodor Pallady, Theodor Aman, Nicolae Grigorescu, Ion Luchian, Ioan Andreescu, Corneliu Baba e degli scultori Dimitrie Paciurea, Ion Jalea, Federick Storck e Oscar Han. Con un patrimonio di oltre 7000 opere d’arte romene, il museo rappresenta un punto di […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Museo d’Arte tradizionale popolare romena Situato in un edificio emblematico della città, il vecchio Palazzo Comunale, il museo sorprende per la varietà degli oggetti tradizionali lavorati a mano. L’edificio in cui si trova il museo fu inaugurato nel 1893. La costruzione fu realizzata per ospitare la sede del Comune. Nel 1954 diventò la sede della Posta, mentre dal 1976, l’edificio […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Museo di scultura Ion Jalea E’ allestito in un edificio costruito in stile neoromeno (1919-1920) lungomare come abitazione privata e per un periodo funzionò la sede del consolato inglese Ion Jalea, nato nel 1887 a Casimcea -Tulcea/Dobrogea, diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bucarest avendo come professori i famosi Frederick Storck e Alexandru Paciurea, ha studiato a Parigi con Antoine […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Museo di Storia Nazionale e Archeologia Vanta una vasta collezione di sculture romane e greche ospitata in 24 sale. Vi troviamo la collezione di statuette di tipo Tanagra, vasi di ceramica, sculture tomitane – tra le più belle sono il Serpente Glicone (II secolo) e Fortuna con Pontos – gioielli d’oro ma anche repliche delle statuette del Pensatore della cultura Hamagia […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Parco Comunale centrale Oltre alle istituzioni amministrative locali e regionali, il parco centrale della città ospita anche un’importante collezione all’aperto di monumenti e cimeli dell’antica fortezza di Tomis. Le grandi anfore, i sarcofagi, le mura e la mappa degli antichi insediamenti in questa regione, fanno il collegamento tra la vecchia e la nuova città, un passaggio dall’antichità al […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Piazza Ovidio E’ considerata la piazza principale della città, dove possono essere ammirati gli edifici storici tra cui il Museo di Storia Nazionale e di Archeologia. Nella piazza vi sorge la statua del poeta romano Ovidio, esiliato a Tomis dall’Imperatore Adriano, realizzata in bronzo dallo scultore italiano Ettore Ferrari e regalata al Comune di Constanta dal Comune […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Porto turistico Tomis Al limite nord del lungomare si scende verso la marina che negli ultimi anni ha subito importanti interventi di ammodernamento che hanno cambiato il piccolo porto dei pescatori formato da una darsena compresa fra due dighe e due piccoli fari all’ingresso, in uno moderno, allestito con degli ormeggi moderni e rimesse adeguate per gli yacht. […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Statua “i Pescatori” Negli anni ’60 lo scultore Corneliu Virgiliu Medrea (1888-1964) realizzò un gruppo statuario per rendere omaggio ai Pescatori e al loro lavoro. Inizialmente le statue furono installate a livello del lungomare dopodiché è stata realizzata intorno, una vasca per rendere più realistica l’opera.  C.V. Medrea fu professore di scultura all’Accademia di Belle Arti di Bucarest […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Statua di Anghel Saligny Si trova su un promontorio lungomare nella parte occidentale. La statua fu realizzata da Oscar Han nel 1957. Nato a Serbanesti-Galati nel 1854 (muore a Bucarest nel 1925) è considerato uno dei fondatori dell’ingegneria romena, essendo uno dei pionieri della tecnologia mondiale nella progettazione e costruzione di ponti e silos a struttura metallica, in cemento […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Statua di Regina Elisabeta La statua in onore della Regina Elisabeta (n. 29 dicembre 1843, Neuwied, Germania – d. 2 marzo 1916, Curtea de Arges ) fu realizzata dallo scultore Ion Jalea nel 1937 e si trova in riva al mare. Il nome completo era Principessa de Wied, Elisabeth Pauline Ottilie Luise, conosciuta anche con il pseudonimo letterario Carmen […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Teatro di Stato Constanta È un Teatro di Repertorio, l’unica istituzione di questo tipo in Dobrogea. Il teatro è stato fondato nel 1951 e ha operato, nel tempo, sotto diversi nomi. Dispone di un team amministrativo artistico e tecnico composto da 70 dipendenti e 14 collaboratori. La sala del teatro ha una capienza di 270 posti a sedere. La […] Per saperne di più
Dobrogea,Constanța Villa Laskaridis La villa è appartenuta a una delle più importanti famiglie greche che hanno contribuito all’evoluzione culturale ed economica della città portuale. La comunità greca di Dobrogea e soprattutto di Constanta era riconosciuta non solo per la sua numerosità (considerevole nel periodo interbellico), ma forse soprattutto per la sua importanza in tutte le istituzioni pubbliche di […] Per saperne di più
Dobrogea Constanța City Break Per saperne di più
Mamaia
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E’ la più antica e la principale stazione turistica balneare della Romania. In principio era un piccolo villaggio di pescatori greci, tartari e russi e di pastori romeni. Si trova su una striscia di sabbia fine in parte di origine minerale, in parte formata dalla frantumazione delle conchiglie, larga 300m e lunga 8km, tra il […]

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Mamaia

E’ la più antica e la principale stazione turistica balneare della Romania. In principio era un piccolo villaggio di pescatori greci, tartari e russi e di pastori romeni. Si trova su una striscia di sabbia fine in parte di origine minerale, in parte formata dalla frantumazione delle conchiglie, larga 300m e lunga 8km, tra il Mar Nero il lago Siutghiol.

Nel 1906 compaiono qui le prima cabine in legno, in riva al mare, riunite in due padiglioni che finivano con una torre da guardia. L’espansione del porto Constanta verso il sud richiese lo spostamento “dei bagni” verso nord, cioè verso Mamaia. Per facilitare l’accesso verso Mamaia è stata costruita una ferrovia smantellata nel 1960.

L’incendio del 1920 distrugge le costruzioni in legno. Dopo la prima guerra mondiale, la stazione si sviluppa e viene costruita la residenza estiva della famiglia reale, oggi chiamato Club Castel. Nel 1935 è costruito il Casino di Mamaia e nel 1934 il primo albergo, cioè una grande villa in riva al mare. Il primo vero hotel, Rex, è del 1936 e gli altri compaiono dopo il 1957, come Parc, Bucuresti (il nome attuale Iaki). Mamaia conosce due tappe di costruzioni, una disordinata del 1959-1965, a sud e l’altra del 1982-1985, nel nord della città. 

Mamaia era in quel periodo considerata la migliore stazione sulle rive del Mar Nero e fu visitata da numerosi turisti stranieri provenienti dai paesi occidentali attirati dai prezzi bassi.

A Mamaia sono stati costruiti il Villaggio vacanza / Satul vacanta costituito da 31 ristoranti in altrettante case in stile tipico delle regioni della Romania. 

Un’altra attrazione è Aqua Magic, un parco giochi acquatico che occupa 2,7 ettari, con piscine, scivoli, bacini d’acqua, bar, ristoranti, ecc.

Il 16 luglio 2004 con un investimento di circa 3,5 milioni € è stata costruita la Telegondola che collega il Casino con Hotel Perla con un percorso di soli 7 minuti, lungo 2,1 km, a 50m d’altezza.

Mangalia
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La città si trova a 44 km sud di Constanta e si sviluppò attorno agli insediamenti dell’antica colonia greca Callatis, costruita dai greci venuti da Heraclea Pontica, nel VI secolo a.C.. Fu rivitalizzata dai genovesi nei secoli XIII-XIV. Era chiamata anche Pangalia ossia “la più bella” nel greco bizantino. Il nome di Mangalia compare per […]

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Mangalia

La città si trova a 44 km sud di Constanta e si sviluppò attorno agli insediamenti dell’antica colonia greca Callatis, costruita dai greci venuti da Heraclea Pontica, nel VI secolo a.C.. Fu rivitalizzata dai genovesi nei secoli XIII-XIV. Era chiamata anche Pangalia ossia “la più bella” nel greco bizantino. Il nome di Mangalia compare per la prima volta nel 1593, probabilmente di origine tartara. 

Qui sono vissuti i greci, i daci, i romani, i genovesi, i romeni, i tartari e turchi ma anche dei tedeschi, nel 1890-1892. Quest’ultima comunità è tornata in Germania nel 1940. 

È l’unica stazione balneare con sorgenti minerali (sulfuree, mesotermali e radioattive).

Mangalia ha anche altre attrazioni oltre alla spiaggia, come le vestigia di una basilica romano-bizantina, la moschea Esmahan Sultan (1575 – la più antica moschea della Romania), in stile moresco e il Museo di Archeologia. 

A 2 km da Mangalia fu scoperta nel 1986 la Grotta Movile che presenta una temperatura costante di 19-21°C, dove si trovano più specie di animali che vivono in un ambiente ricco d’idrogeno solforato. Qui, alla fine della galleria che scende per 21 m, nella Sala del Lago, alta 3m, si è formato un ecosistema chiuso basato su chemiosintesi, interamente isolato dall’esterno. E’ visitabile solo dagli specialisti che possono rimanere dentro solo 2-3 o

Tulcea
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La città è disposta su sette colli come Roma ed è stata un importante porto fin da tempi antichi. I primi insediamenti risalgono al tempo della civiltà Gumelnita (2900 – 2200 a.C.), continuano con l’insediamento dei geti e poi con la colonia greca Aegyssus (VIII – VII secolo a.C.), con il porto e la città […]

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Tulcea

La città è disposta su sette colli come Roma ed è stata un importante porto fin da tempi antichi. I primi insediamenti risalgono al tempo della civiltà Gumelnita (2900 – 2200 a.C.), continuano con l’insediamento dei geti e poi con la colonia greca Aegyssus (VIII – VII secolo a.C.), con il porto e la città romana (I – II secolo).  

Dominata dai bizantini nei secoli VIII – IX, usata dai genovesi nel periodo compreso tra il X e XIII secolo, entrò a far parte della Valacchia del principe Mircea il Vecchio/Mircea cel Batran nel 1393. 

Dopo l’invasione ottomana del 1416, Tulcea è contesa tra la Valacchia e l’Impero Ottomano fino nel 1484. 

Il console Andrei Taranowski nel 1570 menziona per la prima volta nel suo diario di viaggio il nome di Tulcea, che è usato anche 12 anni più tardi dal commerciante inglese John Newberie e nel 1595 riportato nella mappa del genovese Paolo Giorgi.

Tulcea è rimasta sotto occupazione ottomana per quattro secoli, fino alla guerra d’Indipendenza del 1877-1878.

Città multietnica (romeni, turchi, tartari, russi, tedeschi, ecc), porto fluviale e marittimo (collegata con il Mar Nero attraverso il canale navigale Sulina), è soprannominata la Porta del Delta del Danubio, la terra geologicamente più giovane e meno stabile dell’Europa. Il Delta del Danubio è l’unico sito naturale della Romania, dichiarato Patrimonio Unesco.

Il lungo fiume accoglie le principali infrastrutture turistiche: alberghi, ristoranti, l’imbarcadero per i traghetti che attraversano il Delta e raggiungono Sulina.

Moschea Azizie
Museo d’Arte
Museo delle Scienze della Natura “Delta del Danubio
Dobrogea,Tulcea Moschea Azizie Fu costruita nel 1863 e ha 32 finestre di cui 18 nella parte alta per avere luce naturale. E’ stata dedicata al Sultano Abdulaziz. La moschea si trova nel centro città ed è la più grande della regione Dobrogea. Ha subito un restauro nel 1970. I tappetti sono stati donati dalle autorità turche come anche […] Per saperne di più
Dobrogea,Tulcea Museo d’Arte È allestito in un edificio del 1863-1865, costruito in stile neoclassico, era il palazzo amministrativo del Sangiacco (provincia ottomana) di Tulcea, ex residenza del pascià. Custodisce dal 1982 una collezione di cui fanno parte artisti romeni come Gheorghe Petrascu, Nicolae Tonitza, Theodor Pallady, Ion Jalea, Dimitrie Paciurea, Oscar Han per citarne solo alcuni. Per saperne di più
Dobrogea,Tulcea Museo delle Scienze della Natura “Delta del Danubio Si trova nella casa che una volta apparteneva al più ricco abitante di Tulcea, l’armatore greco Alessandro Avramide. Il museo, aperto nel 1950, comprende una vasta collezione di flora e fauna del Delta del Danubio ma anche qualche curiosità dell’oceano Atlantico e Indiano. Il museo è stato restaurato, ampliato e riaperto il 2009. Sono presentate […] Per saperne di più